Lo schermo dell’arte, festival fiorentino diretto da Silvia Lucchesi, dedicato alla riflessione e allo sviluppo delle moving images nell’arte contemporanea, per il settimo anno consecutivo ha elaborato insieme allo staff di Palazzo Grassi, uno speciale cartellone di proiezioni e incontri, pensato ad hoc per il pubblico veneziano. Il 5 marzo (ore 18 e ore 20), il programma verrà eccezionalmente aperto da Chroma Keys, performance della compagnia teatrale MOTUS, con Silvia Calderoni, che si terrà nel foyer del Teatrino. Chroma Keys è un’incursione nel cinema e nella meraviglia della finzione e dei suoi “trucchi”. Nello spettacolo viene svelato il meccanismo della tecnica del Green Screen, tanto amata da Hitchcock: un fondale fotografico verde sul quale si svolge la performance di Silvia Calderoni ripresa live e montata in diretta su citazioni di film della storia del cinema. Già da tempo la compagnia si è interessata alla possibilità della comparsa e sparizione repentina di un corpo “alieno” nella scena di un film. Con Chroma Keys si arriva a un sabotaggio sfrontato del frame.
A questa inaugurazione che dal cinema sconfina nella performance, seguirà la proiezione del film Barbara Rubin and the Exploding NY Underground di Chuck Smith (2018), che racconta la storia di Barbara Rubin, artista e filmmaker oggi dimenticata che ha influenzato i movimenti artistici degli anni Sessanta a New York. La seconda serata (6 marzo ore 18) vedrà la presenza dei MASBEDO che presenteranno Welcome Palermo (2018-2019), la cui prima mondiale si è tenuta allo Schermo dell’arte lo scorso novembre.
Al centro del lungometraggio è il Videomobile, un vecchio furgone merci OM degli anni Settanta che gli artisti hanno trasformato in un carro video, mezzo di sperimentazione utilizzato per conoscere il territorio di Palermo e la storia del cinema siciliano. Nel film si alternano interviste, indagini su materiali d’archivio e performance di artisti (writers, dj) e cittadini palermitani. Il programma riunisce inoltre una selezione di film realizzati da artisti e documentari presentati lo scorso novembre a Firenze, tra i quali lavori di Jeremy Deller, Lawrence Abu Hamdan, Garrett Bradley, Forensic Architecture, e lungometraggi su alcuni protagonisti dell’arte moderna e contemporanea quali Olafur Eliasson, Ettore Spalletti., Hilma af Klint.
In copertina: The White Flag in America, © 2019