Arredativo Design Magazine

GALERIE NATHALIE OBADIA xRHINOCEROS GALLERY: a Roma, la mostra con gli artisti internazionali della galleria francese

Inaugura a Roma alla rhinoceros gallery , lo spazio dedicato alle arti contemporanee con la direzione di Alessia Caruso Fendi, un nuovo pop: Galerie Nathalie Obadia x rhinoceros gallery.
Nel cuore di Roma, tra il Foro Boario e il Circo Massimo si trova rhinoceros, un edificio simbolo dello scambio culturale tra Roma e il mondo.
Questo palazzo, pensato da Alda Fendi e Jean Nouvel, trascende la sua natura di residenza per
divenire una vetrina di scambio intellettuale e artistico.
Al piano terra, con ampie vetrate sull’Arco di Giano e sui templi di Ercole e Portuno, rhinoceros
gallery è un centro di innovazione e creatività, un luogo dove l’arte, il design e la contemporaneità
in genere si incontrano in un dialogo fecondo tra la città eterna e il mondo.
Proposte artistiche non ancora mai viste in Italia sono ospitate attraverso collaborazioni temporanee con realtà internazionali.
Dal 19 settembre al 30 novembre 2024 rhinoceros gallery porta a Roma le opere di Galerie Nathalie Obadia, la galleria francese fondata nel 1993 e riconosciuta a livello internazionale, con un solido repertorio espositivo che spazia dalle arti visive alle installazioni multimediali.

foto credit ©Simon d’Exea


“Rhinoceros gallery è stata fortemente voluta come un luogo capace di generare visioni e
scambi creativi. Sono felice della prossima tappa di questo percorso di ricerca continua e del
dialogo che si è instaurato tra rhinoceros gallery e Galerie Nathalie Obadia. Di questa galleria mi
ha subito colpito la grande disponibilità e l’ampiezza di visione, riflesse nella generosa scelta
degli artisti che esporranno nei nostri spazi. La trasversalità tra generazioni e tra diverse forme di
espressione crea un nucleo di voci e visioni incrociate che è la sostanza del nostro impegno:
essere una finestra da Roma sul mondo” Alessia Caruso Fendi

Galerie Nathalie Obadia per rhinoceros gallery propone una mostra collettiva che affianca artisti emergenti ad altri già affermati, mettendo in
comunicazione ricerche che creano nuove interferenze artistiche.
Nelle sale progettate da Jean Nouvel espongono insieme Seydou Keïta fotografo e ritrattista attivo in Mali dal 1948, testimone della vivacità e della modernità presenti nella società africana post coloniale e Laure Prouvost, che propone un corpus di opere – tra le quali arazzi dalle imponenti dimensioni – che creano un archivio di visioni e catturano il flusso di immagini e testi dal quale quotidianamente siamo investiti.

foto credit ©Simon d’Exea


Romana Londi presenta opere del 2024 nelle quali si riflette il suo approccio alla pittura basato sulla sperimentazione che esplora l’immediatezza della vita, fondendo realtà contrastanti in opere ibride.
Antoine Renard con le sue sculture sintetizza una ricerca legata al corpo, alla giovinezza e alla tradizione culturale – il suo David cita apertamente l’opera di Donatello – insieme a esplorazioni della sfera olfattiva e sensoriale.
Andres Serrano si rifà all’estetica classica e attraverso la struttura e la colorazione trasforma i soggetti delle sue fotografie in elementi monumentali.
Qui l’effetto è amplificato dalla scelta di alcuni soggetti legati all’Italia, come il michelangiolesco
Mosè di San Pietro in Vincoli, proprio a Roma.

Di Joris Van De Moortel, musicista e performer, oltre che pittore e scultore, sono visibili a rhinoceros gallery tele di grandi dimensioni, acquerelli e tempere, densi di riferimenti letterari che spaziano da William Blake a L’arbre des batailles, trattato di diritto militare scritto alla fine del XIV secolo per il giovane re di Francia Carlo VI.

foto credit ©Simon d’Exea

Le opere di Agnès Varda sono quasi un ritorno alle origini. Alle sue celebri regie la cineasta anticipatrice della Nouvelle Vague ha sempre accompagnato, sin da giovanissima, l’attività di fotografa.
Sono presenti in mostra undici immagini della serie Patates Coeurs, soggetto che l’artista affronta a più riprese considerandolo “simbolo di una vita che si rinnova costantemente”.