Il fascino del liberty palermitano si mescola con le stratificazioni del tempo e con le intense sfumature
d’azzurro utilizzato per le porte, le persiane e le maioliche dei terrazzi. Villa Liberty, una dimora
nobiliare di inizio ‘900 affacciata sul golfo di Mondello, è stata reinterpretata da MAB Arquitectura
con un progetto capace di far dialogare la sua essenza con usi e funzioni del contemporaneo,
esaltandone spazialità, materiali e dettagli.
La dimora, originariamente usata come padiglione per
ufficiali, fu trasformata tra le due guerre dai conti Tasca d’Almerita in una villa a due piani con
terrazze e tetto in tegole marsigliesi.
“Le città mediterranee sono ricche di storia, cultura e tradizione. Nel nostro lavoro, ci impegniamo
a preservare e valorizzare questa ricchezza, reinterpretando gli spazi per soddisfare le esigenze
contemporanee. Lavoriamo con materiali locali, forme architettoniche tradizionali e approcci
paesaggistici ispirati alla bellezza naturale del Mediterraneo” raccontano gli architetti Floriana
Marotta e Massimo Basile.
Il restyling di MAB Arquitectura ha colto l’anima di questa residenza, esaltando la raffinatezza e la
bellezza storica del luogo.
La distribuzione degli spazi
Nella rimodulazione dei layout interni gli architetti hanno mantenuto lo schema distributivo
originario. Circondata da un giardino all’italiana con alberi secolari, la villa si estende su 400 mq e si
sviluppa intorno alla torretta della scala. Quest’ultima è dotata di tetto ligneo a cassettoni e di una
variopinta vetrata del ‘900 di Pietro Bevilacqua.
La decorazione raffigura due pavoni, simbolo di eternità e bellezza, tipico dello stile Liberty siciliano. Intorno al volume della scala in marmo con balaustra in ferro battuto, si dispiega il piano terra, dove è collocato l’ingresso principale: qui tutti gli ambienti, dal grande salone dei ricevimenti alla sala da pranzo, sono affacciati sull’ampia terrazza con vista sul giardino e sul mare. Sul lato opposto, invece, si trovano le camere da letto e la cucina, collegata agli alloggi di servizio che si sviluppano nella zona dependance sottostante.
Salendo al primo piano, due terrazze laterali e simmetriche avvolgono tre camere da letto, di cui una
è la suite padronale: qui le maioliche bianche e blu sono state restaurate e valorizzate dagli architetti
come elemento stilistico distintivo. Negli spazi esterni è stato mantenuto il disegno geometrico del
giardino all’italiana contornato da vialetti, così come il prato all’inglese che mette in risalto le Palme
washingtoniane ad alto fusto, il secolare Ficus Magnolia e i pini marittimi esposti verso il mare. In
una zona più defilata, è stata realizzata una piscina a sfioro in Pietra bianca di Modica
Il progetto d’interior
“L’obiettivo è stato quello di conservare la memoria della dimora, con una rilettura contemporanea
che aggiungesse degli elementi puntuali, dalla forte personalità, ma sempre riconoscibili e in perfetto dialogo con la villa storica: un rapporto simbiotico in cui il nuovo aggiunge valore all’antico senza
mai sconfessare gli elementi caratteristici dell’epoca e anzi dando loro risalto e nuova allure”,
proseguono gli architetti Floriana Marotta e Massimo Basile.
Villa Liberty, che porta alla memoria l’architettura delle residenze vacanziere di Palermo, è stata
reinterpretata da MAB Arquitectura con un concept incentrato sull’ “abitare estivo” valorizzando il
rapporto con il paesaggio, il giardino e il mare attraverso linee semplici, ampie vetrate che
incorniciano scorci del Golfo di Mondello, senza rinunciare ad arredi e complementi raffinati, ma
anche colorati ed eclettici. Nella sostituzione di elementi deteriorati o di scarso valore, i progettisti
hanno scelto di usare materiali d’epoca con una declinazione più contemporanea, come nel caso delle
marmette del terrazzo, soppiantate da nuove graniglie con motivo di doppie cornici, in dialogo con la
facciata. Il pavimento originale in marmo di Carrara con inserti romboidali Bardiglio nella hall e nel
salone è stato restaurato, mentre per le zone notte al posto dei pavimenti in ceramica gli architetti
hanno optato per il parquet in rovere posato a spina ungherese. Le ceramiche siciliane rimosse sono
state riutilizzate nei bagni e nella dependance al terzo piano.
Nel salone invece, accanto al recupero della boiserie, del bar in legno e marmo, e del soffitto, si
inseriscono nuovi elementi come un camino, posizionato tra le due persiane che si aprono sul terrazzo,
e una grande libreria bespoke che si estende lungo la parete di fondo, incorniciando i due vasi di
ceramica cinese e creando un collegamento con la sala da pranzo. Protagonisti della zona giorno
insieme alla cucina, proposta nella versione isola con top in marmo e snack in legno, anche i
paramenti lignei e le boiserie originali restaurati.
Per la cucina sono stati restaurati i paramenti lignei e le boiserie originali, dipinti in bianco, ed è stata
realizzata una grande isola in marmo e legno. Il pavimento è stato sostituito con una rilettura della
cementina esagonale usata nella dependance e del marmo bianco di Carrara scelto per il salone,
ottenendo una marmetta di Carrara esagonale, in due finiture, liscia e bocciardata.
La zona pranzo ricavata nell’antica veranda presenta nuove finestre in legno, bianco all’interno e blu
all’esterno, con serramenti ridisegnati integralmente. Il tono del blu delle maioliche è stato anche
ripreso nelle finestre e nei parapetti in ferro battuto con i tipici motivi floreali liberty.
La facciata
La facciata è caratterizzata da un gioco di cornici e sfondati tipici del periodo Liberty. Sotto lo strato
di pittura acrilica giallo-beige sono state rinvenute tracce di intonaco chiaro che gli architetti hanno
scelto di recuperare secondo i canoni del restauro conservativo utilizzando un rivestimento a calce
naturale tipo marmorino. Nonostante fosse una aggiunta posteriore, MAB Arquitectura ha mantenuto
i decori ceramici basamentali in maiolica marocchina in facciata rispettando lo stile “esotico” in gran
voga al tempo.