A ridosso di Villa Ada, nel cuore del quartiere Parioli di Roma, Alvisi Kirimoto con Studio Gemma firma un nuovo hub immerso nel verde per il polo universitario LUISS Guido Carli. L’intervento, che completa gli spazi universitari e potenzia le aree verdi circostanti, consiste nella demolizione di un capannone esistente, soggetto a vincolo paesaggistico, e nella costruzione ex-novo e l’ampliamento di un edificio didattico.
L’edificio, che si sviluppa su due livelli, per una superficie totale di 1.500 mq, è posizionato nel punto più accessibile e di maggiore valore paesaggistico del complesso, in prossimità di un boschetto posto a sud del lotto, ultima propaggine del parco e della piazza principale del campus.
Il progetto nasce dall’idea di sollevare il volume per metterlo in connessione diretta con le chiome degli alberi, liberando il più possibile il piano terra. Quest’ultimo ospita l’ingresso, un’aula e i servizi, mentre il piano superiore, accoglie al suo interno un anfiteatro e due aule.
Immerso nel verde e con la sua pelle permeabile e trasparente, l’edificio sembra dissolversi nel paesaggio, ricordando la classica casa sull’albero, da cui riprende oltre che il profilo, anche la dimensione accogliente e quasi “domestica” degli spazi, progettati a misura di studente.
Gli interni sono stati accuratamente pensati per garantire grande versatilità e ospitare diverse attività didattiche ed eventi culturali, artistici e sociali, dalle conferenze alle lezioni in aula, dalle serate di gala al cinema. L’anfiteatro, concepito per molteplici usi e le aule, pensate per ridefinire l’equilibrio tra insegnamento in presenza e didattica a distanza, sono dotati di impianti e sistemi di audio-video conferenza estremamente sofisticati e perfettamente integrati nell’architettura.
Una scala a rampe incrociate collega internamente i due livelli tramite uno spazio a doppia altezza, mentre una terza scala connette il primo piano con l’esterno.
Il piano terra, visibilmente arretrato, sottolinea ancor di più la leggerezza del volume superiore e crea uno spazio aperto e coperto al tempo stesso, attrezzato per corsi e attività all’aperto.
Rivestito in listelli di legno naturale e vetro, il piano superiore proietta l’edificio tra le cime degli alberi, creando un dialogo privilegiato tra architettura e contesto e offrendo uno spaccato dinamico delle attività che si svolgono al suo interno.
“Il legame indissolubile tra la struttura e il verde circostante, suggerisce un approccio innovativo all’istruzione che, per favorire l’apprendimento, punta sul benessere generato dal rapporto con la natura. L’elevata permeabilità che caratterizza la pelle dell’edificio, non soltanto facilita l’integrazione nel paesaggio e le occasioni di scambio con l’intera comunità di studenti, ma è anche una scelta concettuale che rimanda all’apertura del campus.” — spiega l’Architetto Massimo Alvisi, co-fondatore dello studio.
Con la stessa sensibilità sono stati scelti colori, texture e materiali di progetto: le tonalità del rivestimento metallico e dell’intonaco graffiato si mixano con la nuance calda del legno, in un gioco equilibrato di richiami e di contrasti. Ispirato a principi di progettazione sostenibile e realizzato in materiali naturali, l’edificio ha ottenuto la prestigiosa Certificazione LEED Platinum.
I pannelli acustici sospesi che definiscono il controsoffitto dell’anfiteatro, dal colore rosso corallo, catturano l’attenzione fin dall’esterno, mentre la loro silhouette organica rafforza il dialogo con il boschetto adiacente. Lo stesso rosso acceso caratterizza gli arredi e alcuni elementi delle aule — un dettaglio ricercato che conferisce all’intero complesso grande coerenza visiva, soprattutto quando il volume si accende nelle prime ore serali.
Gli spazi esterni sono stati ridisegnati con una pavimentazione in ghiaietto stabilizzato, mentre un percorso in deck, protetto all’ombra di un filare di lecci, connette l’area del boschetto con la piazza. Tutte le aree all’aperto sono state attrezzate e organizzate per favorire lo studio, gli incontri informali, il relax e il gioco, offrendo infinite possibilità di aggregazione e grande flessibilità nell’uso.
Simile a un enorme cannocchiale che aggetta sul verde e vigila sulla piazza sottostante, il progetto firmato Alvisi Kirimoto diventa il nuovo cuore della vita del campus universitario.
Photo credits ©Marco Cappelletti