Twenty years ago: cosa faceva tendenza nel 2000.

Pubblicato il Di in Approfondimenti, Pezzi Storici, Storia del Design

La storia del design si scrive tutti i giorni. Lo si capisce bene quando dopo venti si trovano pezzi di design che, ieri come oggi, continuano ad essere di tendenza e forse chissà per quanto tempo ancora lo saranno.

Ci siamo soffermati di recente a parlare di prodotti e realtà che nel 2020 hanno celebrato il loro 20esimo anniversario: come Normann Copenaghen, lo sgabello Lem di Lapalma o le sedute di Living Divani: Bloom e Wall.

Ma quali altri pezzi di design del 2000 hanno lasciato il segno? cosa andava di moda nel 2000? E quali di questi pezzi sono ancora in produzione?

Ammettiamolo, la lista è molto lunga per questo abbiamo fatto solo una piccola selezione di 10 pezzi cult:


Nel 2000 Cappellini lancia la  sedia Rainbow Chair di Patrick Norguet. La sedia è composta da lastre di colori e spessori diversi saldate insieme mediante ultrasuoni con una  finitura specchiata ottenuta da processo manuale. Le linee della sedia sono essenziali ma ad avere un ruolo determinante  sono i colori che rendono la sedia  un oggetto d’arredo di carattere, mix perfetto tra ricerca tecnologica e artigianalità.

Sono un progetto del 2000 Gli gnomi di Kartell disegnati da Philippe Starck. Una collezione di sgabelli e tavolini, per arredare qualsiasi ambiente interno o esterno. Saint Esprit, Napoléon e Attila: sono questi tre i personaggi in Tecnopolimero da scegliere per arredare con humour. La funzionalità è data dal cappello degli Gnomi, elemento piatto e circolare ideato per essere utilizzato come piano di appoggio e sgabello.

Anno 2000 Piero Lissoni disegna per Porro una sedia senza tempo: Spindle. Sedia robusta, impilabile, adatta perfettamente sia agli spazi lavorativi che residenziali. Spindle è realizzata in acciaio armonico cromato a sezione ridotta. Questo la rende davvero leggera esaltato così la scocca della seduta e dello schienale, realizzati in curvato. Disponibile anche la versione sgabello nei colori lucidi di campionario, o rivestita in pelle o ecopelle.

Super Archimoon è la lampada di Philippe Starck disegnata nel 2000 per Flos. E’ una lampada da terra a luce diretta e diffusa. Diffusore interno in vetro borosilicato soffiato a bocca con finitura acidata. Diffusore esterno in tessuto plissettato. Supporto diffusori in alluminio fuso in terra. Assieme struttura, verniciata a liquido di colore grigio è composto da bracci e tiranti in tubolari di alluminio, molle in acciaio inossidabile e giunti in lega di alluminio pressofuso.Sul cavo è presente il dimmer elettronico che consente la regolazione a step dell’intensità luminosa.

Nel 2000 Ron Arad disegna il divano e la poltrona Victoria and Albert di Moroso. Seduta scultorea caratterizata da linee curve in flusso continuo disegnate in continuità, senza mai staccare la matita dal foglio. In origine un “donut”, che diventa idea per una scultura: schiacciata, rimodellata, un punto di vista ironico che supera l’approccio particolare del design industriale. Poi l’oggetto: sulla struttura interna, in vetro resina e fibra di vetro, un’imbottitura e poi un vestito cuciti su misura svelano la coincidenza tra il valore tecnico e quello espressivo del progetto .

Hanno segnato un epoca gli accessori di design firmati da Stefano Giovannoni per Alessi. Tra questi Cico, il portauovo con spargisale e cucchiaino in resina termoplastica disegnato nel 2000. Fa parte della collezione di Alessi “Family Follows Fiction”, una serie di oggetti giocattolo colorati, antropomorfi e ironici in plastica.

La lampada Supernova di Foscarini è un progetto del 2000 di Ferruccio Laviani. Lampada a sospensione Supernova, ha rappresentato un modo innovativo e assolutamente semplice di interpretare la luce. E’ caratterizzata da una serie di dischi paralleli in alluminio laccato, una finitura che gioca sulla tonalità fucsia in gradazione cromatica decrescente dall’esterno verso l’interno: disponibile anche le versioni in alluminio opaco e in acciaio inox lucido.

Anche la sedia disegnata da Kazuyo Sejima per Driade, Marumaru compie 20 anni nel 2020. E’ una seduta sofisticata, a metà tra una poltrona e un pouf. Composta da un anello circolare, modellato morbidamente, permette una libertà di seduta totale, ricercando le posizioni più naturali senza identificare un preciso verso di fruizione.

Compie venti anni anche la VIP Chair di Marcel Wanders un progetto di moooi. E’ caratterizzata da eleganti gambe svasate con 4 ruote. E’ una  sedia perfetta per qualsiasi sala conferenza, riunione o persino sala da pranzo. La struttura è in acciaio ed è imbottita con schiuma ignifuga. Dotata di ruote in nylon duro è disponibile in ben 126 diversi tessuti.

Del 2000 anche Lowland, divano di  Patricia Urquiola per Moroso. Uno dei primi progetti della designer spagnola firmati per il brand friulano. Con questo divano, Urquiola destruttura il divano classico e lo ri-progetta a partire da una sintesi di superficie. Seduta, schienale, braccioli diventano dei moduli da coordinare, accostare e riconfigurare all’infinito.