Identikit DesignHero: Zanellato/Bortotto

Pubblicato il Di in Approfondimenti, Identikit

Design Hero è il progetto dedicato a quelli che ogni mattina si svegliano e indossano la maschera del designer. A quelli che vogliono contribuire a far crescere il settore, a mostrarlo al più persone possibili, che vogliono migliorare il mondo o semplicemente una singola azione di una persona.

Zannellato – Bortotto sono una delle coppie più interessanti del design contemporaneo. Uno dei loro ultimi progetti è Mandala per il progetto Objets Nomades di  Louis Vuitton presentato al Fuorisalone 2019.

Quando gli abbiamo incontrati per parlare della loro collaborazione con De Castelli ci hanno parlato della loro poetica e del loro fare design, ma si  sono anche messi in gioco con le nostre domande e hanno disegnato con noi l’Identikit del Design Hero. Il risultato è questa intervista doppia.

  • QUAL’È IL SUPER POTERE CHE UN DESIGNER DEVE AVERE ? O CHE VORRESTI AVERE ?

    Giorgia Zanellato: Direi il teletrasporto perché dobbiamo essere contemporaneamente in molti luoghi .

    Fare il designer  è un lavoro divertente finché progetti. E’  divertente anche quando vai dai fornitori, ma a volte succede che li contatti più volte non ricevi risposta e in quei casi vorresti  essere lì per gestire anche quello .

    Daniele Bortotto: L’invisibilità perché fai un lavoro e poi resta solo quello ed è giusto così.

  • OGNI EROE HA LA SUA NEMESI, QUALI PENSI SIANO GLI ACERRIMI NEMICI DEL DESIGN E DEI DESIGNER ?

    D.B.: Non è un ambiente facile, specie se sei un giovane designer. Noi abbiamo fatto il Salone Satellite alla fine di un periodo difficile per il design italiano giovane, adesso il momento è migliore c’è più  presenza di designer giovani. Quindi forse un designer della nostra età deve impegnarsi di più, anche rispetto ad altre figure professionali . Non è facile interfacciarsi con le aziende, però ci anche realtà come De Castelli  che accettano le sfide che  i designer lanciano .

    G.Z.: Poi rispetto a 50 anni fa siamo di più e le esigenze sono cambiate. In più, siamo italiani e questo comporta che ci portiamo come bagaglio culturale ciò che rappresenta il design italiano e non è leggero,  si ha anche questa responsabilità.

  • SUPERMAN HA UN SUO PUNTO DEBOLE NELLA KRIPTONITE, HAI UN MATERIALE CHE È PER TE LA KRIPTONITE? CON CUI HAI AVUTO DIFFICOLTÀ A LAVORARCI ?

    D. B.: Legno

    G. Z.:  Io la ceramica, siamo diversi lavoriamo in sintonia ma per complementarità e quindi le difficoltà incontrate sono diverse.

    D.B.: Il legno perché  la ceramica per me  è un materiale che devo esplorare di più.

    G.Z.: Io la ceramica, la sottovaluto sempre, dico “si può fare in ceramica“, poi  invece alla fine diventa un lavoro più complesso…

  • DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI RESPONSABILITÀ, QUALI SONO LE RESPONSABILITÀ DI UN DESIGNER ?

    G.Z.: Portare a casa una bella emozione, riuscire a comunicare con un oggetto un messaggio che possa anche durare nel tempo. Certo, deve soddisfare una funzione  ma ha anche un valore estetico ed emozionale.

    D.B.: Un designer certo non cambia il mondo, ma il designer può fare prodotti volti alla durabilità. Nel momento in cui  il mondo cerca prodotti low cost da buttare dopo l’uso, l’idea è quella di creare prodotti che durano una vita e tornando così a creare un design che dura e ha un valore anche per la sua  storia.

    G.Z.: Poi c’è anche la sostenibilità . Noi lavorando con gli artigiani, ci dedichiamo molto a valorizzare l’artigianato locale, non è facile,  ma è un modo molto bello per mantenere la tradizione e interpretarla in modo più fresco.

  • SE DOVESSI SCEGLIERE COME MODELLO UN EROE DEI FUMETTI, DELLA TV, DELLA LETTERATURA, CHI SCEGLIERESTI ?

    Peter Pan.

    Ma ci sono tanti personaggi che non  fanno necessariamente parte del design.