Fino all’11 novembre 2022, Divario contenitore d’arte sui generis, presenta a Roma “Oltre”, l’attesa mostra personale dell’artista pluridisciplinare Renzogallo (Roma, 1943), che da oltre cinquant’anni realizza dipinti, sculture, installazioni e grandi opere ambientali che indagano il rapporto di
interdipendenza tra arte, architettura, natura e uomo.

Spaziando tra una notevole attività espositiva presso gallerie d’arte e musei, cicli di conferenze e workshop, Renzogallo ha sempre destato grande attenzione da parte di pubblico e critica. A oggi ha realizzato numerose opere monumentali su commissione di amministrazioni pubbliche ed enti privati, in Italia e all’estero, e le sue opere sono entrate a far parte di diverse collezioni d’arte tra le quali: collezione
MACRO (Museo d’Arte Contemporanea di Roma), collezione MAR (Museo d’Arte della Città di Ravenna), collezione città di Pirkkala in Finlandia, collezione Museo Benaki di Atena, collezione Fondazione Volume! a Roma, collezione Fondazione MIdA (Musei Integrati dell’Ambiente) a Salerno, collezione Museum Arbeitswelt Steyr in Austria, collezione GAM (Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale), solo
per citarne alcuni.

Renzogallo è un artista che nell’arco della sua carriera, non ha mai smesso di approfondire la sua ricerca estetica, libero da influenze sociali e condizionamenti culturali, ponendosi costantemente in maniera dialettica con lo spettatore.

Un vero e proprio maestro della sperimentazione che, grazie al suo talento malleabile, riesce a sfruttare il potenziale plastico di ogni materiale e a contaminare compiutamente ogni disciplina senza mai abbandonare la propria cifra stilistica.
La mostra, curata da Aldo Iori, si compone di una serie di opere pittoriche realizzate tra il 2020 e il 2022 – durante la pandemia – attraverso le quali l’artista presenta il nuovo ciclo evolutivo della sua arte, racconta la sua personale esperienza del lockdown e dona una visione catartica del domani.
Le opere traggono ispirazione da un’esperienza di lutto globale/universale e di rinascita personale che ha coinvolto tutti, ma che pochi sono stati in grado di vivere con resilienza, di metabolizzare e allo stesso tempo immortalare.
Renzogallo ha scelto di fermare il tempo dilatato, di calarsi nel momento incerto, di scovare qualcosa al di là del fumo, portando se stesso e il visitatore nell’esperienza piena e profonda dell’attraversamento. Nel suo errare, l’artista è andato oltre.