Prendi tre materiali: marmo, vimini e cemento. Ognuno di essi con le sue caratteristiche, che una volta esplorate ed interpretate, possono dar luogo a progetti unici.
Fragment di Budri: se il marmo supera se stesso
Lo sanno bene tre brand rappresentativi di ciascuno di questi elementi. Come Budri, azienda di riferimento nel panorama internazionale per la lavorazione del marmo e delle pietre, che solo qualche mese fa alla Design Week di Milano, ha presentato Fragment, la nuova e innovativa collezione di arredi e superfici dall’anima sostenibile, progettata dal designer Gwenael Nicolas di Curiosity Tokyo,
Fragment (in italiano frammento ) il nome stesso, ne racconta l’essenza. Nasce, infatti, dall’idea di recuperare dalle bacchette di lavorazione del mosaico e da lastre derivanti dai processi di lavorazione, sottili frammenti, di larghezze e lunghezze diverse. Accostate tra loro e fuse ad un componente brevettato dall’azienda che le rende estremamente resistenti. Insieme formano pattern longitudinali e orizzontali di sfumature monocromatiche o multicolore.
Questa innovativa tecnologia si chiama BUDRI SLIM, un nome studiato ad hoc che significa, infatti, SUSTAINABLE LIGHT INNOVATIVE MARBLE, il quale è stato applicato per la prima volta alla collezione di arredi, complementi e superfici Fragment . Essa rappresenta una rivoluzione nell’ambito della lavorazione lapidea, sia per la progettazione nel settore design industriale dando ampie possibilità creative, sia in ambito architettonico.
In passato si era infatti abituati ad associare al marmo il peso in termini di tonnellate e quintali. Oggi, grazie alla ricerca Budri, si ragiona in termini di Kg e addirittura in grammi. Il peso per m2 di per uno spessore di 2 cm (spessore tipico in design e architettura) è di 60 Kg, mentre il nuovo BUDRI SLIM TM pesa 12 Kg al m2, riducendo il peso dell’80%.
Trasformare il marmo in un “tessuto” da 2 o 3 mm significa poter creare senza limiti e allo stesso tempo preservare gli ecosistemi e l’equilibro geomorfologico in tutto il mondo, un doppio lusso.
La nuova collezione Fragment comprende due living tables rettangolari, entrambi composti da bacchette di sfumature bianche o policromi. I pattern presentano una campitura centrale bianca che contrasta con il resto della superficie. I sei coffee e side tables, di dimensioni e altezze diverse, sono accostabili tra loro. Un trittico è composto da soli marmi bianchi mentre gli altri presentano marmi azzurri e blu a voler sottilineare l’anima green del progetto.
Un rivestimento autoportante policromo confluisce in una console. Due vasi e una lampada da terra completano con due imponenti rivestimenti la collezione. Maestoso e di grande effetto scenico anche lo chandelier che rimane sospeso con una leggerezza sorprendente sul lungo tavolo living bianco. Le sottili arelle in marmo incoronano l’ambiente circostante. La presenza di metalli con finitura a specchio riflettono a sorpresa i pattern colorati con luce soffusa.
Bottega Intreccio: la forza espressiva della lavorazione artigianale
Arrivano invece dal distretto di Mogliano, borgo medioevale in provincia di Macerata, le competenze artigiane di Bottega Intreccio, azienda specializzata nella lavorazione di vimini, giunco, bambù, midollino, rattan e fibre sintetiche che, dal 2014, si distingue nella produzione di arredi, complementi ed accessori intrecciati.
Grazie alle collaborazioni con creativi e designer altamente qualificati, all’esperienza dell’artigianato locale e alle sinergie con i distretti produttivi limitrofi, offre un catalogo di prodotti in continua evoluzione a cui si è recentemente aggiunta ANTONYM. Si tratta di una lampada a sospensione in midollino naturale e rafia. Il termine ANTONYM sta per antonimo, sostantivo che mette in relazione termini di senso contrario- bianco e nero, chiaro e scuro, vuoto e pieno. Il dialogo tra gli opposti parla di resistenze che sublimano nell’uno, tesi e antitesi che si risolvono in sintesi.
Potremmo leggere così ANTONYM, il lampadario disegnato da Silvia Stella Osella, un oggetto semplice ma raffinato, in grado di adattarsi a diversi ambienti. Un complemento d’arredo versatile che emana energia positiva e stimola la fantasia, invitando lo spettatore a riconoscere le forme descritte dall’alternarsi dei due materiali impiegati.
Il corpo centrale in midollino naturale ha la forma di un geoide. Una sfera schiacciata lungo la linea mediana. Sulla sua superficie si innesta invece un ricamo di ispirazione botanica, fatto di fili di rafia nera che, inserendosi nelle fughe e negli interstizi dell’intreccio, offrono una nota di colore al prodotto.
L’essenza formale delle nuove collezioni Cimento Collection
Ma se ai materiali naturali si unisce la ricerca nascono prodotti come quelli della Cimento Collection, la collezione realizzata in CIMENTO®, l’esclusivo composto registrato che impiega per oltre il 90% aggregati minerali mescolati ad un legante cementizio, nata nel 2019 sotto l’art direction di Aldo Parisotto di Parisotto + Formenton Architetti. La Cimento Collection si è recentemente arricchita di nuovi elementi che si combinano a cromie fortemente espressive, ispirate a Venezia.
Le novità sono il tavolo Lido, disegnato da Parisotto + Formenton, per il living e l’outdoor, che si aggiunge all’omonima linea di panche, l’iconica lampada Bovolo di BBA Studio di Barbara Ballabio e Andrea Burgio e la collezione di arredi (i tavoli e i coffee table Frari, gli sgabelli Zattere; i side table
Fondamenta di diverse dimensioni) e complementi (la nuova linea di vasi Erasmo) firmata da Patricia Urquiola. A questi si aggiunge la capsule colleciton Canal Grande, quadri e specchi che si ispirano all’architettura veneziana, ricca di intarsi policromi ed elementi decorativi.