Casa Visibilio: tra i vigneti dell’Alto Adige, MoDusArchitects completa una dimora con materiali vernacolari

Pubblicato il Di in Approfondimenti

Nella regione vinicola dell’Alto Adige, in un territorio dalla forte vocazione agricola, MoDusArchitects firma Casa Visibilio, una residenza privata, un manufatto architettonico che fonde saperi delle maestranze artigiane a tecnologie sofisticate, texture eterogenee e lessici tradizionali.

©Gustav Willeit

Pur presentandosi esternamente come un’abitazione unica, Casa Visibilio racchiude al suo interno due unità indipendenti. Il progetto reinterpreta principi costruttivi della tradizione e forme e scavato della casa colonica altoatesina, la cantina sotterranea, la grande stufa a legna interna.

“La falce, il graticcio, i rilievi astratti e i disegni stratificati di Ellsworth Kelly e altre opere artistiche costituiscono un insieme eclettico di riferimenti che fondono l’eredità agraria del luogo con contesti distanti. Tutti questi elementi danno vita a un gioco di forze complementari generate dalle linee e dalle curve che sono alla base della qualità formale e spaziale del progetto”

affermano Sandy Attia e Matteo Scagnol, co-fondatori di MoDusArchitects.

©Gustav Willeit

Situato all’estremità nord di un lotto lungo e stretto, il volume è orientato a sud verso il giardino privato dove il prospetto vetrato ottimizza l’esposizione solare, che nei mesi più caldi è mitigata dall’aggetto della copertura curvilinea e da sistemi di schermatura controllata. Rivestita in mattoni fatti a mano dalla forma allungata e sottile e dai toni grigi scuri, chiari e sabbiosi, Casa Visibilio attinge dai prospetti degli antichi granai: il ritmo di pieni e di vuoti nella trama della muratura forma un gioco compositivo di luci e ombre.

©Gustav Willeit

A movimentare ulteriormente i prospetti, l’uso puntuale dell’acciaio negli architravi delle finestre, nelle balaustre dei balconi, nelle schermature a tutta altezza poste dinanzi ad alcune vetrate e nel profilo della canale-fontana del piazzale d’ingresso. Impiegato anche nel rivestimento della nicchia di ingresso e nelle maniglie sagomate delle porte di entrata, l’acciaio segna il passaggio dall’esterno all’interno della casa.

Casa Visibilio è distribuita su tre piani (uno interrato e due fuori terra) con un susseguirsi di ambienti domestici che offrono una pluralità di esperienze. Un ingresso intimo e lineare delimitato dal guardaroba in legno di olmo e dalla scala principale, conduce ai principali spazi abitativi.

©Paolo Abate

Il soggiorno a doppia altezza funge da fulcro per l’impianto planimetrico, attorno a cui ruotano la cucina aperta, la zona pranzo, dotata di un patio per la colazione, l’alloggio per gli ospiti, lo studio e la sala multimediale.

©Gustav Willeit

La parete di fondo della cucina in olmo e metallo brunito, agisce da elemento di raccordo fra il rivestimento ligneo del soggiorno e l’isola monolitica in porfido, che dialoga con il fondo in mattoni, contribuendo all’integrazione visiva della cucina nelle dinamiche domestiche.

©Gustav Willeit

La fusione fra genius loci e tradizioni altre si rispecchia nelle diverse pavimentazioni adottate negli interni. Al piano interrato, il pavimento in cotto con formato quadrato si affianca alla finitura in argilla e cocciopesto delle pareti; al piano terra, gli aggregati chiari del pavimento in terrazzo si relazionano con la parete del camino, impreziosita da frammenti di pietra di Lasa e di madreperla.

Dal profilo scultoreo e il rivestimento intarsiato di aggregati multicolore che brillano alla luce del sole, il camino evoca la dimensione intima della “stube” — il tipico soggiorno altoatesino.

L’attenzione posta alla dimensione tattile delle superfici si ritrova negli arredi progettati ad hoc da MoDusArchitects. Dalla collaborazione tra gli architetti, l’ingegnere strutturista, il fabbro e la committente, nasce il corpo scala centrale concepito come un elemento d’arredo a sé stante, che collega i tre livelli della casa. La struttura tripartita del telaio in acciaio della scala è tamponata da un intreccio in corda, realizzato direttamente dalla cliente, che crea un gioco di opacità e trasparenze.

©Paolo Abate

Attorno alla doppia altezza centrale si generano viste interne ed esterne; al centro del ballatoio si staglia un’alcova imbottita, immaginata come angolo lettura integrato nel rivestimento attrezzato in legno di olmo. Da qui si accede, da un lato, alla zona notte dei bambini e al vano lavanderia; dall’altro alla piccola biblioteca e alla suite matrimoniale con bagno e terrazza privati.

©Gustav Willeit

Nel piano interrato, un secondo ingresso distribuisce le diverse funzioni: il grande garage, l’atelier della proprietaria, la piccola cantina, una stanza per attività di famiglia, vari spazi di servizio e magazzini. La scala centrale che si apre sulla zona d’ingresso, l’esedra illuminata dall’alto e un giardino roccioso accessibile dal soggiorno contribuiscono a far penetrare in quest’area della casa la luce solare.

©Gustav Willeit

L’atelier affaccia invece su un giardino ipogeo cinto da mura, consentendo alla proprietaria, designer di calzature, di ritagliarsi uno spazio di lavoro e di meditazione con condizioni di luce naturale ideali.

Il ritmo tra interni ed esterni tiene conto di diversi fattori ambientali, come l’esposizione al sole e al vento: al piano terra il soggiorno ruota attorno a un patio pavimentato in pietra; al livello superiore, attraverso i balconi coperti, le camere da letto sono proiettate verso il paesaggio.

©Paolo Abate

A guidare la progettazione di Casa Visibilio è stata la sostenibilità ambientale. Oltre ai pannelli fotovoltaici collaboranti con il sistema geotermico, è stata prevista una combinazione di sistemi radianti a pavimento e a soffitto per il riscaldamento ed il raffrescamento; mentre l’impianto di ventilazione a controllo meccanico garantisce anche la deumidificazione degli ambienti. L’acqua piovana viene raccolta e impiegata per l’irrigazione delle aree verdi, del giardino e dell’orto domestico.

Integrando soluzioni low- e high-tech, Casa Visibilio è un progetto che, con un’efficienza complessiva di 2 kg di CO2/m2a e un’attenzione all’uso di materiali naturali e sostenibili, si è guadagnato il più alto livello di certificazione CasaClima Gold Nature, che premia l’ecocompatibilità dei materiali e dei sistemi utilizzati nella costruzione e l’impatto idrico dell’edificio.

L’approccio sartoriale, i dettagli sofisticati, il coinvolgimento delle maestranze artigiane caratterizzano il lavoro di MoDusArchitects che fonde sapientemente elementi desunti dalla tradizione vernacolare e memorie del territorio altoatesino, dando vita a una dimora che ha appena iniziato a scrivere la propria storia.