Arredativo Design Magazine

Casa LG, la residenza firmata dallo studio DeFerrari+Modesti

Casa LG è uno dei progetti più recenti dello studio fiorentino DEFERRARI+MODESTI per una di una giovane coppia. L’appartamento si trova a Prato, negli spazi interni di una villa. E’ inserita nel contesto collinare pratese, sviluppandosi alle spalle della città, si apre verso la Piana Fiorentina e i monti della Calvana.

I proprietari sono due persone che amano viaggiare, sportivi ed appassionati di arrampicata. Dettagli importanti per capire le particolarità di un progetto d’interni su misura.

Si tratta di una casa informale e accogliente, caratterizzata da una forte presenza del legno e di materiali naturali in cui l’area giorno si configura così, in uno spazio fluido.

Lo spazio aperto coinvolge i diversi livelli della casa attraverso arredi, materiali e colori che mettono in intima relazione tutti gli ambienti.

Tra questi spicca la scala, concepita come una micro-architettura che mette in evidenzia i passaggi di quota e funge da fulcro della casa. 

Un ambiente domestico, che gioca con i dislivelli di questa costruzione originaria degli anni Ottanta, per dare vita a un interno caratterizzato da vivaci e circostanziate connessioni spaziali ma anche, allo stesso tempo, capace di definire zone autonome ciascuna dotata di una propria privacy.

Il soggiorno

Al centro del progetto un sistema di arredo integrato che mette via via in relazione le diverse zone della casa, dando a ciascuna una propria identità. Ne costituisce un esempio l’area giorno. Composta da quattro grandi zone connesse tra loro: il soggiorno, l’angolo lettura e musica, la sala da pranzo e la cucina. L’arredo in questi spazi svolge diversi compiti: panca, contenitore, espositore per dischi, libreria, elemento di filtro tra zone diverse. Il mobile è in frassino laccato a poro aperto di colore blu, proprio per mettere in evidenza, oltre al colore, anche le venature del materiale. Presenta inserti e elementi a giorno in legno laccato opaco con un vivace  tono di blu elettrico.

La libreria

Nel living è la libreria ha fare da punto focale. E’ realizzata con pannelli a muro in teak. Le fresature orizzontali aiutano a integrare le mensole in lamiera di acciaio verniciato che danno un senso di leggerezza e solidità. Il mobile sotto la libreria, con cassetti a scomparsa, funziona da panca e da contenitore. Si articola poi in un elemento che fa da separatore con la zona pranzo. Inoltre è progettato per riporre i dischi e metterne una selezione in evidenza.

Nel progetto il dettaglio tecnico rimane celato e scompare. Gli elementi principali sono sempre la composizione e lo spazio e la soluzione tecnologica trovata non è mai messa in evidenza.

Nella zona soggiorno troviamo anche  un sistema di ante a scorrimento verticale e a ribalta, che fa scoprire al suo interno il mobile bar. Qui l’illuminazione integrata e lo specchio sul fondo danno risalto e valore all’interno del mobile in legno. Il cui interno è laccato opaco color senape, il che contrasta col colore blu del frassino, effetto che mette in evidenza l’angolo bar.

Attenzione e ricerca nei dettagli sono evidenti anche nell’area destinata alla sala da pranzo. Qui si trovano le sedute degli Eames accostate a tappeti e quadri scelti per coniugare la sensibilità architettonica con la passione per l’estremo oriente dei proprietari. Così anche nella zona libreria dove troviamo una stampa dell’artista cinese Wensi Zhai o nella sala da pranzo con la serigrafia di Enzo Mari.

La sala da pranzo

La sala da pranzo è invece dominata da un lungo tavolo e da tocchi di grigio che fanno da contrappunto al blu e al legno, è abbracciata da un lungo mobile con funzione di contenitore e mensola. Qui, separata da un’isola con sgabelli, si affaccia anche la cucina che, come il resto degli arredi della casa, è stata progettata completamente su misura. In questo caso i mobili sono in legno laccato opaco color blu notte e la cucina composta da un sistema di cassetti con maniglie a scomparsa nella parte inferiore e da un pensile contenitore nella parte superiore.

La scala

Ma è la scala il fulcro della casa, il punto in cui i dislivelli si raccordano, mettendo in evidenza i vari passaggi di quota. La scala diventa una sorta di micro-architettura all’interno dell’abitazione, uno spazio ludico, da abitare.

Elemento di circolazione, ma anche di sosta, zona di accoglienza, mobile contenitore, elemento di filtro e separazione, struttura dove arrampicarsi. Come anche altri arredi, presenta degli elementi di sorpresa, pian piano nel suo sviluppo la struttura si alleggerisce e cambia aspetto. La prima rampa è costituita da un elemento monolitico in legno e rivestito in teak. Elemento che àncora la scala a terra e ci invita in sicurezza a percorrerla.

Mentre nella seconda rampa la scala sembra smaterializzarsi grazie all’esile struttura in scatolare di ferro di ferro verniciato a polvere, fino all’ultima parte in cui la scala è realizzata in lamiera forata verniciata. La scala, da estremamente solida, passa così a essere permeabile alla luce e ai movimenti e, inerpicandosi, sembra quasi di galleggiare nel vuoto.

Gli stessi materiali e le medesime sensibilità coinvolgono anche la zona più intima della casa, che si trova dietro a una porta raso muro. Qui si trovano le due camere e i due bagni. Il piano superiore è invece destinato a zona living/studio e ospita un ulteriore bagno, oltre a una grande terrazza che affaccia sul verde paesaggio circostante.

Photo cretits @ Anna Positano