Svelati a Milano presso lo spazio Bou-Tek i vincitori della seconda edizione del Design Warm Contest, il concorso indetto da Scirocco H per la ricerca di nuovi talentuosi designer per la progettazione di innovativi radiatori e scaldasalviette.
Aperta a studenti e professionisti (quest’anno senza alcun limite d’età) l’iniziativa, con il patrocinio di ADI Associazione per il Disegno Industriale, ha visto la partecipazione di ben 395 progetti, 281 per la categoria dedicata ai professionisti e 114 per quella studenti. Partecipanti provenienti da tutte le regioni italiane, con numerose incursioni internazionali da Argentina, Cina, Germania, Korea del Sud, Turchia, USA e Uzbekistan solo per citarne alcuni.
Vincitori della seconda edizione i progetti Offset per la categoria riservata ai professionisti e Blow per quella degli studenti, che si sono così aggiudicati i premi in palio, rispettivamente, di 10.000 e 4.000 euro.
Offset realizzato dal designer industriale Libero Rutilo, canadese di nascita ma milanese d’adozione dal 2005, si è distinto per l’originale idea di creare un termoarredo che fosseelegante, intelligente e trasformabile. Offset, infatti, è un corpo scaldante in acciaio pensato con un sistema composto da due moduli, uno orizzontale che si trasforma, una volta aperto, in una barra porta salviette e uno verticale che al suo interno ha tre ganci nascosti, due laterali per le salviette e uno centrale che può essere utilizzato sia per l’accappatoio che per riporre le salviette arrotolate.
Blow, realizzato dagli studenti del Politecnico di Milano Mattia Dellepiane e Matteo Tagliabue, ha colpito la giuria non solo per il concept innovativo del termoarredo, ma anche per la dettagliata ed esauriente relazione tecnica fornita, nonché per le tavole grafiche accurate ed estremamente esplicative. Blow, elettrico e free-standing, è stato pensato per non essere “solo” un radiatore ma un vero e proprio oggetto d’arredo scaldante, che non si limita a riscaldare, ma ha l’obiettivo di aiutare a costruire una generale atmosfera di benessere nell’ambiente. Grande cura è stata riservata ai materiali, dall’alluminio al nylon al policarbonato, così come all’efficienza termica, senza dimenticare la parte tecnologica (connettività, luci led, display lcd).
Infine, la giuria ha voluto riservare una menzione speciale al Politecnico di Milano per aver coinvolto attivamente i suoi studenti con ben 24 lavori iscritti, ma soprattutto per l’elevata e costante qualità dei progetti presentati in entrambe le edizioni del concorso.
“Un così grande numero di partecipanti ci ha davvero entusiasmato – commentano Sabrina Mora e Filippo Arbellia, amministratori e soci di Scirocco H – le scuole di design sono state particolarmente attive, hanno partecipato più di 30 tra università e istituti, senza dimenticare i professionisti, in buon numero anche stranieri, che hanno regalato un sapore internazionale al concorso. Tutti i progetti finalisti si sono distinti per l’ottima qualità realizzativa, caratterizzati da un altissimo livello sia dal punto di vista tecnico che per la ricerca dei materiali e l’ingegnerizzazione”.