Inaugurata lo scorso 8 agosto, la Biennale Gherdëina, mostra internazionale di arte contemporanea nello spazio pubblico di Ortisei in Val Gardena, si concluderà il 20 ottobre 2020 .
Organizzando la settima edizione della Biennale Gherdëina si vuole mandare un segnale positivo e di speranza, ribadendo il ruolo chiave che l‘arte contemporanea svolge in una cultura in continua evoluzione. Questa edizione della Biennale Gherdëina porta il titolo “– a breath? a name? – the ways of worldmaking” (“– un respiro? un nome? modi di fare il mondo”), e vede una significativa svolta poetica nei confronti delle esigenze vitali fondamentali dell’interazione umana, quali l’atto del respirare e la volontà di dare un nome agli oggetti. Così, la creazione di nuovi mondi viene esaminata nei bisogni più importanti degli esseri umani, integrati in un ambiente naturale e in un contesto sociale. Torna alla guida curatoriale Adam Budak (Praga), che dopo le due precedenti edizioni della Biennale Gherdëina – “From Here to Eternity” (2016) e “Writing the Mountains” (2018) – conclude quest’anno la serie di progetti ambiziosi che hanno conferito rilevanza internazionale all’intera manifestazione negli ultimi anni. Nell’edizione 2020, le aree tematiche affrontate – il significato del patrimonio culturale, la ricerca del posizionamento strategico nella storia, l’importanza del concetto di comunità, l’onnipresenza della natura e della sua “industria” – verranno contestualizzate in un quadro socio-politico che non trascurerà gli aspetti più poetici, spirituali ed esistenziali.
Come nelle edizioni precedenti, un ruolo importante sarà rivestito dalla complessità della lingua ladina e si tornerà a occuparsi della continuità e della persistenza delle tradizioni – tenendo sempre conto della necessità di reinterpretarle, metterle in discussione e potenzialmente trasformarle. Focus della Biennale di quest’anno saranno dunque il significato e la consapevolezza della rilevanza socio-politica nel processo di creazione del mondo, il fattore dinamico all’interno di questo processo, ma anche la resilienza che cultura e natura garantiscono.
Si tratta di un processo di emancipazione che tiene conto in modo responsabile e lungimirante dell’unicità storica del luogo, che qui si è sviluppato in una visione matura e coraggiosa del futuro. Tre i capitoli sulla sociologia dell’incontro e la strategia della pluralità che costituiranno il nucleo originario della realizzazione di nuovi mondi: ecology of others – sul rilancio della relazionalità (secondo la riflessione di Philippe Descola in merito al legame natura-cultura); in praise of hands – sull’arte del tatto (questo capitolo è fortemente ispirato al sogno di Henri Focillon sull’autonomia dell’arte rispetto ai materiali, alle tecniche e ai segni); e infine the cloud of possibles – sulla diffusione dell’entusiasmo e sul potere della differenziazione (facendo riferimento a quello che Maurizio Lazzarato definisce “il passaggio da un rapporto capitale-lavoro a uno capitale-vita”). Responsabilità e umiltà sono gli approcci che uniscono tutti e tre i capitoli, nel tentativo di padroneggiare le più grandi sfide del processo attivo di “worldmaking”, con capacità di reazione e attenzione. La Biennale Gherdëina 7 consiste in una mostra principale nello spazio pubblico di Ortisei in Val Gardena e dei paesi circostanti, in uno spazio espositivo nella sala Luis Trenker nel centro di Ortisei, appositamente adattato per la Biennale, nonché in una serie di eventi collaterali che saranno messi a disposizione anche online in streaming .
La Biennale Gherdëina è organizzata dall‘associazione Zënza Sëida. Il progetto è sostenuto e finanziato dalla Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, dalla Provincia Autonoma di Bolzano, dai Comuni della Val Gardena, dall‘Associazione Turistica della Val Gardena, dalla Fondazione Cassa di Risparmio dell‘Alto Adige, da aziende private e dagli Amici della Biennale. La Biennale Gherdëina è parte della BIENNIAL FOUNDATION.
In copertina: Lang/Baumann, Intervention at Hotel Ladinia (Rendering for Biennale Gherdëina 7), 2020