Arredativo Design Magazine

Identikit DesignHero: Alessandro Zambelli

Nuovo appuntamento con Design Hero che in questa occasione, vede protagonista Alessandro Zambelli. Abbiamo incontrato il designer nel 2019 al Fuori Salone, quando ci presentò la sua installazione luminosa alla galleria Giovanni Bonelli nel quartiere di Isola. Di quel suo progetto ne parlammo in una lunga e interessante intervista.

Qui invece ecco l’identikit del Design Hero che Zambelli ha delineato insieme a noi con le sue risposte:

  • QUAL’È IL SUPER POTERE CHE UN DESIGNER DEVE AVERE ? O CHE VORRESTI AVERE ?

    Rimanere con i piedi per terra in ogni caso. Anche quando si ha la fortuna di avere una carriera interessante. Tenere presente che il designer è una persona che svolge una funzione creando cose per migliorare la vita delle persone e anche per se stesso. Credo il bello sia anche la connessione che si genera tra utilità delle cose e le emozioni che possono suscitare.

  • OGNI EROE HA LA SUA NEMESI, QUALI PENSI SIANO GLI ACERRIMI NEMICI DEL DESIGN E DEI DESIGNER ?

    Forse essere troppo presi da se stessi. Io vivo nella provincia e quando vengo a Milano sento che se da un lato prendo una boccata d’ossigeno, allo stesso tempo mi accorgo dei ritmi diversi e me ne rendo conto anche quando rientro. La provincia poco sa e poco vuol sapere del mondo del design e viverci mi permette di vivere il mio mondo in modo più tranquillo, in un contesto con meno competizione. Quindi la nemesi potrebbe essere il continuo confronto, la continua ricerca per migliorarsi rispetto ad altri dimenticando di essere se stessi.

  • SUPERMAN HA UN SUO PUNTO DEBOLE NELLA KRIPTONITE, HAI UN MATERIALE CHE È PER TE LA KRIPTONITE? CON CUI HAI AVUTO DIFFICOLTÀ A LAVORARCI ?

    Si i led. Sono molto complessi e quelli usati nell’installazione alla galleria Giovanni Bonelli erano molto fragili. Ma sperimentare vuol dire anche imparare e portare l’esperienza in altre situazioni. Quel progetto ci ha insegnato tanto.

  • DA GRANDI POTERI DERIVANO GRANDI RESPONSABILITÀ, QUALI SONO LE RESPONSABILITÀ DI UN DESIGNER ?

    La responsabilità è fare design, una parola che vuol dire tutto perché è aperta a 360 gradi. La responsabilità è anche fare cose concrete che facciano anche emozionare altrimenti il progetto è fine a se stesso. Inoltre in ogni progetto si deve crescere mettendosi alla prova. Io voglio imparare sempre qualcosa di nuovo .

  • SE DOVESSI SCEGLIERE COME MODELLO UN EROE DEI FUMETTI, DELLA TV, DELLA LETTERATURA, CHI SCEGLIERESTI ?

    Io vengo da una formazione classica, potrei dire Mozart. Mi ha ispirato molto anche per l’allestimento alla galleria Bonelli. Credo sia un musicista che nel corso del tempo non è mai passato di moda e non passerà mai. Questo proprio perché ha avuto capacità di vedere oltre.