A Roma, nello storico quartiere Appio Latino a ridosso delle mura Aureliane e a pochi passi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano, lo studio di architettura con base a Roma e Lecce, Margine trasforma un appartamento buio e frammentato all’interno di un’elegante palazzina anni Trenta, in una casa-studio luminosa e funzionale.
Il proprietario, un musicista jazz, desiderava un’abitazione aperta e accogliente, caratterizzata da una zona living a metà strada tra una sala concerti e un soggiorno.
Gli architetti hanno rivoluzionato gli interni per amplificare la permeabilità e la versatilità degli ambienti, liberando il progetto dagli stereotipi classici dell’abitare. Il corridoio labirintico e angusto, che caratterizzava la distribuzione iniziale, diventa uno spazio confortevole grazie all’apertura della parete di fondo, che mette in connessione visiva chi entra con l’ambiente principale del soggiorno-studio, caratterizzato da una boiserie di listelli in rovere verticali:
“Nel living la spina dorsale in legno di rovere compie una curva per tenere in connessione simmetrica la enfilade di accesso e la cucina. La fitta struttura a listelli dell’esoscheletro migliora l’acustica degli spazi, rendendo il sistema una sorta di strumento musicale passivo che trasmigra i suoni nello spazio.” raccontano i fondatori dello studio Giulio Ciccarese e Valentina Pontieri.
Con la sua particolare conformazione pentagonale concepita per ospitare jam session ed estemporanee musicali, la sala è esaltata nel suo minimalismo dalla boiserie, che come la cassa di un misterioso strumento musicale, organizza i percorsi e nasconde gli spazi secondari e di servizio, come la cappottiera, l’accesso al bagno, il passaggio verso la cucina e l’armadiatura semicircolare che ridisegna in maniera organica lo svincolo principale della casa. Allo stesso tempo, il sistema a listelli affina l’acustica dello spazio e amplifica la diffusione della luce naturale.
Pochi elementi formali, ma ben studiati, restituiscono un ambiente puro e dalle linee asciutte, riscaldato dalla pavimentazione in rovere chiaro a spina italiana ed impreziosito dalle superfici di marmo di Carrara con cui sono rivestiti piani, davanzali, e bagni.
Arredi ricercati, che strizzano l’occhio a un gusto dell’abitare tipico degli anni ’60, acquistati in gran parte in mercatini dell’antiquariato, si mixano a pezzi più ricercati, come le sculture Omaggio a Morandi di Salvatori, la sedia 3T di Mangiarotti, i lampadari Triedri vintage di Venini o le lampade di Pepe Fornas per Aromas del Campo.
Margine compone la propria melodia architettonica, dando vita a una casa eclettica ed estremamente versatile, dove l’eleganza si insinua nell’accostamento intelligente di materiali, texture e arredi all’apparenza semplici, ma ricercati.