Nello showroom milanese di Via Visconti di Modrone, De Castelli presenta la mostra Tracing Venice, un tributo all’unicità di Venezia e alla preziosità dei mosaici della Basilica di San Marco che, interpretati da Zanellato/Bortotto, raccontano il mutare della materia e del suo evolversi, nel tempo e nello spazio.
Ispirati dal lavoro fotografico di André Bruyère sui mosaici marciani, i designer Zanellato/Bortotto concepiscono una trasposizione simbolica della città lagunare, che De Castelli traduce in sei straordinari tableau parietali, realizzati in mosaico di rame, ottone e acciaio e trattati con procedimenti di ossidazione, spazzolatura ed erosione, massima espressione della ricerca e del know-how dell’azienda sulla lavorazione dei metalli.
Generando singolari effetti di profondità e di relazione con la luce, ciascun tableau racconta una storia che fa dell’imperfezione della materia un elemento fondamentale, evoca la fragilità e il deterioramento del contesto veneziano e induce a riflettere sull’importanza di un bene da preservare ad ogni costo.
Con questo progetto De Castelli porta la sua ricerca applicativa all’estremo della sperimentazione, innestando tecnologie all’avanguardia sull’eccellenza artigianale, con risultati inediti ed esclusivi.
Solo grazie all’indagine approfondita del potenziale narrativo dei metalli, eseguita attraverso innumerevoli prove e verifiche, è stato possibile garantire uniformità e continuità di ossidazioni e toni.
Con l’obiettivo di far dialogare la grande manualità, che De Castelli coltiva e tramanda da generazioni, con la tecnologia dei macchinari e degli strumenti di progetto, Tracing Venice sottolinea anche la necessità di un rinnovato linguaggio estetico rispetto a tecniche artigianali tradizionali, che vengono così ricontestualizzate dall’azienda nella continua ricerca di espressioni formali nuove e inaspettate.