Fino al 29 febbraio 2024 passeggiando sotto le Procuratie Vecchie a Venezia si potranno ammirare le dodici eccezionali opere d’arte parte di Murano Illumina il Mondo, il progetto promosso da The Venice Glass Week e Comune di Venezia che, per la prima volta in assoluto, porta in Piazza San Marco un progetto espositivo e che punta i riflettori sul vetro di Murano e il suo futuro.
Frutto della collaborazione tra artisti di fama internazionale e nove tra le fornaci muranesi, i dodici lampadari riflettono durante il giorno la luce naturale e si accendono ogni sera per incantare cittadini e turisti, aggiungendosi così all’attuale illuminazione pubblica. Questi capolavori originali e rigorosamente realizzati per l’occasione trasformano così piazza San Marco nello scenario di un vero e proprio intervento di arte pubblica unico al mondo.
Gli artisti e i designer – che sono stati selezionati da un Comitato Scientifico composto da Rosa Barovier Mentasti, storica del vetro, David Landau, Trustee di Pentagram Stiftung, e Chiara Squarcina, Dirigente Area Attività Museali della Fondazione Musei Civici di Venezia – hanno accettato di partecipare al progetto Murano Illumina Il Mondo condividendo l’obiettivo di dare visibilità all’isola di Murano non solo come industria artigianale ma anche come fucina di nuove idee e centro internazionale di sperimentazione e collaborazione.
Sotto le volte delle Procuratie Vecchie troviamo quindi Il Redentore di Philip Baldwin e Monica Guggisberg, che hanno voluto richiamare colori e forme dei fuochi d’artificio della celebre manifestazione veneziana; Nature di luce di Marcantonio Brandolini d’Adda, un lampadario capace di ospitare un ecosistema vegetale autosufficiente; Scomposizione di un volo – Tema naturalistico dedicato a Venezia di Federica Marangoni, ispirato a un gabbiano, attore vivo della città lagunare; Rezzonico Spoglio di Michael Craig-Martin, che ha reso visibile la struttura metallica del classico lampadario veneziano, solitamente nascosta; Ricami di Luce di Ritsue Mishima, le cui forme frastagliate richiamano la luce; The Arnolfini Portrait (Once Removed), 2023 – Glass Chandelier, lit from one sidedi Cornelia Parker, ispirato al lampadario a sei bracci rappresentato nel famoso dipinto di Jan van Eyck del 1434, I coniugi Arnolfini; Morbida Macchina Silicea di Maria Grazia Rosin, uno chandelier autosufficiente con faretti led dotati di piccoli pannelli solari; Segmenti d’Infinito di Silvano Rubino, composto da circa 700 elementi in due tonalità di colore acquamarina; NEXTSTOPSATURN diLino Tagliapietra, che si ispira ai concetti di sostenibilità e di rinnovamento sia dal punto di vista del materiale che intellettuale;Siphonophera di Giorgio Vigna, che sembra muoversi al ritmo del vento; Sunset in your pocket di Pae White, formato da 72 nastri in vetro che danno forma a un tramonto californiano; AZ degli alunni della Scuola Abate Zanetti di Murano, una rivisitazione minimalista e contemporanea del classico Rezzonico.
Le prestigiose fornaci che hanno prodotti i lampadari sono: Anfora, Simone Cenedese, Componenti Donà, Salviati in collaborazione con Nicola Moretti, Seguso Gianni Murano con Effetre Murano, Lino Tagliapietra, Barovier&Toso, Wave Murano Glass e fornace ISS Abate Zanetti con Vetri Speciali. Il coordinamento della produzione e in particolare il rapporto tra artisti e fornaci è stato affidato a Giordana Naccari.
Ognuno dei dodici lampadari è stato disegnato, progettato e realizzato appositamente per Murano Illumina il Mondo rispettando specifici parametri di dimensione, peso e caratteristiche strutturali per garantire il totale rispetto del delicato luogo in cui vengono installati, che non ha mai ospitato altre opere d’arte.
Murano Illumina il Mondo è reso possibile grazie alla generosità di artisti e fornaci che hanno creduto nel progetto e alla collaborazione di numerosi sponsor e partner, tra cui: Pentagram Stiftung, Chahan Interior Design, Generali – The Human Safety Net, Bassetto Impianti, Select Aperitivo. Si ringrazia inoltre in particolare il Servizio Produzioni Culturali del Comune di Venezia, Vela e l’Associazione Piazza San Marco.