Oltre il giardino. La Natura nell’opera di Francesco Somaini

Pubblicato il Di in Arte, Eventi

La mostra approfondisce per la prima volta il “lato green” dell’opera di Francesco Somaini (1926-2005). Disegni, sculture, progetti di riqualificazione urbana, interventi per l’architettura, installazioni e fotomontaggi documentano mezzo secolo di riflessione sulla Natura, improntata a un’aura di sacralità, a una valenza erotica o a un’evocazione del primordio, che si manifesta perfino in azioni finalizzate alla
ri-creazione fantastica di un Paesaggio.


“Qui vivo in campagna fra moltissimi libri e riviste e la mutevole forma delle foglie, delle piante, della vita animale: un clima che molto giova al mio ricercare e al mio carattere ma che ha pure i suoi limiti” (F. Somaini, Lettera a S. Frigerio, 1952)

7. Grande bassorilievo. Le Baccanti nella foresta, (1988), vetroresina bianca. Dettaglio
Foto Cesare Somaini, Milano / Courtesy Fondazione Francesco Somaini Scultore ETS


La mostra affronta per la prima volta nella sua complessità un argomento caro all’artista comasco (1926-2005) che nei primi anni ‘50 decide di stabilirsi in campagna nella casa di famiglia, lavorando in un piccolo atelier, ombreggiato da alberi ad alto fusto e rose rampicanti, che nel corso degli anni si trasforma in un’officina attrezzata con spazi riservati al disegno e alla creazione di opere plastiche, eseguite con gli originali metodi di lavoro via via adottati negli anni dell’adesione al Concretismo e all’Informale, alla successiva ricerca improntata alla riflessione sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano fino
all’ultima stagione, caratterizzata dalla ripresa del mito.
Il percorso espositivo si propone di dar conto dello sviluppo della sua idea di Natura, rivestita di un’aura di sacralità, del giardino e del paesaggio concepiti come “buon luogo originario da preservare”, fonte d’ispirazione e metafora della bellezza, attraverso la presentazione di una cinquantina di opere cardine eseguite tra il 1953 e il 2005, provenienti dall’Archivio dell’artista e da collezioni private, tra cui figurano disegni, diverse tipologie plastiche (sculture, matrici e tracce) e fotomontaggi.
La mostra, allestita in concomitanza con “Milano Green Week”, ruota attorno al tema centrale dell’albero, sondato nelle diverse accezioni teoriche ed estetiche, come “albero patriarca” e Albero della vita, che prende avvio con i disegni degli ulivi martoriati, modello arboreo esemplare che apre al tema della serie dei Martìri della fine degli anni ‘50 e primi anni ‘60, persiste sotto traccia nella serie dei Racconti sulla terra del 1965, legati alla logica del frammento di chiara ispirazione fitomorfica, e si conclude emblematicamente con i fogli della serie de L’uomo e l’albero degli ultimi anni. Nel corso della sua attività creativa l’artista riflette sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano, sfociato nel volume redatto a quattro mani con Enrico Crispolti, Urgenza nella città del 1972, che include considerazioni sulla contrapposizione tra ambiente naturale e metropoli moderna, anticipando alcune tematiche affrontate da Gilles Clément nel Manifesto del Terzo paesaggio (2004), argomento già approfondito da Fulvio Irace in Somaini e Milano nel 2022.

8. Riflessioni sul tema dell’albero, 1999, inchiostri di china dilavati su carta
Courtesy Fondazione Francesco Somaini Scultore ETS


Una originale poetica, quella di Somaini, che porta alla realizzazione di sculture come la serie dei Paesaggi urbani del 1971-73 e prosegue con la proposta a partire dalla metà degli anni ‘70 di Matrici e Tracce, che sondano le opportunità formali offerte dalla trattazione del positivo-negativo – oggetto di concorsi di riqualificazione urbana e installazioni che riportano al tempo leggendario della formazione del territorio, in città come Arcevia, Como, Mantova, Milano, Duisburg, Düsseldorf e Parigi, e di azioni compiute in Orti botanici – e si conclude con il grande bassorilievo delle Baccanti nella foresta del 1988. Opera, quest’ultima, in cui lo scultore torna a sondare il mito e la figura umana, abbandonata con l’adesione all’astrazione già a partire dagli anni della formazione.
Accompagna la mostra, curata da Luisa Somaini, Emanuele Greco e Chiara Rampoldi, un catalogo edito da Electa, con testi dei curatori e antologia critica.
La mostra, organizzata con il contributo di Indosuez Wealth Management Italia (Gruppo
Crédit Agricole), ha ottenuto il patrocinio del Comune di Milano.

In copertina: 2. Primavera d’altoforno I [I variante], 1963, bronzo con lucidi parziali su base in ferroFoto Enrico Cattaneo, Milano / Courtesy Archivio Fotografico Enrico Cattaneo-Fondazione Francesco Somaini Scultore ETS