Ciabòt Ninin: Studio Ellisse Architetti firma la ristrutturazione e l’ampliamento di un Ciabot in Alta Langa

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Il Ciabòt Ninin a Gorzegno (CN) di Studio Ellisse Architetti è tra gli 8 finalisti del primo Wood Architecture Prize, il premio nazionale assegnato da Klimahouse a progetti di edifici che trovano nel legno e nella sostenibilità i suoi protagonisti. Selezionato tra oltre 70 candidature, Ninin è il risultato della ristrutturazione e ampliamento di un “ciabot” a Gorzegno in Alta Langa.

I ciabòt sono piccole unità fondiarie, sparse in tutta l’Alta Langa, il cui impiego era legato alle attività dei campi. Sono costituiti di un’unica cellula funzionale abitualmente sviluppata su due piani e realizzati, come i terrazzamenti, i tetti e i muri di tutti gli edifici della zona, in arenaria compatta e calcarea. I ciabòt possono essere considerati l’unità minima delle costruzioni del territorio, da cui riprendono caratteri e tecnologie costruttive.


Il progetto di Studio Ellisse Architetti si è incentrato su due obiettivi, il restauro conservativo, nel rispetto delle tradizioni locali e del minimo impatto ambientale e la costruzione di un ampliamento, con proporzioni e principi costruttivi che dialogano con l’edificio originale. 

Ninin è un rifugio nel bosco nato come intervento di risanamento conservativo di un piccolo rustico realizzato con materiali naturali locali (pietra arenaria e legno di castagno) e a basso impatto ambientale (calce idraulica di provenienza italiana, pannelli di canapa o di fibra di legno per l’isolamento).

Il progetto

L’intervento di rifunzionalizzazione operato da Studio Ellisse Architetti è stato svolto  nel rispetto delle tradizioni locali e del minimo impatto ambientale: uso di risorse locali ( quali le pietre ed il legno di castagno), di materiali a basso impatto ambientale (quali calce idraulica di provenienza italiana, pannelli di canapa o di fibra di legno per l’isolamento) e minimo consumo di energia sia in fase di costruzione che di uso. 

Le funzioni quali cucina e servizi igienici, che richiedono un forte adeguamento tecnologico, che risultano poco compatibili con la preesistenza sono state ospitate nell’ampliamento. L’ampliamento rispetta proporzioni e principi costruttivi dell’edificio originale collocandosi sul prospetto Est del fabbricato esistente e seguendo idealmente la pratica della tradizione locale di allungare la manica da una delle facciate corte. Per l’ampliamento è stata usata la tecnica giapponese del “shou sugi ban”, mediante cui la superficie del legno viene carbonizzata, bruciandola con una fiamma e poi sigillata con olio. Applicata alle tavole di rivestimento ha soddisfatto l’esigenza di arricchirlo a livello estetico e proteggerlo ulteriormente, senza impiegare vernici o impregnanti industriali chimici.

In particolare le opere previste sul ciabot hanno rappresentato un intervento di manutenzione straordinaria della copertura con ripasso della piccola orditura e realizzazione di assito e strato impermeabilizzante. La ricollocazione del manto in lose originali e realizzazione di strato isolante interno. La realizzazione di vespaio areato e nuova pavimentazione in pietra del piano terra.

Il progetto di ristrutturazione e ampliamento comprende invece diverse modifiche volte a migliorare la funzionalità e l’estetica dell’edificio.

Innanzitutto, la trasformazione della finestra sul prospetto Est in una porta, ha fornito un nuovo accesso alla parte in ampliamento dell’edificio. Questa modifica ha creato un collegamento diretto tra gli spazi interni esistenti e quelli nuovi, facilitando il flusso e l’utilizzo degli ambienti.

Per quanto riguardava l’impianto elettrico, lo studio ha concepito una soluzione che non ha danneggiato l’integrità dei preesistenti muri in pietra permettendo che le caratteristiche architettoniche originali dell’edificio fossero preservate, pur introducendo nuove tecnologie e comfort attraverso il nuovo sistema elettrico.

Inoltre, sono stati creati dei giunti dei muri in pietra sul lato interno con malta di calce idraulica. Questa operazione ha avuto un duplice scopo: da un lato, contribuito a rinforzare la struttura muraria, e dall’altro, donato un aspetto estetico più curato e tradizionale agli interni dell’edificio.

Un’altra importante modifica riguarda i serramenti esistenti, i quali sono stati sostituiti con serramenti di acciaio dal colore brunito/acidato, dotati di vetrocamera ad anta singola. Questo intervento ha migliorato l’isolamento termico e acustico dell’edificio, oltre a conferire un tocco di modernità e stile all’aspetto esterno.

L’aggiunta di una piccola scala interna, ha inoltre collegato i due piani dell’edificio, facilitato la circolazione tra i diversi livelli e reso l’accesso più agevole e comodo per gli occupanti.

Per quanto riguardava l’ampliamento, sono state previste diverse opere. Gli scavi e i movimenti terra sono stati eseguiti per ottenere una superficie pianeggiante del terreno, creando così le basi per la costruzione dell’estensione dell’edificio.

I cordoli in cemento armato sono stati gettati in opera per costituire la fondazione dell’ampliamento, garantendo una solida base strutturale per la nuova parte dell’edificio.

La struttura portante dell’ampliamento è realizzata in legno, una scelta fatta per motivi di sostenibilità e per conferire un aspetto naturale e accogliente agli interni.

La copertura e i tamponamenti verticali ed orizzontali presentano uno strato isolante in fibra di legno, un adeguato isolamento termico che favorisce l’efficienza energetica dell’edificio.

Per quanto riguardava gli impianti, oltre a quello elettrico, sono stati realizzati anche l’impianto idraulico, necessario per il corretto funzionamento dei servizi igienici e degli impianti di riscaldamento e raffreddamento, e l’impianto di smaltimento delle acque nere, per garantire il corretto trattamento delle acque reflue.

Infine, per arricchire l’aspetto esterno, è stato previsto il rivestimento di facciata in tavole di castagno, un materiale resistente e durevole, che ha conferito all’edificio un carattere tradizionale e allo stesso tempo distintivo. Le opere di finitura interna hanno così contribuito a creare ambienti curati e accoglienti, in linea con lo stile architettonico complessivo del progetto.