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Franco Guerzoni. L’immagine sottratta

Il Museo del Novecento presenta al pubblico, dal 3 aprile al 31 maggio 2020Franco Guerzoni. L’immagine sottratta a cura di Martina Corgnati, un ritorno dell’artista modenese nella città dove hanno avuto luogo alcune delle sue principali esposizioni.

La mostra prosegue l’indagine condotta dal museo sui protagonisti e i movimenti che hanno contrassegnato il panorama artistico italiano nella seconda metà del Novecento.


Antropologie
, 1976-1978, pigmenti e stucco su coccio e stampa cromogenica, cm 20×20

In esposizione i lavori realizzati nell’ultimo decennio dall’artista, un itinerario intorno alla parete, un topos per Guerzoni. Pareti vecchie e scrostate, ricche di intonaci e rigonfiamenti, precarie per crepe, graffi, affioramenti, muffe e salnitri, sono protagoniste prima, agli esordi, di scatti fotografici utilizzati come supporto del suo lavoro, poi saranno evocate sulla tela: pareti-palinsesto dai molteplici, evocativi affioramenti sulle quali si è articolata tutta la sofisticata archeologia personale dell’artista modenese.

Le immagini, rovine vere o più frequentemente simulate e suggestivamente ricostruite attraverso la pittura, sono in dialogo con lavori dei primissimi anni Settanta nati dalla collaborazione con l’amico fotografo Luigi Ghirri. La mostra continua con l’ultima ricerca di Franco Guerzoni intitolata Intravedere: piccole stanze di materiale gessoso che galleggiano come libri aperti, ma la cui immagine è nascosta, appunto “sottratta” allo sguardo dell’osservatore.

Accompagnano questi lavori i libri-opera che dagli anni Settanta punteggiano l’itinerario di Guerzoni: dal Libro dei sogni del 1970 al Museo ideale del 2014. Libri non solo da guardare ma da “agire”, preziosi nella loro rarità, che contengono le riflessioni dei tanti poeti, critici e letterati, amici che da sempre seguono il percorso dell’artista.


Dentro l’immagine
, 1974, fusaggini su tela emulsionata, cm 50×90

Nel percorso espositivo, una bacheca è riservata a un labirinto di sequenze fotografiche, spesso inedite, che raccontano progetti e aspirazioni risalenti alle sue origini inquiete che l’artista chiama Irrisolti frutto acerbo e tenero del suo ingresso nella ricerca artistica.


Epistola
, 2020, foglio di rame acidato e dorato in galvanica e pigmenti su coccio di scagliola, cm 13x18x13


Un video, realizzato appositamente per l’occasione da Eva Marisaldi ed Enrico Serotti, racconta per tappe esemplari e con ironia, affetto e rigore, l’opera di Guerzoni nel suo complesso, compresa quella parte che non potrà essere rappresentata in mostra. Arricchisce la personale un ricco volume, edito da Skira, con le immagini delle opere esposte, testi della curatrice e di Adele Ghirri e materiali utili ad approfondire il lavoro con una ricostruzione del decennale e importante rapporto intrattenuto dall’artista modenese con Milano, sede di mostre, gallerie importanti nella storia di Guerzoni, così come anche di avventure e incontri decisivi. 

In copertina: Paesaggi in polvere, 2017, pigmenti e scagliola su tavola, cm 100×200