Il mondo del lavoro è in costante evoluzione: da luoghi omogenei e standardizzati oggi si è sempre più alla ricerca di spazi flessibili, che si adattino a qualsiasi esigenza o situazione, mettendo al centro dell’attenzione il lavoratore. L’uomo è diventato protagonista attivo, è il luogo fisico che deve adeguarsi ai nuovi modi di lavorare dei Millennials e Generazione Z, deve modificarsi e plasmarsi a seconda delle esigenze degli utilizzatori.
La liquidità diffusa degli stili di vita contemporanei, fa coincidere sempre di più gli spazi abitativi con quelli lavorativi, orientandosi a soluzioni progettuali che incidano positivamente sulla qualità di vita dell’utente, trasformando il luogo di lavoro in uno spazio bello e confortevole in cui stare.
Esistono studi scientifici che evidenziano la stretta connessione tra il luogo fisico con un aumento della produttività e il miglioramento del benessere dei fruitori.
Le aziende di oggi, dunque, devono innovarsi seguendo i comportamenti dei nuovi attori attraverso un’organizzazione e uno sviluppo degli spazi completamente nuovi e rivoluzionari.
I layout dei luoghi di lavoro devono essere confortevoli e diversificati in modo tale che le persone abbiano a disposizione diverse postazioni tra cui scegliere. Per la prima volta hanno un controllo sull’ambiente nella selezione di spazi più o meno rumorosi, più o meno luminosi, più o meno aperti o privati.
Viene chiamata in causa la spazialità fisica: l’utilizzo della scrivania non è più ad uso personale e privato ma diventa condivisa, garanzie anche al supporto delle nuove tecnologie alla digitalizzazione: basta avere un computer portatile, un sistema cloud e si è in grado di lavorare in qualunque postazione. I nuovi ambienti di lavoro diventano la combinazione di varie tipologie di spazio che vanno a configurare un ufficio integrato dove le persone li abitano a seconda di quello che devono fare ogni volta, in base alla tipologia di attività da svolgere e alle esigenze personali (uffici privati, aree relax, aree meeting, ecc.).
In questo modo i luoghi che prima non erano destinati al lavoro diventano tali: è ciò che abbiamo definito lavoro agile e che porta a ripensare agli spazi come aree multifunzionali, tecnologici, attenti all’acustica e all’ergonomia, flessibili e condivisi.
Nel riprogettare i luoghi di lavoro bisogna tenere conto delle esigenze studiate da Jeremy Myerson:
- CONCENTRAZIONE: Ambienti silenziosi, in cui effettuare lavoro individuale, concentrarsi o avere conversazioni private
- COLLABORAZIONE: Ambienti in cui condividere idee, concept, documentazione
- COMUNICAZIONE: spazi dedicati al dialogo con un’adeguata dotazione tecnologica che permetta di integrare comunicazione fisica e virtuale
- CONTEMPLAZIONE: Ambienti che consentono attività di pensiero creativo individuale o di gruppo
- FLESSIBILITA’: Possibilità di rimuovere, spostare o riconfigurare pareti e arredi per permettere agli utenti di cambiare facilmente layout, in base alle esigenze richieste
- TECNOLOGIA: supporto delle nuove tecnologie e digitalizzazione
- ACUSTICA: Benessere sonoro e riduzione del rumore
- AUTOMAZIONE: Sistemi automatici di illuminazione e di climatizzazione
Lo Smart Working esplora nuove possibilità spaziali come l’alternare e il far coesistere spazi dedicati al confronto e al lavoro di gruppo con spazi dedicati al relax e alla concentrazione individuale. Perfino i luoghi di passaggio da una zona all’altra assumono un ruolo rilevante, delle bump area che favoriscono lo scambio di idee ed il confronto costate fra colleghi.
L’ufficio diventa un luogo dove si vede un concetto di evoluzione dell’ergonomia, tenendo in considerazione sia lo stare seduti su diverse tipologie di postazione, sia lo stare in piedi, variando la postura e trasferendosi da una postazione all’altra. Tutto questo in passato non accadeva ma, al contrario, le persone restavano sempre nella medesima posizione per tutte le ore lavorative.
“Un elemento fondante è dato dalla gestione degli spazi e degli ambienti di lavoro, che nella maggioranza dei casi vanno riprogettati, usando metodologie quali L’Activity Based Working (ABW)”
Lo ABW è una strategia di trasformazione del business, che mette a disposizione delle persone spazi fisici differenti per svolgere le proprie attività lavorative…. Ma di questo parleremo nel prossimo articolo!!!
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