DONNE DI TERRE ESTREME: Caterina Borgato

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A Venezia la cultura non si è fermata. Nello spazio diD3082(Domus Civica, San Polo, 3082) la mostra Donne di terre estreme, installazione fotograficadi Caterina Borgato è rimasta sempre visibile: tre finestre aperte sul mondo che, anche durante tutto questo periodo, si sono offerte agli sguardi dei passanti. 

La mostra è prorogata fino a lunedì 8 giugno 

D3082 art space si avvale di una modalità espositiva originale visibile solo dall’esterno, dalla strada: un modo per comunicare con la città e portare l’arte nella vita quotidiana delle persone. Una tipologia di mostra che, negli ultimi tempi, è diventata l’unica possibile ma che continuerà a mostrarsi in questo modo.Con l’intento di rendere l’arte un percorso quotidiano, accessibile sempre e per tutti.

Sfruttando la particolarità espositiva di D3082, Caterina Borgato propone tre intensi ritratti, parte della più estesa serie fotografica intitolata Donne di terre estreme.
Due donne Afar, abitanti della Dancalia etiopica e una senzatetto dalla città santa di Harar, Etiopia orientale. Sguardi, a cui è impossibile sottrarsi, che si offrono al confronto superando l’imbarazzo e la barriera della diversità. 

È un frammento di racconto di Caterina Borgato, dei numerosiviaggi nelle terre estreme e delle persone – in particolare le donne-  che le abitano.
Luoghi dove vivere sembra essere un atto di coraggio, che Caterina ha imparato a conoscere e amare, condividendo questa passione con la sua attività di guida esperta per National Geographic Expeditions.