Arredativo Design Magazine

an exhibit of industrial art

Sabato 21 settembre, presso il Museo Casa Gaia di Portobuffolè (TV), è stata inaugurata la mostra d’arte “an exhibit of industrial art” di i/f, l’acronimo scelto dal designer Salvatore Indriolo e dall’artista Debora Fior per co-firmare il loro nuovo progetto artistico (www.indriolofior.com), che sarà in esposizione fino al 12 gennaio 2020.

i/f creano opere d’arte visuale, utilizzando materie, colori e processi pensati per le produzioni industriali: il grande potenziale sperimentale delle attuali tecnologie produttive, capaci di lavorazioni precise e sofisticate, è qui svincolato dalla ricerca funzionale e messo al servizio di quella estetica.

La produzione delle opere di i/f segue per larghi tratti il processo tipico del disegno industriale – con una prima fase ideativa preliminare al disegno esecutivo – differenziandosi da esso per la realizzazione, in questo caso volutamente limitata al pezzo unico o a piccole serie.

Il know-how acquisito da Indriolo nel campo dell’industrial design e la sensibilità artistica di Fior conducono alla creazione di opere mirate – come insegna Dorfles – a “soddisfare la vista” e “colpire lo sguardo”, basandosi su principi opto-psicologici della ricerca percettiva.

An exhibit of industrial art è un’esposizione di i/f di 14 quadri in metallo, astratti e geometrici, ognuno di essi composto da “piani” attraversati da “linee” le quali, fuoriuscendo dal perimetro delle opere stesse, creano un marcato dinamismo spaziale.

La forte connotazione industriale è resa evidente dalla ripetibilità delle strutture, composte da scatolati metallici (piani) e tubi quadri in acciaio (linee), assemblati secondo il progetto esecutivo degli artisti con l’obiettivo di valorizzare l’armonia delle proporzioni e il naturale abbinamento cromatico di ogni opera.

Il filo conduttore della narrazione espositiva è la complessità dei cambiamenti generati da semplici varianti percettive (colore e rotazione): una metafora del mondo attuale, in cui gli scenari personalizzati di miliardi di individui viaggiano su piattaforme universali (basti pensare ai social network), frutto della stessa tecnologia alla quale i/f attingono.

L’esposizione è ospitata nelle sale del Museo Casa Gaia a Portobuffolè, dove gli affreschi databili al XIV-XV secolo fanno da contraltare alle opere di i/f, in un’affascinante coesistenza di due mondi artistici cronologicamente lontani ma spazialmente vicini.

Il 21 settembre è stata inaugurata la mostra con la presenza degli artisti, presentati dalla storica dell’arte Maria Marzullo.