“Square! Positively shrinking” è la mostra promossa dal Estonian Centre for Architecture all’interno del Padiglione dell’Estonia alla 17. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Evento a cura di Jiří Tintěra, Garri Raagmaa, Kalle Vellevoog, Martin Pedanik, Paulina Pähn ospitata nel complesso dell’Arsenale. Indagando il ruolo dello spazio urbano di qualità per il futuro sviluppo delle piccole città che subiscono lo spopolamento, la mostra accende un dibattito su un altro aspetto dell’urbanizzazione.
“Le cause della diminuzione della popolazione sono globali, ma le conseguenze sono locali. Per combattere questo fenomeno bisogna concentrarsi sul miglioramento della qualità della vita dei residenti e sul rafforzamento della coscienza e dell’identità locale. Il nostro messaggio consiste nel ricordare che lo spazio urbano di qualità ha un ruolo chiave e che città e architetti possono contribuire molto”, afferma il team di curatori estoni.
Il fenomeno del restringimento delle città (city shrinkage) è diffuso in tutta Europa e, come conseguenza dei cambiamenti fondamentali della transizione nel 1989/1991, l’Europa orientale post-socialista ne è ancora più colpita. L’influenza dei processi di urbanizzazione e suburbanizzazione sulle comunità locali ha spesso un impatto maggiore dell’emigrazione o dei bassi tassi di natalità a livello nazionale. Di conseguenza, 45 città estoni su 47 hanno perso una percentuale significativa della loro popolazione dagli anni 2000.
I sintomi più evidenti del city shrinkage sono i cosiddetti vuoti urbani e le aree industriali dismesse, la qualità prevalentemente scadente degli spazi residenziali, gli edifici visivamente poco attraenti e l’ambiente sottostimato, con un conseguente impatto negativo sui residenti, che amplifica il circolo vizioso del degrado.
Mettendo in discussione le implicazioni sociali, economiche e ambientali della de-urbanizzazione, “Square! Positively shrinking” presenta soluzioni per modellare la nuova identità delle shrinking cities attraverso la demolizione di fabbricati, le politiche abitative attive, il restauro di edifici storici, la rivitalizzazione degli spazi urbani.
La mostra, in cui le proiezioni video svolgono un ruolo centrale, si concentra sul programma “Great Public Spaces” (Hea avalik ruum), organizzato nel contesto di “Estonia 100 Architecture Programme”, un notevole esempio di intervento sullo spazio urbano delle shrinking cities. Nata in occasione del centenario del paese, l’iniziativa aveva l’obiettivo di rigenerare i centri e gli spazi pubblici di 15 città estoni entro il 2020. Le piazze del centro di Tõrva, Põlva, Valga e Rapla sono state completate nel 2018, a Võru e Kuressaare nel 2019, ed Elva e Rakvere sono state completate nel 2020.
Segue il link per vedere il trailer di “Square! Positively shrinking” (© Anna Hints, Kalle Vellevoog):
La Biennale Architettura 2021 è curata dall’architetto libanese Hashim Sarkis con il tema “How Will We Live Together?”, che invita i curatori a considerare come l’architettura può affrontare le sfide globali che richiedono un’azione coordinata. Così, il Padiglione dell’Estonia risponde alla call di Sarkis: “La richiesta di miglioramento delle condizioni abitative sta crescendo, indipendentemente da dove e come vivremo insieme nel futuro. Il progetto “Square! Positively shrinking” contribuisce ad accrescere la consapevolezza dell’importante ruolo e della responsabilità dell’architetto nel difendere la qualità dello spazio collettivo”, spiegano i curatori.
Dal momento che l’emergenza COVID-19 ha completamente stravolto le nostre vite, il dibattito diventa ancora più impellente: “Il valore di qualcosa si palesa nel momento in cui la perdiamo” aggiunge Raul Järg, Commissario del Padiglione dell’Estonia “le circostanze di oggi hanno chiaramente dimostrato il bisogno umano di interazione faccia a faccia, e l’importanza che ha la cornice spaziale in cui questa avviene”.
Il Padiglione dell’Estonia è tra i promotori del progetto Biennale Pavilions una nuovissima piattaforma digitale collettiva nata da un comune senso di comunità, collaborazione e scambio di idee. Il progetto consente ai visitatori di fruire online della Biennale Architettura 2021, garantendo la partecipazione di un maggior numero di visitatori in un periodo in cui i viaggi e le occasioni di ritrovo pubblico sono fortemente limitate. Biennalepavilions.com riunirà tutti i contenuti e gli eventi relativi ai 20 diversi padiglioni coinvolti nel progetto, consolidandoli in un hub digitale che non sostituisce l’evento principale, ma ne amplifica le potenzialità.