Lake Como Design Festival sceglie ‘Lightness’ come titolo per la sua sesta edizione: il tema della leggerezza guiderà i visitatori in un percorso diffuso, alla scoperta di mostre e installazioni site-specific nella città di Como e intorno al suo lago dal 15 al 22 settembre.
Terminata la call to action, il Festival annuncia i nomi dei designer protagonisti della Contemporary Design Selection e presenta il Chilometro della Conoscenza, nuova location affacciata sul lago che ospiterà quest’anno una mostra diffusa.
I protagonisti della Contemporary Design Selection faranno parte del progetto curato per il secondo anno consecutivo da Giovanna Massoni.
L’edizione 2024 esce decisamente dai confini nazionali: Giappone, Corea, Hong Kong, Argentina, Canada, Austria, Germania, Olanda, Repubblica Ceca, Francia, Belgio, Spagna, Polonia, Latvia, Regno Unito e, ovviamente, Italia. Questi i luoghi di provenienza di architetti, artigiani e designer che quest’anno racconteranno la leggerezza.
Questi i partecipanti a oggi confermati:
9+1 (JP), Alice Pilastre (FR / BE) + Mathilde Tinturier (CH) + Andy Farrow (UK/BE), Atelier Nuanda (IT), Atelier Versi Linien (IT), Biancodichina (IT), Caterina Frongia (IT), Danik Uderbekov (KZ), Dora Stanczel (FR) + pietre trovanti (IT), ENEI (CH/AR/ ES), Erlands Celmins + Bai Bai (LV), Guto Davies (UK), Hana Hillerova (CZ), Inessa Hansch (BE/FR), Jean-François D’Or (BE), JOHY (AT), Marino Secco (IT), Marta Lavinia Carboni (IT), Millim Studio (IT), Paulina Herrera Letelier (CL/IT), Philippine Aprile Mandillon (FR), RAAD Studio (ES), Sarah Carestia (BE), Sjang Niederwieser (NL), Studio Gunther Pfeffer (DE), Studiointervallo (IT), Studio Khachatryan (ARM/ BE), Studio Yellowdot (HK/TR), Szostak Atelier (PL), Ye Sul E. Cho (KR/UK/CAN).
La Contemporary Design Selection sarà ospitata per la prima volta all’interno dei diversi annessi presenti nel parco del Chilometro della Conoscenza la Contemporary Design Selection fa proprio il concetto di leggerezza scelto dal Festival.
“Il design è a tutti gli effetti una pratica narrativa.” dichiara Giovanna Massoni “Gli oggetti raccontano storie e sono spesso il risultato di ‘affabulazioni speculative’, prendendo a prestito la definizione dell’antropologa Donna Haraway. Un prodotto è, o dovrebbe essere, il frutto di indagini che interrogano la storia passata e presente e che ci invitano ad appropriarci di strumenti utili a definire una nuova progettualità. Le ‘parole’ del design – scaturite da un atto poetico, filosofico, scientifico o critico – dialogano con materia e funzione, contesto sociale e culturale, enfatizzando il senso etico e spesso visionario dell’atto progettuale: la sua capacità di esplorare, immaginandoli, scenari futuri di un mondo migliore.”
Il risultato, sono una serie di oggetti in dialogo tra l’artigianato tradizionale e tecnologia, forme arcane e innovazione, alla ricerca di un nesso fertile e mai nostalgico tra passato e presente, con il desiderio di riscoprire il patrimonio artigianale locale ma alleggerendolo dal peso della tradizione, eliminando il superfluo e aggiornando tecniche e materiali in nome della sostenibilità.
Questo pensiero si traduce in tre cluster tematici.
Il primo immagina una sottrazione di peso, materiali, lavorazioni e strutture che determinano la leggerezza dell’oggetto, ma anche una riduzione del peso e dell’impatto sul pianeta.
Un secondo cluster è dedicato agli oggetti agili, trasformabili, pieghevoli, trasportabili, multifunzionali e adattabili.
Il terzo ragiona sugli spazi di luce: la luce è leggerezza per eccellenza quando la sua funzione non è solo di illuminare ma anche permettere allo spazio naturale o costruito di trascendere la materialità e generare epifanie visive ed emozioni.
Altra grande novità di questa edizione sarà infatti l’apertura al pubblico del Chilometro della Conoscenza, in collaborazione con Associazione Villa del Grumello e Fondazione Antonio Ratti, che ospiterà un nuovo percorso espositivo. Localizzato in prossimità del centro della città di Como, il Chilometro della Conoscenza riunisce, attraverso parchi secolari per un totale di 15 ettari, alcune ville storiche che si affacciano sul lago. Le esposizioni del Festival prenderanno forma nel parco e all’interno della prestigiosa Villa del Grumello, che ospiterà una selezione di gallerie e di editori internazionali.
Come in una kunsthalle diffusa, le scenografiche serre e altri spettacolari siti del Chilometro della Conoscenza, accoglieranno invece i progetti della Contemporary Design Selection, mostra dedicata al design indipendente curata per il secondo anno consecutivo da Giovanna Massoni.
Il tema della leggerezza, alla base delle diverse mostre, viene inteso come modus operandi: la capacità di distanziarsi dalle cose per comprenderle nel profondo. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di leggerezza, quella stessa leggerezza raccontata da Italo Calvino nelle sue Lezioni Americane che “si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso”.
Un’esigenza costante nel tempo che ci spinge verso l’illusione di poter ignorare la forza di gravità e avvicinarci al cielo. Dal volo meccanico di Leonardo alla costruzione della Tour Eiffel, dall’utilizzo del vetro a quello dell’aerogel, il ‘pensiero leggero’ coinvolge da sempre differenti ambiti – letteratura, teatro, arte, design, architettura, fisica, chimica – e ci accompagna in un nuovo appuntamento dove la leggerezza trova il giusto equilibrio tra forma, materia e movimento.
Accanto alla nuova location del Chilometro della Conoscenza, il Festival animerà anche il centro della città di Como, con una serie di mostre all’interno del Palazzo del Broletto, di San Pietro in Atrio e Spazio Natta, e con i progetti e istallazioni site specific del percorso OFF.