Arredativo Design Magazine

Elena Salmistraro: il vaso-fenice

Il mito dell’araba fenice detto anche uccello di fuoco è un uccello mitologico che ritroviamo in moltissime culture. La “leggenda” racconta che la fenice sarebbe rinata dopo la morte, dalle sue stesse ceneri.

La versione principale del mito racconta che l’araba fenice dopo aver vissuto per 500 anni, sentendo sopraggiungere la sua morte, si ritirava in un luogo appartato e qui costruiva un nido. Si accasciava e lasciava che i raggi del sole la incendiassero. Poi dal cumulo delle sue ceneri emergeva una piccola larva (o un uovo), che i raggi solari facevano crescere rapidamente, fino a trasformarla nella nuova Fenice nell’arco di tre giorni.

Il motto legato al simbolo dell’araba fenice è “Post Fata Resurgo” – Dopo la morte torno a rialzarmi. Rappresenta quindi un simbolo molto significativo, con una forte valenza psicologica. Esso è infatti da sempre associato al fenomeno della “rinascita“.

La nostra cover del mese di Gennaio 2021 firmata dalla designer Elena Salmistraro, ha per soggetto un coloratissimo vaso – fenice, un’illustrazione che vuole essere di buon auspicio.

Personaggi animati che prendono forma nei progetti di Elena Salmistraro

La figure zoomorfe, sono un elemento spesso ricorrente nei progetti firmati dalla designer. Animali colorati ed espressivi capaci di aggiungere significato ai suoi progetti. Come i vasi Loricato & Khepri realizzati da Bosa. Khepri ossia, lo scarabeo simbolo della continua evoluzione dell’uomo, attraverso la reincarnazione. Loricato, l’armadillo che i nativi americani consideravano come una sorta di guida, in grado di rassicurare e portare conforto nell’anima per superare le ostilità e le paure.

Loricato e Khepri

Nella collezione Primates di Bosa invece, a fare da protagoniste sono le scimmie. Le facce dei primati sono il punto di partenza per i preziosi vasi di ceramica, per le maschere e i piatti. Sculture da appendere a parete come totem domestici dal forte impatto visivo.

Una collezione ideata per ricordarci il delicato rapporto che esiste tra l’uomo e la scimmia. I vasi ne racchiudono l’anima attraverso i dettagli e le coloratissime textures, con il compito di riportare questo animale nel nostro ambiente quotidiano per sedurci con la sua forza vitale.

Nel gennaio 2020 a Maison & Objet è stato lanciato, sempre da Bosa Ceramiche, Bernardo. Questa volta il soggetto è un panda iper decorato, simbolo di tutte le specie a rischio (non a caso è anche icona del WWF) . In questa rappresentazione scultorea il pigro e tenero panda, si alza in piedi e si erge fiero.

Bernardo significa infatti “forte e coraggioso come un orso” ed Elena Salmistraro lo immagina adornato come un capo tribù. Con una sorta di armatura, la corona di foglie e i rami del suo cibo preferito, il bamboo. Si trasforma così in un eroe pronto a combattere per difendere tutti gli altri animali. 

Bernardo parte della collezione Bosa, nata in sostegno alle specie animali a rischio o in via di estinzione a causa del surriscaldamento globale e dei cambiamenti climatici. Parte del ricavato dalla vendita di questa collezione è stata devoluta al WWF.

Le illustrazione di Elena Salmistraro

Nel percorso creativo della designer, le illustrazioni rappresentano un punto di partenza. Nascono da qui i suoi inconfondibili personaggi, che via via prendono corpo e dimensione. Vengono plasmati e si trasformano in elementi d’arredo scultorei. Personaggi anche fantastici che come in una favola reale, prendono vita.

Ad esempio alle pareti, con COBRA la collezione di carte da parati disegnata per LondonArt nel 2019.

Cobra significa provocazione, sfida. L’animale terrificante è illustrato con lo stile unico che la designer trasforma in un’icona pop , colorata, frizzante e glamour grazie a un meticoloso lavoro grafico fatto di texture e dettagli sottili. In una sorta di omaggio agli anni ’80 e alla colorata leggerezza di quegli anni. 

Oppure diventano arredi ,come Grifo il simpatico appendiabiti con specchio ideato per Altreforme che fa coppia con Mata disegnato da Antonio Aricò.

I lavori recenti

Tra gli interventi più recenti sviluppati da Elena Salmistraro c’è la collezione disegnata per Scarlet Splendor. Si tratta de I Danzatori, la cui ispirazione arriva dall’ Etnocoreologia, lo studio dettagliato della danza etnica.

La collezione è un  tributo alle classiche danze dell’India ed alla grandiosità dei costumi dei danzatori. Tuttavia, nulla in questa collezione può essere riconosciuto come antiquato o addirittura tradizionale. Il Chhau Donna Cabinet è un tripudio di colori, lavorati meticolosamente a mano per dar vita un pezzo unico, scultoreo ma funzionale, elegante, formidabile e quasi travolgente.

Sempre nel 2020 è stata lanciata la prima collezione della designer per Moooi Carpet: Space Escape. Draconian, Plejaren, Reptilian sono i tre tappeti che la compongono.

Altro lavoro recente di Elena Salmistraro è per CEDIT – Ceramiche d’Italia. Qui la designer si è misurata con il tema della piastrella da rivestimento.  Ne è nata la collezione Chimera, una interpretazione ceramica dalla forte componente tattilità e di assoluta originalità espressiva. Attraverso uno sviluppo tridimensionale, reso possibile da un’innovativa tecnologia, le grandi lastre in gres porcellanato riproducono un universo fantastico, decorato da suggestive figure in solco o in rilievo, che invitano alla fruizione sensoriale.

Fortemente decorativa, “Chimera” si declina in quattro temi grafici – Empatia, Radici, Ritmo e Colore – caratterizzati da soggetti che mescolano diversi codici di tratto e di colore. La gamma è poi completata da una serie di lastre neutre di riposo per offrire una libertà progettuale assoluta.

Questa collezione è un lavoro introspettivo, parla della mia vita, di come io disegno. Chimera è come un libro composto di quattro diversi capitoli: ho voluto differenziare questi motivi grafici e avere quattro storie totalmente differenti. La collaborazione con CEDIT è stata davvero molto stimolante, una bellissima sfida che ci ha permesso, insieme, di costruire qualcosa di nuovo, di sperimentale, di interessante.

Elena Salmistraro