L’edizione di quest’anno dell’ADI Design Index – la preselezione per il prossimo Compasso d’Oro del 2024 che sarà completata dalle scelte del prossimo anno – si apre all’insegna di tre parole: libertà, sistema, qualità. La qualità è da sempre centrale nell’ADI Design Index, che è nato nel 2000 proprio per individuarla in tutti i settori della produzione italiana. Ha una premessa implicita nell’attenzione delle scelte degli oltre cento esperti dell’Osservatorio permanente del Design ADI.
In questa edizione sono 248 i prodotti selezionati e 22 i progetti scelti per la Targa Giovani, la sezione destinata ai lavori degli studenti delle scuole universitarie di design. Tra le categorie in cui i selezionati sono distribuiti, quest’anno ai 51 prodotti per l’arredamento domestico si aggiungono i 18 del settore Illuminazione, istituito come categoria a sé per seguire le recenti trasformazioni tecniche e tipologiche del settore. Ma al Design per il lavoro e al Design per la persona si affiancano, per importanza di numeri e di idee, il Design dei materiali e dei sistemi tecnologici (24 prodotti che contribuiscono alla realizzazione di altri prodotti più complessi), la Ricerca per le imprese (15 studi che aprono strade nuove all’organizzazione e alla capacità produttiva delle aziende, al di là dei singoli prodotti) e il Design sociale (13 iniziative per rendere migliore la vita degli utenti). Il design è parte di un sistema, ed è presente in tutta la filiera da cui i prodotti nascono, dai materiali all’utente finale. ADI Design Index vuole rispecchiare l’estensione di questo ruolo in tutta la gamma della produzione. Per questo l’edizione 2022 rappresenta anche il contributo dell’ADI a un’evoluzione culturale sempre più necessaria: che cos’è la qualità del design oggi? “Troppo spesso la qualità viene usata come semplice indice di appartenenza a un insieme di fattori produttivi, i quali spesso si identificano con un valore economico elevato, che sconfina con il settore del lusso”, spiega il presidente ADI Luciano Galimberti.
“Per il design italiano questo equivoco deve essere risolto e chiarito attraverso la definizione di criteri che danno forma alla qualità come processo progettuale, realizzativo e distributivo capace di creare valore durevole nel tempo.” Il sistema del design è fatto di libertà di ideazione, di capacità produttiva e di efficienza distributiva: “Non è un caso che il design italiano sia da decenni protagonista dello stile di vita”, aggiunge Umberto Cabini, presidente della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro. “
La collaborazione tra imprenditori e designer, insieme con l’impegno nel lavoro e nelle strategie, ci ha fornito un know-how culturale che oggi è patrimonio di tutti.” Il design di cui ADI Design Index 2022 è la fotografia di questo sistema, in cui la libertà creativa agisce in funzione della qualità della vita. Un ritratto del design italiano di oggi che è il significato della mostra all’ADI Design Museum di Milano (dal 14 – 27 novembre 2022 in Piazza Compasso d’Oro 1, Milano) e che si trasferirà in dicembre all’Istituto dell’Enciclopedia Italiana – Treccani di Roma (dal 12 – 18 dicembre 2022). Il progetto grafico del catalogo è di Giulia Peretti e Silvia Recalcati (Paffi), con l’impaginazione di Armando Cosentino. Il progetto di allestimento della mostra è di Pierluigi Molteni Architetti, con il progetto grafico di D+ studio. L’allestimento è realizzato da Merlo spa.