SUPPLEMENTO AL DIZIONARIO ITALIANO: 60 ANNI DI GESTI in mostra alla Libreria Corraini

Pubblicato il Di in Eventi

La mano “a carciofo” che si muove avanti e indietro per dire “Che vuoi?”, l’indice alzato davanti alla bocca che significa “Silenzio”, la mano che tocca il mento e poi si sposta in avanti, un piccolo movimento per dire “Non me ne importa niente”. Se la lingua è espressione di un popolo, non di meno lo sono i
gesti, comunemente usati per esprimersi usando al posto delle parole le mani, le espressioni del viso, l’atteggiamento dell’intera persona.


Bruno Munari, attento osservatore del gesto come del segno, ne raccoglie cinquanta, “per avere una documentazione il più possibile esatta, ad uso degli stranieri che visitano l’Italia” e ne fa un Supplemento al dizionario italiano: cinquanta immagini, tutte accompagnate da un breve spiegazione in quattro lingue: italiano, inglese, francese, tedesco.
Tutto nasce da una prima raccolta di gesti fatta dal Canonico Andrea de Jorio e pubblicata nel 1832 a Napoli, un volume di 380 pagine di testo e 19 illustrazioni. Munari parte da quei gesti e ne aggiunge altri, introducendo anche quelli stranieri diventati parte del nostro linguaggio comune (il famoso
O.K. americano, per esempio). Nasce così una prima edizione fuori commercio stampata a Torino nel 1958 per conto della società Carpano; una seconda edizione del Supplemento, con aggiunti 20 gesti, viene stampata da Muggiani nel 1963 e poi riproposta da Corraini, rispettando a pieno le immagini e i testi di sessant’anni fa.


In occasione del Salone del Mobile 2023, Corraini festeggia i 60 anni del Supplemento al dizionario italiano con una mostra alla Libreria 121+, con immagini a grandi dimensioni dei gesti selezionati da Munari ed esponendo una raccolta delle precedenti edizioni, oggi quasi introvabili.
Del 1963 è anche un altro iconico libro di Bruno Munari di cui Corraini festeggia i sessant’anni: Good Design. Chi ne conosce la copertina la riconoscerà nell’immagine a grande dimensione di un’arancia che accoglierà i visitatori di 121+. “L’arancia è un oggetto quasi perfetto dove si riscontra l’assoluta coerenza tra forma, funzione, consumo. Persino il colore è esatto, in blu sarebbe sbagliato” scrive Munari, che in questo libro sottopone le forme della natura al giudizio – ironico – del designer. Promossa dunque l’arancia, per la sua coerenza progettuale, bocciata la rosa, “un oggetto non solo inutile, ma anche complicato da usare”. Un piccolo divertissement che è una riflessione seria sulla funzione sociale dell’Industrial Design, attuale oggi come allora.
Da martedì 18 a domenica 23 aprile la Libreria 121+ sarà aperta dalle 11.00 alle 13 e dalle 14 alle 19.30.