Il Calice è un oggetto con una storia antica. Si definisce calice un “vaso da bere a corpo più o meno profondo, a bocca circolare, e munito di anse e di piede.”
Si dice che nella civiltà eneolitica di Grecia e di Sicilia, fossero già presenti forme di questo tipo tanto da far risalire l’invenzione del calice all’ultimo periodo dell’età neolitica.
Secondo lo storico Greg Jenner invece, la prima forma del bicchiere a calice in vetro risale al 1400. Si tratterebbe di un calice con forme simili a quelle dell’omonimo oggetto usato durante le funzioni religiose e quasi sicuramente prodotto a Venezia, (già all’epoca eccellenza nella lavorazione del vetro in tutta Europa) .
Il calice è un oggetto dalla forma poetica. Ricorda quella di un tulipano chiuso, dal gambo sottile (non a caso chiamato stelo), che poggia ortogonalmente su una base di forma circolare, detta piede. Il gambo è sempre stato un simbolo di eleganza, a cui si è poi aggiunta la funzionalità di preservare la temperatura desiderata, oltre che quella di permettere di arieggiare il vino con facilità.
Il calice infatti è il bicchiere per eccellenza, dedicato alla degustazione del vino. Nel 1970 la International Organization for Standardization, ha codificato le misure per il calice da degustazione. Il cosiddetto calice ISO, che viene utilizzato nelle manifestazioni ufficiali.
Niente è casuale nella forma di questo manufatto, che può variare in base al tipo di vino. E’ fatto così, perché il vino possa essere versato dentro una pancia detta bevante, la cui ampiezza cambia in base alle caratteristiche gustative del vino. Più larga nella parte inferiore e con un’imboccatura più stretta in alto. Questo perché i profumi devono poter convogliare verso il naso dopo essersi liberati nella zona più panciuta. Il bicchiere va riempito fino al punto in cui la pancia è più larga, in modo che il vino abbia la superficie più ampia possibile a contatto con l’aria.
Inoltre, la parte più larga del calice ,aiuta a convogliare il vino al centro della lingua, dove prevale la percezione della sapidità e della tannicità. Mentre quella più stretta, tende a far pervenire la bevanda verso le papille gustative situate su tutte le parti della lingua.
Come accennato, la forma del calice cambia a seconda del vino. Quelli con il bevante più largo sono più adatti per i vini rossi morbidi e i vini bianchi. Quelli più stretti, per i vini rossi tannici, i vini bianchi con ottimo equilibrio tra sapidità e freschezza e per la maggior parte degli spumanti.
Oltre ad essere un oggetto quotidiano, il calice è anche un oggetto liturgico e ricco di significati. L’ estetica legata a questo oggetto pare essere entrata in gioco solo intorno al 1800, quando i bicchieri venivano riempiti sul tavolo e non portati via come succedeva prima.
I Calici: la cover di GumDesign per Arredativo
Il Calice è l’oggetto scelto come protagonista del Design delle Cose dei Designer nella cover di Ottobre firmata da GumDesign.
GumDesign hanno scelto questo oggetto perché “il calice da vino come oggetto quotidiano è necessario per la relazione e il dialogo a tavola si beve del buon vino e nascono progetti”.
Parlando dei calici ci racconto che grazie ad essi “si tessono relazioni e si dialoga con l’imprenditore una cena romantica per rafforzare e consolidare passioni. Il calice è alla base del progetto (di vita sentimentale e professionale).”
I Calici Caratteriali
Nello specifico si tratta dei Calici Caratteriali, uno dei pezzi cult dello studio composto da Laura Fiaschi e Gabriele Pardi.
Una collezione di calici che collega le forme dei bicchieri con il tema della “personalità” e lo fa attraverso una reinterpretazione concettuale e formale dell’oggetto.
I Calici Caratteriali sono nati nel 2007, per una mostra culturale e da subito sono entrati a far parte del catalogo aziendale Colle Vilca. Da allora la collezione è stata esposta nelle più importanti mostre internazionali ed è entrata nelle collezioni permanenti di importanti musei. Come la Triennale di Milano, il MoMa di San Francisco, il Shanghai Museum of Glass.
La collezione Calici caratteriali è composta da 7 linee caratteriali e altrettante caratteristiche umane: come “l’altruista”, “l’ambiguo” ,”il conservatore” “l’estroverso” ,”l’introverso, “il passionale” e “il rilassato” . Oggetti funzionali che richiedono un contatto diretto, una vicinanza ed una complicità per innescare processi sociali indotti.
Oggetti empatici, come è nello stile dello studio viareggino, recentemente premiato con l’EDIDA 2021 (Elle Decor International Design Awards) per la categoria BATHROOM per il lavabo BORGHI disegnato per antoniolupi.
Borghi è un lavabo ecosostenibile dalla geometria essenziale e dalla consistenza assolutamente innovativa. BORGHI nasce dall’accostamento di due materiali antitetici, il sughero totalmente naturale e il Cristalmood frutto della tecnologia più avanzata.
Il sughero è un elemento naturale, ignifugo ed elastico che non teme l’umidità, mentre il Cristalmood è una resina trasparente, colorabile e resistente. La base di Borghi è disponibile anche nella versione in sughero tostato, dall’effetto caffè.