Il Work-Life Balance già da prima della pandemia di Covid-19, ha attirato l’attenzione di ricercatori e dirigenti, interessando quasi tutti coloro che stanno seguendo una carriera professionale e suscitando forte interesse dato che si riflette su tutti gli aspetti della vita dell’individuo. Le persone hanno un tempo limitato e devono svolgere molte altre attività diverse dal proprio lavoro. Senza un equilibrio tra le due cose, si possono avere fastidiosi “contrattempi” in entrambe le fasi (lavoro e vita privata). In questo articolo analizzeremo come il contesto organizzativo analizza il Work-Life Balance per permettere ai lavoratori di avere un nuovo punto di vista sull’equilibrio tra lavoro e vita privata e ai dirigenti di acquisire nuove prospettive per far fronte ad una richiesta sempre più specifica.
Il Work-Life Balance è la capacità di un individuo di far fronte ai propri impegni lavorativi e familiari, così come altre attività o responsabilità non lavorative.
Gli esperti delle risorse umane hanno definito il Work-Life Balance uno strumento per “rispondere a richieste e bisogni in modo soddisfacente nelle tre aree fondamentali di vita: lavoro, famiglia e ambito privato”. L’attività lavorativa richiede impegno, intensità ed una percentuale di ore giornaliere dedicate ad essa. I famosi “straordinari” sono secondi, minuti o ore che vengono sottratti dal tempo che potremmo dedicare alle attività extra lavorative, mentre un’elevata intensità o pressione lavorativa possono provocare affaticamento, ansia o altri effetti collaterali con conseguenze fisiologiche che influiscono sulla qualità della vita domestica e familiare.
Le richieste dell’ambito familiare includono argomenti come i ruoli degli individui (es. padre, madre, ecc.), responsabilità (es. assistenza all’infanzia, faccende domestiche, ecc.) o prendersi cura delle persone anziane e dei bambini. Al giorno d’oggi questa pandemia che sta coinvolgendo tutto il pianeta, sta mettendo in luce quanto sia fondamentale questo rapporto che deve sempre essere ben bilanciato per evitare scompensi o sovrapposizioni.
Oltre a questo, ci sono esigenze all’interno del Work-Life Balance che vanno oltre alla famiglia e al lavoro come il relax, le vacanze, lo sport e i programmi di crescita personale (corsi, hobbies, religione…). L’equilibrio tra lavoro e vita privata non è la ripartizione del tempo in maniera equa tra esigenze lavorative e non ma è un fenomeno soggettivo che cambia da persona a persona e che dovrebbe essere considerato come una suddivisione intelligente delle risorse disponibili come il tempo, il pensiero e il lavoro tra gli elementi della vita. Alcuni individui adottano la filosofia del “lavorare per vivere” e vedono il lavoro come obiettivo, altri considerano “vivere per lavorare” e collocano il lavoro al centro della vita: ognuno di loro deve avere la possibilità di poter combinare i vari elementi descritti in precedenza anche in base alle proprie ambizioni.
Al fine di ridurre le conseguenze negative del conflitto famiglia-lavoro sui lavoratori, la cultura organizzativa familiare ed i reparti di organizzazione delle risorse umane sono state oggetto di studi da parte delle dirigenze di molte aziende e lo Smart Working da una grossa mano per la gestione di questi fattori. Le componenti della strategia organizzativa sono orari di lavoro flessibili, assistenza all’infanzia e assistenza agli anziani, home working, condivisione del lavoro e l’utilizzo di device sempre più performanti e tecnologici. I programmi di supporto di un’azienda per la vita familiare dei dipendenti contribuiscono a fornire l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Grazie a questi programmi i dipendenti saranno incoraggiati, la loro partecipazione sarà elevata e la loro efficienza aumenterà.
Il progresso delle tecnologie dei nostri giorni e la possibilità di lavorare tramite le piattaforme digitali, utilizzando smartphone, email e tutto il resto, quindi anche solo davanti ad un Computer con una buona connessione rende tutto questo un’esperienza più che utile.
Un well-being che chiamiamo a gran voce e che incrementa esponenzialmente i luoghi di lavoro smart già da qualche anno e che è diventato di recente una priorità nazionale per contrastare il coronavirus utilizzando la rete Internet per lavorare da casa.
L’utilizzo delle nuove modalità di lavoro che lo Smart Working ha introdotto nel nostro modo di lavorare è uno dei migliori metodi utilizzati per mantenere l’equilibrio tra lavoro e vita privata.
Quali sono i vantaggi? Sicuramente l’assenza di confini in termini di orario lavorativo e di spazi e l’organizzazione delle fasi per obiettivi. Questo modifica i precedenti rapporti tra dipendente e datore di lavoro, aiutando il lavoratore a conciliare i tempi tra la propria vita personale e lavoro. Viene favorita la crescita produttiva, gli stimoli e l’interesse sono così maggiormente alimentati.
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