Flaviano Capriotti Architetti firma il restyling del ristorante Pellico 3 Milano

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Alta cucina e design si uniscono per plasmare un’esperienza fondata sul ritmo delle stagioni e sul
rispetto dei tempi della Natura. Il cinque stelle lusso Park Hyatt Milano inaugura il ristorante
gastronomico Pellico 3 Milano.

Il progetto dello spazio è firmato da Flaviano Capriotti Architetti, che ha trasformato l’ambiente in un
luogo in cui convivono alta gastronomia e artigianalità. Lo spazio, si sviluppa su una superficie
di 120 mq e conta 28 coperti nella sala principale e fino a 10 coperti nella private dining room. Tutto è
caratterizzato da una palette cromatica che segue le suggestioni provenienti dalla filosofia
gastronomica dello chef, prevalentemente ispirata alla cultura mediterranea come espressione sincera
della materia prima. Un intreccio di sapori, colori ed esperienze per risvegliare tutti e cinque i sensi.

La collaborazione tra Park Hyatt Milano e Flaviano Capriotti non è nuova, poiché anche il Mio Lab
Bar con il suo Dehors del 2015 erano stati firmati dall’architetto.


Elementi centrali del progetto di interni del Pellico 3 Milano sono soffitto e pavimento che a simboleggiare la magia del cielo e la capacità produttiva della terra dominano l’esperienza ambientale diventando protagonisti di una
nuova narrazione. Flaviano Capriotti li ha interpretati facendoli diventare protagonisti di un racconto
che parla di luce e poesia, ma anche di manualità e concretezza. A soffitto corpi illuminanti a
scomparsa estremamente discreti, piccoli fori di diametro diverso e intensità regolabile, come fossero
stelle, progettati e realizzati con PSLab, seguono un ordine geometrico apparentemente casuale che
replica le costellazioni della sfera celeste offrendo il corretto mood.


Il pavimento definisce invece la terra, il saper fare artigiano e il recupero della materia. Capriotti l’ha
pensato con una composizione di forme trapezoidali realizzate in pietra serpentino e in cocciopesto,
declinato in due nuance di verde e in una tonalità sabbia. Questo materiale di riuso, composto da
frammenti di laterizi e malta fine, è espressione della passione e della cultura manifatturiera ed è
realizzato in uno dei laboratori artigianali di Galleria Elena.

L’approccio gastronomico di Guido Paternollo, incentrato sulla riscoperta di materie prime
d’eccellenza, custodi della biodiversità e delle nostre radici, è stato il filo narrativo che caratterizza
anche il progetto di interior, che vede impiegati materiali del territorio e naturali. La calce, tipica
dell’architettura mediterranea, intervallata da pannelli laccati verde oliva, è stata utilizzata per
rivestire le pareti. Elementi come il legno Douglas, il serpentino verde e il midollino intrecciato, e
materiali di recupero come il cocciopesto, caratterizzano lo spazio. Le sedute imbottite di
Molteni&C, in pelle e con rivestimento personalizzato, sottolineano il gusto per il comfort abbinato
al design contemporaneo. La cucina dello chef, esprimendo la genuinità della terra e dei suoi prodotti,
ha inoltre ispirato la palette cromatica degli interni: dal giallo tenue del riccio al marrone caldo della
castagna, dal verde freddo del carciofo con sfumature bianche e viola ai toni intensi della zucca e
dello zafferano

L’ambiente è stato arricchito da una selezione esclusiva di opere d’arte firmate dagli artisti
contemporanei Paolo Canevari, Davide Balliano e Claudio Verna, a cura di Cardi Gallery, storica
galleria d’arte milanese e punto di riferimento del panorama artistico contemporaneo.
Pellico 3 Milano assume una nuova forma con l’intervento di Flaviano Capriotti, che plasma un cielo
stellato sotto cui assaporare gusti, percepire profumi, scambiare sguardi e parole. Uno spazio intriso
di luce e poesia. Da riempire ogni volta di nuovi significati.