Arredativo Design Magazine

POP AIR by Balloon Museum fino al 12 febbraio

Lo scorso 23 dicembre 2022,è approdato a Milano Balloon Museum  presentando Pop Air, appuntamento che ha fatto seguito alle edizioni di Parigi e Roma. La mostra  patrocinata dal Comune è caratterizzata da un allestimento dinamico e ludico proposta in uno spazio di oltre seimila metri quadrati, pensato per creare un dialogo emotivo con il pubblico. L’inflatable art messa in scena da Balloon Museum, attraverso le installazioni di 18 artisti e collettivi internazionali, ha coinvolto nel primo mese  155.000 visitatori, registrando la vendita di oltre 250.000 biglietti nelle prime settimane di apertura.

L’ampio successo delle prime tre tappe di Balloon Museum ha portato il team curatoriale ad avviare un dialogo con interlocutori internazionali per esportare il format in altre città. È stata così confermata una nuova edizione a Londra, in programma per dicembre 2023, negli spazi di Old Billingsgate, storico complesso vittoriano situato nel cuore della City, lungo le rive del Tamigi. 

Pop Air riflette sulle nuove espressioni e tecniche artistiche legate al mondo delle mostre interattive, attraverso la promozione di opere inedite e site-specific, selezionate dal team curatoriale di Balloon Museum, composto da professionisti operanti nel mondo dell’arte, della cultura e della comunicazione. L’aria è oggetto di indagine comune per gli artisti coinvolti: da elemento costruttivo e tangibile, vera e propria scultura dalla forma inaspettata e monumentale, ad atmosfera metafisica e sospesa, dal carattere nebuloso e impalpabile. Ogni installazione inflatable, attraverso l’interazione con il fruitore, crea nuovi spazi di socializzazione fisica, digitale e culturale. La persona è, infatti, al centro di un percorso esperienziale che coinvolge i suoi sensi generando stupore, curiosità e riflessioni su tematiche della contemporaneità. Soggetti dalle sembianze zoomorfe animano il percorso espositivo con tinte accese e forme anticonvenzionali e fuori scala. Tra questi si inserisce Airship Orchestra di Eness, tribù di figure dall’aspetto ironico e giocoso tra le quali passeggiare e vivere un’esperienza sonora sorprendente, in cui dialogano luce e musica.

Lo scultore Max Streicher presenta Silenus, gigante addormentato dalle dimensioni monumentali che mostra allo spettatore la sua vulnerabilità. Attraverso la tecnologia gonfiabile sembra respirare o agitarsi lentamente, come prima del risveglio.

Oggetti della quotidianità e la loro interazione con lo spazio sono indagati da Cyril Lancelin con Knot, grande nodo a maglia di cui non si percepiscono l’inizio e la fine e da Geraldo Zamproni con Volatile Structure, grandi cuscini rossi che sembrano reggere la struttura circostante, in una perenne tensione tra contenuto e contesto. Cloud Swing del duo statunitense Lindsay Glatz with Curious Form è costituita da tre altalene sospese in una nuvola luminosa. Le luci colorate offrono un’ambientazione fiabesca e l’esperienza diretta riporta il pubblico ai ricordi d’infanzia. L’indagine sulla natura e l’osservazione dell’equilibrio tra caos e immobilità sono i tratti distintivi del collettivo artistico Hyperstudio, che presenta Hypercosmo, e del duo Quiet Ensemble, che ne firma la performance multimediale e svela A quiet storm.

Le installazioni immergono in ambienti in cui mare, cielo e pioggia assumono una veste inedita. Un universo moltiplicato e psichedelico, avvolto da atmosfere rarefatte accoglie lo spettatore in Never ending stories di Motorefisico, dove la percezione del luogo circostante cambia con il movimento del singolo. L’interazione tra persona e spazio prende forma con l’intervento site-specific Giallo 368, del collettivo Penique Productions, che si appropria di un grande ambiente e ne modifica la percezione: un involucro leggero e colorato avvolge la stanza e si trasforma in un’architettura viva, animata dall’aria generata da ventilatori, che crea nello spettatore un senso di disorientamento.

Aria, esperienza immersiva proposta da Pepper’s Ghost, è un’interpretazione digitale dell’inflatable art, in cui il pubblico si trova avvolto da una moltitudine di palloncini fluttuanti e coinvolto in un viaggio metafisico. L’ambiente si trasforma in uno spazio senza limiti grazie all’intenso sound design, che riproduce la profondità di un respiro fatto a chilometri di distanza, creando sensazioni uniche. Karina Smigla-Bobinski, ispirandosi scoperte delle neuroscienze sull’autoconfigurazione del cervello, presenta negli spazi di Superstudio l’inedita Polyheadra, installazione interattiva che innesca un dialogo diretto con il pubblico. Chiamato a partecipare attivamente alla configurazione dell’opera, lo spettatore potrà assemblare tubi gonfiabili di diverse dimensioni in modi sempre differenti e documentare il risultato attraverso fotografie e video.

Canopy, nata dalla collaborazione tra lo studio Pneuhaus e Bike Powered Events, si anima con l’intervento della persona. Costituita da un piccolo bosco di sculture luminose simili ad alberi in costante trasformazione, si illumina e si espande attraverso l’energia verde prodotta dai partecipanti con generatori azionati da biciclette. L’aria diventa elemento architettonico con Tholos di Plastique Fantastique, omaggio ai templi dell’antichità, rivisitati in chiave inflatable. L’installazione, svelata in anteprima mondiale in occasione della mostra, riflette con ironia sulla geometria e sulle forme svelando elementi inediti, realizzati con materiali specchianti e trasparenti.

I Ginjos di Rub Kandy, personaggi colorati e misteriosi evocano con le loro forme figure antropomorfe. Ambientazioni dal design inaspettato e dalla forte interattività accolgono il visitatore lungo la Balloon Street, un viaggio tra opere dai colori pop e dalle suggestioni ironiche. A seguito della vittoria al BEA Italia come miglior evento culturale musicale e miglior format proprietario, in occasione dell’edizione internazionale BEA World, Balloon Museum è stato insignito del titolo di miglior format proprietario al mondo del 2022, qualificandosi, inoltre, al secondo posto come evento culturale, per la sua vocazione artistica e l’invito alla socializzazione del pubblico.

La mostra è organizzata, inoltre, ponendo grande attenzione all’impatto ambientale. L’impegno si traduce in azioni concrete sostenute dal partner e fornitore Gemar®️, prima azienda del settore balloon e party ad adottare il reporting di sostenibilità certificato secondo le linee guida GRI, che utilizza forniture di palloni con il lattice di gomma 100% naturale e biodegradabile. Balloon Museum – Pop Air si configura così come un invito alla socializzazione, all’ironia e al gioco, un omaggio all’arte di scolpire l’aria con opere inedite che coinvolgono il pubblico e con il quale si pongono in dialogo aperto.