Eleganza, rigore, semplicità sono tre termini che ben descrivono il lavoro di Bob Noorda, uno dei più importanti grafici del XX secolo. Nato in Olanda nel 1927, Noorda si trasferì in Italia negli anni ’50 dove iniziò la sua carriera, lavorando per alcuni dei più grandi brand del paese.
Noorda è ancora oggi molto conosciuto e apprezzato per il suo lavoro nel campo della grafica pubblicitaria e del design per la comunicazione visiva. Ha lavorato a molti progetti di rilievo, con marchi che tutti conosciamo, ma di cui pochi ne sanno essere l’autore.
Stiamo parlando ad esempio del logo della Regione Lombardia, di Coop, Enel, Feltrinelli, Mondadori, Touring Club Italiano e molti altri ancora.
A chi segue il design non sfuggirà poi il logo di LEMA, Lanerossi, Arflex o Richard Ginori. Non solo, suoi sono, nel 1972 e di nuovo nel 1998, i progetti per l’immagine coordinata del marchio ENI. Tutte tracce di design quotidiano che ci accompagnano ogni giorno nelle nostre città.
Come nel caso del logo e del sistema di segnaletica per la metropolitana di Milano in uso ancora oggi, che gli valse negli anni Sessanta il suo primo Compasso d’Oro.
Venne invitato a partecipare a quel progetto dall’architetto Franco Albini, a sua volta già incaricato con Franca Helg di progettare gli arredi delle stazioni.
Noorda studiò un carattere speciale (una sua variante dell’ Helvetica ), stampò i nomi delle stazioni ogni cinque metri perché fossero leggibili anche da una carrozza in movimento, uniformò corpi, le dimensioni e i colori.
Un progetto che fu un successo, tanto è vero che poco dopo venne incaricato di disegnare anche la segnaletica delle metro di New York e San Paolo.
Noorda ha lavorato a molti progetti di design per la comunicazione visiva, tra cui la creazione di campagne pubblicitarie e la progettazione di libri e riviste. Ha inoltre insegnato design e grafica in varie università in Italia e all’estero.
L’eredità di Bob Noorda, scomparso nel 2010, nel design e nella grafica è duratura e possiamo dire che è ancora oggi influente. La sua attenzione al dettaglio e alla semplicità nella creazione di design visivamente accattivanti e facili da utilizzare è stata una lezione importante per molti designer e grafici. La sua capacità di creare sistemi di design coerenti ed efficaci per la comunicazione continua ad essere ammirata e imitata.
La collaborazione con la Rinascente
Bob Noorda ha lavorato negli anni ‘60 come designer e grafico anche per la Rinascente, una delle più grandi catene di grandi magazzini in Italia. Durante il suo periodo lì, ha progettato il sistema di segnaletica e la grafica, un lavoro che è stato un importante contributo all’immagine coordinata della catena.
Il suo lavoro per la Rinascente ha incluso anche la creazione di un sistema di segnaletica per le varie sezioni del negozio e il progetto di layout per le vetrine e i volantini pubblicitari.
In sintesi quello con la Rinascente è stato un lavoro molto molto importante per la sua carriera, che gli ha permesso di guadagnare riconoscimenti nel campo del design e della grafica.
La nascita della Unimark
Nato ad Amsterdam nel 1927, Bob Noorda si era diplomato nella sua città nel 1954 da qui inizia a svolgere la sua attività nel campo della comunicazione visiva, della corporate identity, del design del prodotto e degli interni. Quando era un giovane designer uno dei primi lavori che resero pubblico il talento del giovane grafico olandese fu il restyling del marchio di un popolarissimo biscotto (il Pavesino). Da qui inizia la sua ascesa.
Nei primi anni Sessanta è art director della Società Pirelli e consulente artistico per l’imballaggio alla Rinascente-Upim. Nel 1965 è Senior Vice President e co-fondatore insieme a Massimo Vignelli della Unimark International for Design and marketing, una società di design internazionale.
Noorda era a capo della sede milanese, Vignelli era in quella di New York. La Unimark inoltre era presente in cinque paesi ed ara molto conosciuta all’epoca per il suo approccio molto moderno al design e al marketing. Approccio che ha valso clienti del calibro di Knoll International, Ranx Xerox, IBM, American Airlines e Ford.
L’introduzione della Corporate Identity
Tra i numerosi premi e riconoscimenti ricevuti da Noorda ci sono ben quattro Compasso d’Oro. Oltre al lavoro per la Metropolitana Bob Noorda, ricevette il Compasso d’oro anche nel 1979, per il logo della Regione Lombardia, nel 1984 per il progetto dell’immagine coordinata di Fusital e nel 1994 con il Compasso d’Oro alla carriera.
Altro nome importante che si associa al lavoro di Noorda è quello di Pirelli.
Dopo l’incontro con Leopoldo Pirelli inizia a lavorare per l’azienda ed è qui che nel 1956 introdusse la Corporate Identity: l’immagine aziendale, già ben presente in America. Ossia l’ immagine coordinata che privilegia la filosofia dell’ azienda su quella del prodotto, imprimendola su tutte le superfici: dalla carta intestata agli imballaggi, dalle insegne agli stand, fino alla pubblicità.
Il suo lavoro lo ha impegnato perciò anche nella creazione di un sistema di segnaletica per le varie aree dell’azienda, come l’ufficio vendite e marketing, e la progettazione di volantini pubblicitari e cataloghi per i prodotti.
Una comunicazione senza tempo, quella di Noorda, come dimostra il fatto che molti dei loghi e dei progetti da lui disegnati sono sopravvissuti ai trend visivi degli ultimi decenni.
Tutto ruota intorno al design
Terminata l’esperienza in Unimark, Noorda si dedicò all’insegnamento ma accanto a quest’attività lavorò insieme alla moglie dando vita alla Noorda Design.
Nella carriera di Noorda designer ci sono infatti anche prodotti, come le Agende Settegiorni di NAVA Design ideate nel 1972. Un oggetto storico ma, allo stesso tempo, contemporaneo a struttura settimanale con un utile segnalibro in seta e ai bordi colorati che permettono di identificare velocemente il mese in corso.
Sempre NAVA Design è stato uno dei brand che ha reso omaggio ad uno dei suoi lavori più iconici: la Metropolitana di Milano. In occasione del cinquantesimo anniversario della Metropolitana di Milano, l’azienda milanese ha avuto l’onore di realizzare la riedizione dell’orologio da parete progettato da Albini e Noorda nel 1964, ancora ammirabile nelle stazioni della Metropolitana di Milano qui nella originale versione da polso.