Il tavolo Club 44 fu disegnato da Angelo Mangiarotti nel 1957 per il Club 44, centro culturale nella capitale dell’orologeria La Chaux-de-Fonds in Svizzera, nel contesto dell’intera ristrutturazione degli interni curata da Angelo Mangiarotti con Bruno Morassutti e giocata su affascinanti geometrie prospettiche.
Oggi grazie ad Agapecasa, il marchio creato da Agape per rieditare i progetti originali di Angelo Mangiarotti il tavolo torna disponibile. Il tavolo Club 44 è un pezzo moderno e senza tempo, che sintetizza in modo suggestivo la cultura del buon progetto di uno dei maestri del design e dell’architettura italiani più poliedrici e interessanti del ‘900 e che viene messo in produzione oggi per la prima volta.
Finora di versione del tavolo Club 44, ne esistevano solo pochi esemplari appositamente realizzati per il bar, il foyer e il palco dell’auditorium del Club svizzero, tuttora visibili negli spazi del centro culturale. La produzione in serie all’interno della collezione Agapecasa ha richiesto una sperimentazione attenta dei materiali e degli accorgimenti costruttivi, in modo da preservare l’originalità.
Ciò che contraddistingue il tavolo sono la modularità e la costruzione marcatamente architettonica in tre pezzi, che lascia esprimere ad ogni elemento le sue caratteristiche e la sua poesia: i sostegni tronco conici, originariamente in beola, ora in una nuova versione in cemento, la superficie grafica del piano, l’elegante e tecnica struttura in acciaio a doppia croce con sezione a T tagliata a 45°, che li unisce e li distanzia.
Eleganza e bellezza scultorea accompagnano il dialogo tra la matericità della base e l’essenzialità del piano nelle sue molteplici varianti e finiture, generando una famiglia di cui la base in cemento resta il punto nodale. Quattro le forme del piano del tavolo – quadrato, ellittico, tondo e rettangolare – che nella variante con due sostegni, raggiunge dimensioni fino a 100 per 300 centimetri.
La materia, scandagliata a fondo per conoscerne pregi e difetti, è il limite da cui partire per progettare soluzioni costruite sulle sue qualità. Una selezione ragionata di pochi materiali caratterizza anche il tavolo Club 44: cemento per la base; acciaio per la struttura a croce; legno e vetro per il piano. Molte invece le finiture della superficie d’appoggio dei piani in multistrato di betulla da 30 mm, con bordi a vista, proposti in rovere Slovenia in tre possibili nuances oppure rivestiti in sette varianti di linoleum naturale Forbo.
In una profonda connessione con lo spazio, il tavolo rimanda ad alcuni elementi del Club 44 riprendendo l’utilizzo del metallo strutturale che caratterizza le balconate dell’auditorium. Un’attitudine progettuale, quella di Angelo Mangiarotti, che nel suo percorso pensa oggetti, architetture e opere d’arte come un unicum dinamico e aperto.