Giunta alla trentunesima edizione, la manifestazione Cèramica 2024 torna il 21, 22 e 23 giugno a Montelupo Fiorentino con un fitto programma di mostre, installazioni site specific, eventi, residenze e scambi internazionali, workshop e laboratori, botteghe aperte, attività performative.
Il tema di quest’anno è anche il pretesto per riflettere in chiave contemporanea sul tema dell’alchimia, tanto da diventare il filo conduttore dell’edizione 2024 di Cèramica: “Alchimia della Materia”.
Per tre giorni Montelupo si trasforma in un cantiere creativo, che attraversa le arterie della città per evidenziare i luoghi della produzione, per far incontrare le persone in laboratori che stimolino la creatività e un utilizzo intelligente e nuovo degli spazi urbani.
Con una storia lunga più di otto secoli che ha reso la ceramica di Montelupo celebre nel mondo, la manifattura di Montelupo continua a caratterizzare la vita della comunità.
Durante i tre giorni della manifestazione, il pubblico sia di addetti ai lavori che generalista ha modo di vivere uno spaccato del meglio dell’espressività ceramica, che caratterizza Montelupo come un distretto ceramica d’eccellenza a livello nazionale e internazionale.
Di seguito segnaliamo le mostre e gli eventi più significativi dislocati in tutti i centri nevralgici del sistema Montelupo: il Museo della Ceramica, che ospita percorso museale, importanti mostre e collezioni; il Palazzo Podestarile con mostre temporanee e depositi; la Fornace del Museo sede di didattica, workshop, residenze d’artista; le Botteghe e gli studi d’artista che contano circa 40 luoghi di produzione; il Museo Archivio Bitossi, noto museo d’impresa; l’Atelier Marco Bagnoli, sede del suo studio e delle sue collezioni; il Percorso di arte urbana site specific con opere in ceramica contemporanea e collezioni contemporanee; la Scuola di Ceramica con il Centro Ceramico Sperimentale per la formazione specialistica; il Museo e i siti archeologici; infine i Percorsi di ricerca artistica per gli scambi internazionali di residenza.
Tra le mostre da visitare, SPICE, Alchimie in ceramica a cura di Benedetta Falteri al Palazzo Podestarile
I ceramisti di Montelupo reinterpretano il ruolo storico della ceramica locale nelle farmacie toscane affrontato nella mostra Terre di Spezierie: le ceramiche di Montelupo per Santa Maria Nuova e le farmacie storiche della Toscana attraverso sculture, installazioni, workshop e performance.
La ceramica non è solo il contenitore perfetto per unguenti medicamenti, profumi e spezie, ma anche di valori immateriali e simbolici come la cura, la bellezza, l’armonia e il benessere. Forme e decorazioni, estremamente curate, che accompagnano gesti e conservano sostanze ed essenze. Un uso della ceramica non domestico, ma sempre legato alla sfera quotidiana della vita, e che evidenzia contenuto e contenitore, stile e bellezza, funzionalità e resistenza dei materiali, aprendo una riflessione sulla restituzione, nella contemporaneità, dei numerosi concetti che possono esservi applicati, e che abbiamo voluto riassumere nel concetto di alchimia. Sono allestiti i lavori di Ivana Antonini, Giulia Alba Chiara Bono, Stefano Bartoloni, Patrizio Bartoloni, Giulia Cantarutti, Shilha Cintelli, Carlotta Fantozzi, Karin Putsch Grassi, Andrea Susanne Heinisch, Marzia Pallanti, Sergio Pilastri, Paola Staccioli, Beatriz Irene Scotti e Paola Ramondini, Eugenio Taccini, Serena Tani e Marco Ulivieri.
E installazioni come Nasce un fiore di ceramica! – Ugo La Pietra Piazza Vittorio Veneto.
L’inaugurazione della nuova opera Nasce un fiore di ceramica! realizzata dai ceramisti di Montelupo su progetto dell’artista Ugo La Pietra, tra i più autorevoli artisti del panorama italiano e internazionale, arricchisce il percorso di opere site-specific che si compone già di 13 installazioni realizzate da Ugo la Pietra, Lucio Perone, Gianni Asdrubali, Hidetoshi Nagasawa, Loris Cecchini, Bertozzi & Casoni, Fabrizio Plessi, Andrea Salvatori, Luce Raggi, Mario Trimarchi, Antonio Aricò, Marco Bagnoli.
Il nuovo intervento si orienta sulla caratterizzazione delle mura di accesso e della scalinata di Piazza Vittorio Veneto. Nel formulare il progetto, Ugo La Pietra si è rifatto ai motivi tradizionali della ceramica di Montelupo. La scala riprodurrà, in forma crescente, un fiore che sboccia ad ogni gradino, utilizzando la policromia tradizionale della ceramica di Montelupo con un motivo che riprende l’elaborazione dei motivi vegetali contenuti nelle collezioni storiche del museo, ma anche le successive elaborazioni delle produzioni del ‘900. I pannelli laterali, invece, costituiscono una elaborazione artistica delle forme contenute nel repertorio tradizionale della ceramica di Montelupo (vasi, contenitori, forme aperte)