Si è svolta lo scorso 12 dicembre la conferenza stampa del Salone del Mobile.Milano, evento atteso sempre molto atteso, che quest’anno si svolgerà dal 16 al 21 aprile 2024 negli spazi di Rho Fiera. Consapevole di dover evolvere in maniera agile e fluida per continuare a essere la Manifestazione che dà la linea al settore dell’arredo e del design a livello internazionale, Salone del Mobile.Milano prosegue a ritmo serrato il suo percorso di evoluzione e metamorfosi, ampliando il suo campo di azione e confermando una collaborazione con il Dipartimento e la Scuola del Design del Politecnico di Milano per l’istituzione di un osservatorio permanente di analisi dell’ecosistema Salone del Mobile/Milano Design Week e del suo impatto sulla collettività in termini di sostenibilità, inclusione, circolarità, crescita e passaggio di competenze.
Il percorso espositivo
Il re-design dell’edizione numero 62 è partito dall’ascolto dei visitatori, delle aziende espositrici e degli stakeholder, tutti coinvolti a vario titolo in interviste sul campo o in tavoli di lavoro più specialistici per coglierne percezioni, desideri e necessità. Così, dal momento che l’approccio human centric suggerisce di porre al centro delle scelte strategiche e di business l’essere umano in una prospettiva sempre più olistica, l’intuizione della Manifestazione è stata quella di affidarsi alle neuroscienze. Grazie alla loro applicazione. Così grazie a Lombardini22, gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria che, anche quest’anno, supporta il Salone nel progetto di evoluzione del layout e dell’esperienza fieristica, la Manifestazione ha analizzato i comportamenti emotivi e inconsci delle persone, che percorrono e abitano padiglioni e stand, per progettare esperienze utili e originali basate su comportamenti reali e nuovi ingaggi emozionali, esperienziali e relazionali volti a creare momenti e contatti di qualità.
In quest’ottica, verranno ridisegnati i percorsi di EuroCucina, con FTK ‒ Technology For the Kitchen integrata nei suoi spazi, e del Salone Internazionale del Bagno – padiglioni adiacenti e collegati per la prima volta, con un’ottimizzazione di tempi e spazi che semplificherà ulteriormente la visita, rendendola più ricca e più efficiente, offrendo pari accessibilità e visibilità a tutti gli espositori.
Risultato che si otterrà rinunciando al classico decumano e rivedendo il layout in ottica concentrica con boulevard ad anello, su cui si affacceranno da entrambi i lati le aziende, come fossero le vetrine di una via del centro città. Si riuscirà, così, ad avere accesso a tutti gli stand percorrendo la metà della distanza rispetto all’allestimento tradizionale e senza il rischio di smarrirsi o confondersi.
Talk e Workshop e scambio culturale
Dal momento che il cervello, come spiegato dalle neuroscienze, è spronato a uscire dalla propria “comfort zone” dall’arte, dalla cultura e dall’estetica, che possono divenire canali molto potenti per aprire la mente verso innovativi e inediti approcci di lettura della realtà, il Salone ha scelto una formula che darà nuovamente voce e spazio a quelle modalità di contaminazione culturale che, quest’anno, hanno decretato il successo di Euroluce e di The City of Lights. Così, anche le giornate della prossima edizione del Salone saranno scandite da un fitto calendario di talk e workshop, studiati con un obiettivo educativo e non solo di intrattenimento e coinvolgimento, e che arricchiranno la Manifestazione di conversazioni e dibattiti tenuti dalle voci più brillanti sulla scena contemporanea del progetto.
Gli allestimenti
Due, invece, saranno le grandi installazioni: una, negli spazi del Salone Internazionale del Bagno, realizzerà uno scenografico palcoscenico in cui convergeranno dati, ricerche e innovazioni connessi con le sfide della salvaguardia del pianeta e delle sue risorse; l’altra, nei padiglioni dell’Arredo, rappresenterà un’evocativa messa in scena di spazi e arredi secondo la straordinaria visione di un regista di fama internazionale. Infine, per chi si troverà a percorrere EuroCucina, molteplici saranno gli appuntamenti e le esperienze legate al Food Design.
I giovani designer e il Salone Satellite
Il SaloneSatellite − trampolino di lancio di giovani designer under 35, fondato e curato da Marva Griffin Wilshire − celebrerà i suoi primi 25 anni con un’edizione speciale in fiera, collocandosi nei padiglioni 5 e 7, e una grande mostra in città presso Triennale Milano, dal 16 al 28 aprile 2024, che racconterà l’universo e i protagonisti della Manifestazione, il suo essere vivaio internazionale di talento, le relazioni e la magia a cui dà vita ogni anno e le tante sorprese di cui è stato foriero. La mostra presenterà come, in un quarto di secolo connotato da grandi cambiamenti sociali, economici e ambientali, la Manifestazione abbia sempre saputo fornire, grazie all’ingegno e alla passione dei suoi partecipanti, indicazioni preziose verso il significato dell’innovazione nel futuro.
Il tema della sostenibilità
La responsabilità ambientale, economica e sociale sarà prioritaria anche nell’edizione 2024 e riconfermerà le “buone pratiche” che hanno portato la Manifestazione a ottenere la certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile dell’evento nel 2023. Oggi, la sostenibilità non è più un elemento differenziante e competitivo, bensì una condizione senza la quale si è fuori dal mercato: per questo, il Salone guida la rivoluzione “responsabile” del mondo delle fiere con un approccio concreto. In quest’ottica, infatti, verranno riutilizzate la grande piazza e arena per esperienze immersive e riflessive e la libreria, progetto intimo, caldo, avvolgente, entrambi a firma dello studio Formafantasma. Come negli ultimi anni, la Manifestazione coinvolgerà fornitori di materiali riciclati, riciclabili o riutilizzabili per la realizzazione delle parti comuni e amplierà le linee guida per allestimenti sostenibili proposte alle aziende espositrici.
Infine Innovativa ed estremamente contemporanea, la nuova campagna di comunicazione del Salone del Mobile.Milano è studiata e realizzata da Publicis Groupe − a cui è stato dato il compito di condensare in un racconto visivo, distintivo e originale, identità, temi e protagonisti della Manifestazione così come la sua evoluzione.