Primo appuntamento con la nuova rubrica mensile dedicata ai libri di design, arte, architettura, moda e grafica . Un appuntamento per scoprire letture interessanti per accompagnarci nei nostri studi, soddisfare le nostre necessità di approfondimento sui vari temi legati alle discipline della creatività e arricchire con queste belle pubblicazioni le librerie di appassionati, collezionisti e veri design addict.
“Works, Aldo Parisotto Massimo Formenton Architetti”, la nuova monografia edita da Electaarchitettura dedicata ai lavori recenti dello studio di progettazione fondato nel 1990 da Aldo Parisotto e Massimo Formenton, allora non ancora trentenni e freschi di laurea in architettura allo IUAV (Venezia). Nel 2020, a coronamento dei 30 anni di attività, gli architetti rendono pubblico il loro lavoro attraverso questo terzo libro, che segue “Atmosfere Domestiche” dedicato alle residenze private (2014) e “FrameWorks” (2008) pubblicato in occasione dei 18 anni di sodalizio professionale.
“Works, Aldo Parisotto Massimo Formenton Architetti” (2019), pubblicazione a cura di Eleonora Grigoletto con prefazione di Francesco Dal Co, introduzione e testi critici di Massimo Curzi, è concepita come una sequenza iconografica senza sosta dove si susseguono immagini di realizzazioni, dalla piccola alla grande scala, di committenze pubbliche e private. Residenze
domestiche, interventi urbanistici, oggetti di design e progetti dedicati al retail, recuperi di palazzi storici e yacht design, sono giustapposti senza soluzione di continuità per mettere in luce la trasversalità del fare progettuale dello studio.
Abitare è essere comunque in casa propria di Ugo La Pietra Corraini Edizioni.
“Abitare è essere comunque in casa propria” è uno slogan che esprime già un modo concettuale ma molto evocativo il senso dell’abitare che non è soltanto appannaggio dello spazio domestico ma anche dello spazio pubblico. Quindi, c’è una grande differenza tra abitare e usare lo spazio: si usa la camera d’albergo, si abita lo spazio domestico.
Abitare vuol dire dare significato, espandere la propria personalità; è in questo senso che ho sviluppato negli anni ambienti, oggetti, segni: per fornire strumenti utili alla riappropriazione dell’ambiente pubblico sia dal punto di vista mentale che fisico.
A perdita d’occhio: Visibilità e invisibilità nell’arte contemporanea a cura di Francesca Alfano Miglietti (FAM) Skira editore
Un modo di vedere, un vedere doppio… Una serie di appunti sulle questioni sollevate dal problema della “visione” attraverso le opere di un nucleo di artisti contemporanei. Un saggio che diventa indagine linguistica imprescindibile da quella visiva, essendo suo tema costante lo “sguardo”, il “guardare”. Parole e opere che interagiscono spingendo il lettore a farsi obbligatoriamente anche “osservatore”.
Spesso, quanto accomuna questi autori – Fabio Mauri, Gino De Dominicis, Jannis Kounellis, Oscar Muñoz, Claudio Parmiggiani, On Kawara tra gli altri – è apparentemente un pretesto, uno strumento, un segnale. In realtà, a renderli vicini è una potente onnipotenza: far vedere quello che non c’è, far vedere un presagio, una memoria, un amore, un tempo, un disagio, tutte “cose” che non si vedono e tuttavia si sentono, si percepiscono, coinvolgono, inquietano, attraggono.
On the road series NEW YORK a cura di Aurora Maria Riviezzo _ Forma edizioni
La guida ripercorre la storia delle architetture che hanno reso celebre l’immagine di New York e analizza il ruolo chiave della risposta contemporanea nel riuscire a mantenerla tale. L’incontro tra il Novecento e l’oggi si esemplifica nell’esigenza di attualizzare le architetture dei grandi maestri, come il Ford Foundation Building, il Sony Building, la Lever House. Le infrastrutture in disuso e le architetture post-industriali sono protagoniste grazie a lungimiranti piani di sviluppo e riconversione ambientale. Con grande attenzione ai parchi urbani, testimoniata da Central Park e The High Line, preso a modello nel mondo per la trasformazione degli scali ferroviari. Nell’area a ridosso trovano spazio architetture extralusso che esprimono il carattere fortemente speculativo del piano urbano di Hudson Yards. Di contrasto ai numerosi grattacieli trovano spazio ricerche su nuovi modelli abitativi a basso costo. Allo stesso modo, i quartieri periferici sono un’alternativa sempre più in voga.
La storia di adidas è fatta di design rivoluzionari , momenti epici e ideazione della scarpa sportiva a tutto tondo, indossata da artisti del calibro di Lionel Messi, Run DMC e Madonna. Una mecca per gli appassionati di sneaker, questo libro presenta la storia di adidas attraverso oltre 350 paia di scarpe dell ‘”adidas Archive”, tra cui originali unici nel loro genere, modelli vintage, prototipi mai visti prima e disegni di Stella McCartney , Yohji Yamamoto, Parley for the Oceans e altro.