Fino al 12 gennaio 2025, Triennale Milano presenta la mostra Monica Bolzoni. Il modulo, a cura di Marco Sammicheli e Anna Di Cesare, con progetto di allestimento di Paolo Giacomazzi. L’esposizione è allestita nella Design Platform, spazio situato nella parte finale del Museo del Design Italiano,
che proprio dal 25 ottobre propone un nuovo percorso espositivo dove alcune espressioni del design della moda italiana e internazionale dialogano con gli oggetti di design della collezione permanente di Triennale.
La mostra permette di conoscere il lavoro di Monica Bolzoni, designer di abiti e accessori, figura chiave nel mondo del design della moda. Il suo linguaggio si distingue per una ricerca esplorativa del femminile, caratterizzata da un approccio modulare, da ispirazioni tratte dall’immaginario collettivo e dalla
scoperta personale attraverso il gioco.
L’esposizione, suddivisa per temi, evidenzia alcuni aspetti del lavoro della designer, quali il suo metodo progettuale che si riflette non solo nei capi e negli accessori ma anche nella grafica e nel packaging, il rapporto tra materiali e forme, lo sguardo sulla cultura contemporanea, elementi comuni sia alla moda
che alla tradizione del design e dell’architettura d’interni.
L’allestimento della mostra, scandito da elementi modulari, si snoda in diversi episodi e offre punti di riferimento visivi utili al visitatore per orientarsi all’interno del racconto. Sono presenti giochi di specchi e riflessioni che richiamano il camerino progettato e realizzato negli anni Ottanta per Bianca e Blu (BB2) di via de Amicis a Milano e che immergono l’osservatore nello spazio, insieme agli abiti presenti.
La mostra si focalizza sul design della moda come approccio metodologico del lavoro di Monica Bolzoni, attraverso una selezione di capi e accessori che mira a evidenziare i temi e i concetti principali del suo lavoro. Tra questi ritroviamo le divise, riferimenti culturali collettivi che vengono reinterpretati nel linguaggio della moda; i materiali d’avanguardia, tecnologici e innovativi come il jersey
techno, il PVC e il nylon utilizzati negli anni ottanta e novanta; e il colore, con una sezione dedicata a importanti abiti e accessori.
Per la prima volta, sono visibili al pubblico alcune sezioni dei disegni realizzati da Monica Bolzoni, come gli schizzi delle collezioni che sono un esempio di scrittura grafica e sintetica – trasposizioni della sua visione progettuale – oltre a vari sviluppi modulari, tra cui la progettazione di capi per alcune performance di Vanessa Beecroft partendo dal collant.
Testi e foto accompagnano il percorso espositivo. Tra questi, il manifesto di Monica Bolzoni, in cui la designer definisce la differenza tra moda e moda-design e gli slogan, sintesi della sua visione di fare moda.
La mostra Monica Bolzoni. Il modulo si accompagna all’acquisizione da parte di Triennale Milano di capi provenienti dall’Archivio Bianca e Blu di Monica Bolzoni. La mostra è parte delle iniziative del nuovo dipartimento moda di Triennale Milano, che si occupa di studiare, esporre e valorizzare archivi e patrimoni legati alla moda e di promuovere percorsi formativi in dialogo con scuole e università. Il dipartimento vede coinvolto Marco Sammicheli, curatore per Design, moda, artigianato e Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale, e si avvale della consulenza scientifica di Luca Stoppini.