Bici da corsa, city bike, gravel bike, bici elettriche e cargo bike, fino ad arrivare a modelli per il ciclismo indoor e alle bici pieghevoli. La mostra Bicyclette: Un altro Giro tra Francia e Italia offre una prospettiva privilegiata sul ciclismo mettendo in dialogo le produzioni dei due paesi, ed esplorando come il design abbia reinterpretato e declinato questo mezzo di trasporto in attrezzatura sportiva, moda, stile di vita e costume sociale.
Curato da Nodesign e Matteo Ragni, il progetto espositivo vuole offrire una panoramica sull’evoluzione del design dei cicloveicoli, dalle origini storiche fino alle innovazioni più significative del design contemporaneo. Attraverso modelli che hanno segnato momenti cruciali nel miglioramento funzionale del mezzo, la mostra esplora similitudini e differenze che ne hanno plasmato lo sviluppo, con esemplari leggendari, così come creazioni più recenti, frutto di una rinnovata spinta creativa e produttiva in Europa. I progetti esposti rivelano una pluralità di generi, stili e funzioni, mostrando come, da un paese all’altro, nell’arco di oltre un secolo, in questa eterogeneità si siano creati punti di connessione fra le due scuole di design.
Nata in Francia e cresciuta in Italia, la bicicletta ha segnato tappe fondamentali della storia europea, diventando molto più di un mezzo di trasporto: un simbolo di libertà. Dalla partecipazione ai grandi eventi sportivi come il Tour de France e il Giro d’Italia, fino al suo utilizzo nella vita quotidiana per lavoro e tempo libero, ma anche durante momenti cruciali come la Seconda Guerra Mondiale, il veicolo a due ruote si è configurato come emblema di innovazione progettuale, icona sportiva e tradizione manifatturiera, che oggi si rinnova, rispondendo alle nuove esigenze dei consumatori, dalla mobilità urbana sostenibile fino alla ricerca di performance elevate.
Jean Louis Frechin di Nodesign sottolinea come questa mostra rappresenti un’occasione per celebrare il ritorno della bicicletta come simbolo di modernità: “Oggi assistiamo a un rilancio della produzione ciclistica in Europa, dove la bicicletta non è solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio strumento di cambiamento culturale. È questa cultura europea che desideriamo condividere, rappresentata da alcune delle più belle storie e biciclette provenienti dai due lati delle Alpi.”
Matteo Ragni, curatore della selezione italiana e dell’allestimento di mostra, aggiunge: “La bicicletta è da sempre al centro delle attenzioni di inventori e visionari. In questa mostra abbiamo voluto omaggiare i modelli che hanno caratterizzato generazioni, dai mitici chopper a pedali alle prime biciclette pieghevoli, fino ai marchi che hanno fatto la storia del ciclismo. Questa selezione è un tributo alla passione, all’innovazione e alla speranza di un futuro sostenibile.”
È proprio la sostenibilità che ha elevato la bicicletta a simbolo della sua sfida, condivisa con il mondo del design. L’introduzione delle bici elettriche e a pedalata assistita infatti ha reso necessario ripensare anche l’arredo urbano, per rispondere alle esigenze di ricarica e parcheggio delle e-bike.
In mostra, un focus sulla mobilità dolce espone oggetti di design per la ricarica di mezzi elettrici dell’azienda Repower, partner della mostra e del museo, che promuove i valori di energia sostenibile e mobilità elettrica con stazioni di ricarica che diventano strumenti di comunicazione e socializzazione, come la panchina E-Lounge e la rastrelliera DINAclub. Fabio Bocchiola, amministratore delegato di Repower Italia dichiara che “la mostra è occasione per rilanciare il dibattito su quanto sia centrale questo mezzo di trasporto, in tutte le sue declinazioni contemporanee, rispetto a un mix ben bilanciato di soluzioni di trasporto ispirate all’intermobilità.”