Studio Italia Design celebra il suo 70° anniversario e diventa Lodes

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Studio Italia Design, storico brand di illuminazione veneziano, diventa Lodes. Un’operazione di rebranding che segna un passaggio fondamentale nell’evoluzione dell’azienda, e che avviene in un anno importante: il suo 70° anniversario.

Studio Italia Design viene fondata nel 1950 da Angelo Tosetto. All’epoca l’azienda produce lampade artistiche in vetro di Murano. È nel 1985 che il brand si avvicina al design. Ed è nel 1997 che cambia il nome in Studio Italia Design, focalizzandosi sul design contemporaneo. 70 anni nel segno dell’evoluzione, ma anche della continuità. Perché se il nome e la produzione dell’azienda sono cambiati con il tempo, i valori sono rimasti gli stessi: l’amore per il proprio territorio, l’eccellenza artigianale, l’importanza delle relazioni, la ricerca e la voglia di continuare a rinnovarsi.

Una voglia di cambiamento alla base del rebranding promosso da Massimiliano Tosetto, terza generazione della famiglia e oggi alla guida dell’azienda.

«L’illuminazione è parte integrante del patrimonio della famiglia Tosetto», racconta Massimiliano Tosetto, Direttore Generale di Lodes. «Progettiamo con la luce da sette decenni e il nostro obiettivo è continuare a studiare e imparare dalla luce per creare soluzioni illuminotecniche innovative e versatili per qualsiasi atmosfera e ambiente».

«Il nuovo brand sancisce l’evoluzione della nostra azienda a leader internazionale nel settore del design illuminotecnico per interni ed esterni».

Il rebranding di Studio Italia Design è soprattutto una rivoluzione culturale. Una rivoluzione nata dal desiderio della nuova generazione di esplorare sentieri poco battuti. Un’attitudine alla sperimentazione sottolineata anche dalla scelta di collaborare con Luca Nichetto, design curator dell’azienda.

«Come Design Curator, l’evoluzione del processo creativo di Lodes, attraverso l’innovazione di prodotto, è stata una delle mie principali aspirazioni», spiega Luca Nichetto.«Il design italiano ha sempre fatto dell’emozione una delle sue componenti principali, creando una sorta di ‘affetto’ nell’utilizzatore».

«Il design oggi esige una perfetta integrazione tra interazione e prestazioni tecnologiche che consenta di creare pezzi che non solo siano esteticamente piacevoli, ma che siano anche funzionali e che instaurino una connessione».

L’equilibrio fra know-how tecnico e creatività rimane confermato anche in Lodes. Il cambio di passo dà, però, ancora più centralità al design, alla ricerca e all’innovazione. Aspetti che diventano particolarmente importanti oggi, nel momento in cui tutte le aziende sono chiamate a rivedere le proprie strategie a causa della crisi provocata dal Covid-19.

Come racconta Massimiliano Tosetto: «In questo momento stiamo tutti cercando di adattarci alla “nuova normalità”, di trovare un nuovo equilibrio tra la connessione digitale che ci ha unito nel periodo di lockdown e le relazioni fisiche, che sono diventate rare e ancora più preziose. Ci siamo resi conto che la casa è un elemento davvero importante della nostra vita, e questa è una opportunità per il settore dell’arredo in generale. Detto questo, le aziende hanno la responsabilità di progettare e offrire prodotti con un senso, prodotti rilevanti per chi li sceglierà».