Capitol Complex Armchair e Capitol Complex Table: le riedizioni di Cassina

Pubblicato il Di in Pezzi Storici, Storia del Design

Il Capitol Complex di Chandigarh è considerata l’opera della maturità di Le Corbusier quasi un riassunto della sua poetica, tecnica e ideologia, anche in coerenza con la sua indole di ricerca e volontà di fornire contributi alla cultura dell’architettura e del design. L’opera architettonica di Le Corbusier come già detto è stata iscritta recentemente come patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.

Anche per questo al Salone del Mobile 2019 Cassina aveva presentato un Hommage à Pierre Jeanneret con 4 prodotti del Capitol Complex. 

Nel massimo rispetto per l’autenticità, Cassina ha preso atto del fatto che questi prodotti sono da sempre stati realizzati e riprodotti da artigiani locali, e non solo, con dettagli diversi fino a divenire di fatto delle fonti di ispirazione generale.


L’interesse di Cassina per il patrimonio di arredi disegnati per il Capitol Complex è naturale conseguenza della necessità di  completezza nella conoscenza dell’opera di Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, di cui l’azienda riedita gli arredi dal 1965 quando gli autori erano ancora in vita. Sicuramente su questi mobili ha avuto un ruolo fondamentale Pierre Jeanneret notoriamente considerato, seppur in assenza di prove documentali, l’autore di molti arredi della città di Chandigarh. Il Capitol Complex, nucleo politico e amministrativo della nuova capitale del Punjab, rappresentava la testa formato da tre grandi edifici monumentali brutalisti, l’Haute Cour, il Secretariat e l’Assemblée.

Tra i prodotti ri-editati oltre alla Capitol Complex Office Chair e alla Capitol Complex Chair anche la Capitol Complex Armchair.

L’Haute Cour, insieme al Secretariat e all’edificio dell’Assemblée, costituisce il nucleo fondativo del Capitol Complex di Chandigarh.

Nelle sue sale erano presenti comode poltrone dalla corposa imbottitura. In esse si ritrova lo schema compositivo degli arredi caratterizzati dalla tipologia a “V” dei sostegni.

Gli appoggi, insieme ai traversi di connessione e alla parte finale di giunzione dei braccioli con lo schienale, sono le uniche parti in legno a vista. L’imbottitura avvolge quasi completamente il bracciolo, disegnando di testa una geometrica sagoma arrotondata e insieme ai cuscini sedile e schienale, nitidamente distinti, restituisce un’idea di comfort immediata, non disgiunta da eleganza e semplicità.

La riedizione del Centro Ricerche e Sviluppo di Cassina propone oltre alla storica versione in teak, due versioni in rovere naturale e tinto nero, realizzate nella storica falegnameria dell’azienda.

C’è poi il Capitol Complex Table questo tavolo per conferenze di grandi dimensioni si trova tra gli arredi utilizzati nell’edificio dell’Assemblea legislativa del Capitol Complex. Quasi a evocare le funzioni solenni del luogo questo modello ha una base costituita da due importanti e grafici elementi in massello dalla caratteristica forma a “cornes entrecroisées”.

Il Centro Ricerche e Sviluppo di Cassina ha progettato questo tavolo, realizzato nella rinomata falegnameria dell’azienda, nella versione storica con il piano e la struttura in teak oltre a due versioni in rovere naturale e tinto nero con l’opzione del piano in vetro in diverse misure.

Con il supporto della Fondation Le Corbusier, grazie alla quale ha avuto accesso agli archivi per analizzare materiali e disegni disponibili, e in accordo con le eredi di Pierre Jeanneret, Cassina ha iniziato un percorso di studio degli arredi del Capitol Complex che ha portato alla realizzazione di questi modelli ispirati a
Pierre Jeanneret.