Ancora qualche settimana di Carissimo Pinocchio la mostra a ADI Design Museum

Pubblicato il Di in Eventi

La mostra Carissimo Pinocchio, designer e grafici italiani ridisegnano il burattino più famoso del mondo proroga la sua chiusura fino al 25 febbraio 2024, dopo il successo dei due mesi di apertura che ha visto oltre 21.709 visitatori.

Chi non l’ha ancora visitata può scoprire le interpretazioni di uno dei personaggi centrali della cultura visiva e letteraria italiana nei lavori dei 31 designer e dei 31 grafici che hanno creato oggetti e immagini ispirati al burattino più famoso al mondo. Una ricognizione imperdibile per la varietà e pluralità dei progettisti coinvolti, dal design visivo a quello di prodotto, con una componente materica articolata. 

Un progetto espositivo a cura di Giulio Iacchetti che, come una lettera rivolta a tutta la collettività, vuole narrare le evoluzioni e i simboli del rocambolesco personaggio, per celebrare i 140 anni della prima edizione del romanzo di formazione “Le avventure di Pinocchio – storia di un burattino”, ideato dallo scrittore Carlo Collodi.

Dopo la chiusura del 25 febbraio, la mostra partirà per un tour internazionale di due anni. Tra le tappe confermate Skopje, San Francisco, e poi di nuovo in Europa a Belgrado, Tirana e Pristina.

Una mostra”, commenta il presidente ADI Luciano Galimberti, “in cui il design si dimostra uno strumento efficace per riflettere sull’attualità di un personaggio che ha una parte nella vita di tutti gli italiani. Un valore che ha ottenuto alla rassegna un successo importante, e che ci invita a prolungarne la visione ed esportarne la qualità all’estero”.

Al termine del tour itinerante, i 62 Pinocchi inediti verranno battuti in un’asta benefica.

Oltre al design, sono presenti in mostra: una sezione storica, a cura di Marco Belpoliti, e una selezione di disegni originali, tratti da uno degli ultimi lavori di Andrea Branzi (Pinocchio? ed. Libri Scheiwiller). Sezioni presenti anche nel catalogo, edito da ADI Design Museum (copertina di Attilio Cassinelli), che arricchisce la comprensione del metaforico personaggio.