Allargare gli spazi è come allargare la mente, si tratta di trovare nuovi stimoli, modi per arricchire il quotidiano. B+P Architetti ha una cifra personalissima nel progettare l’abitare contemporaneo, lo fa pensando che ogni angolo è un racconto, ogni colore un tappeto volante per i sogni, ogni linea un ponte tra quello da cui arriviamo e l’ambito nel quale abbiamo sempre sperato di vivere.
La casa che lo studio pratese ha progettato per una giovane famiglia in un quartiere di Firenze, in un elegante condominio anni ‘70, riassume queste coordinate, esplora materiali e composizioni, e pur tenendo conto delle tendenze riesce a plasmare un racconto personalissimo in cui mobili, tessuti, palette e illuminazione rispecchiano storia e personalità dei proprietari.
Il restyling inizia demolendo la vecchia distribuzione degli spazi, un lungo corridoio con affacciate le varie stanze, per creare un corpo unico di 150 mq connesso fluidamente nelle sue varie parti: living, cucina, uno studio, due camere e due bagni, un vano lavanderia. L’appartamento al terzo piano, è ora un open space dinamico, ampio, inondato dalla luce naturale; una parete di nicchie colorate incornicia l’accesso alla cucina (Delinea di Scavolini), che rimane collegata al living tramite un varco a tutta altezza privo di infisso.
Il design si alimenta del crocevia culturale che caratterizza la famiglia e mette insieme Puglia e Sicilia, due terre vive e calde come la palette scelta per sottolineare la profondità degli incavi e di alcune pareti. Per quanto pragmatici, gli architetti optano per finiture preziose, complementi ricercati che traducono la natura delle aspettative.
Perfino lo studio diventa un vano magico da scoprire dietro una porta a specchio che scorre esternamente sovrapponendosi alle nicchie, piedistallo naturale per la preziosa collezione di pumi pugliesi e mori siciliani. Di fronte, come in un dialogo, altre suppellettili popolano la sottile essenza della libreria Airport di Cattelan Italia.
Nel living, i divani guardano un mobile in noce canaletto realizzato su misura che si insinua in una struttura in cartongesso, scrigno di un biocamino, moderno focolare domestico.
Il parquet in rovere a spina francese è la pelle scelta per l’intero appartamento che fa risaltare la penetrazione di luce naturale dalle finestre a Est. La zona pranzo staglia su tre grandi archi disegnati ad hoc per la carta da parati che rimandano volutamente alla dimensione metafisica dei dipinti di de Chirico.
La zona notte gioca sul minimalismo: linee pulite e toni pastello per la camera padronale, mentre un anello di azzurro intenso avvolge la testa del letto e trasporta la fantasia del piccolo abitante in incredibili avventure spaziali.
I bagni omaggiano il verde, soprattutto quello della zona giorno privato della finestra per il gioco di rielaborazione degli spazi. Nella cabina doccia un tripudio di palme, effetto del rivestimento ceramico lucido, fa pensare a una serra luminosa, un concept che nel bagno annesso alle camere sfuma in un pattern astratto con le curve cromatiche del bosco.