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Triennale Milano presenta la mostra Gae Aulenti (1927-2012)

Fino al 12 gennaio 2025 Triennale Milano presenta la mostra Gae Aulenti (1927-2012), realizzata in collaborazione con l’Archivio Gae Aulenti e curata da Giovanni Agosti con Nina Artioli, direttrice dell’Archivio Gae Aulenti, e Nina Bassoli, curatrice per Architettura, rigenerazione urbana e città di Triennale.

Gae Aulenti (1927-2012)
A Buenos Aires, in calle Suipacha 1109, nel negozio Olivetti, 1968 /
Foto/Photo: Alessandro Saletta, DSL Studio © Triennale Milano


L’esposizione, il cui progetto di allestimento è stato realizzato dallo studio Tspoon, rende omaggio a una delle figure più rappresentative dell’architettura e del design italiano e internazionale del secondo Novecento e dei primi anni Duemila, con la prima grande mostra monografica sulla sua intera carriera,
durata oltre sessant’anni.

Gae Aulenti (1927-2012)
In primo piano: A Napoli, in piazza Cavour, nella stazione Museo della metropolitana 2001 /
sullo sfondo: A Perugia, all’aeroporto internazionale dell’Umbria San Francesco d’Assisi 2012 /
A sinistra: A Milano, allo Spazio Oberdan, nella sala cinematografca 1999 /
Foto/Photo: Alessandro Saletta, DSL Studio © Triennale Milano


Triennale Milano è l’istituzione che ha accompagnato, più di ogni altra, la lunga vicenda espressiva di Gae Aulenti: è qui che è cominciata la sua carriera, all’alba degli anni Cinquanta del Novecento; è qui che si è recata, il 16 ottobre 2012, a ricevere la Medaglia d’Oro alla carriera per il contributo fornito all’architettura
italiana.

Gae Aulenti (1927-2012)
In primo piano: dettaglio di “A Parigi, al Musée d’Orsay, nella navata, 1986” /
Foto/Photo: Alessandro Saletta, DSL Studio @ Triennale Milano


La mostra ripercorre in maniera sintetica, ma spettacolare, la sua storia umana e professionale, con un occhio di riguardo agli intrecci tra l’architettura e le altre arti, oltre che tra la cultura e la politica. Non si tratta di una scelta, più o meno ampia, di disegni e progetti, prototipi e bozzetti, maquette e fotografie, da esporre sulle pareti o nelle teche, che pur non mancheranno: l’occasione intende essere un ripensamento globale tramite una ricostruzione, in grandezza 1:1, di segmenti dei lavori di Gae Aulenti.


La scelta si è concentrata su un campionario di tipologie (allestimenti di mostre e di musei, case private, showroom, stazioni di metropolitana, scene di teatro…), che intendono presentare una sequenza di ambienti che il visitatore può esplorare, e che, senza soluzione di continuità, incastrandosi l’uno nell’altro,
vorrebbero restituire il senso di una vita, fatta di costanza e fedeltà, ma anche di détour e abbandoni. Un viaggio, quindi, che comincia nell’euforia degli anni Sessanta con la ricostruzione di quell’Arrivo al mare che proprio in Triennale si era visto – ed era stata premiato – nel 1964, con nugoli di sagome di donne di
Picasso riflessi sugli specchi, per arrivare a un frammento del piccolo aeroporto di Perugia (2007-2011), intitolato a San Francesco, con le membrature architettoniche dipinte nel rosso prediletto da Gae Aulenti, dove salutarsi per l’ultima volta.

Gae Aulenti (1927-2012) A Zurigo, in Beethovenstrasse, nel concessionario Fiat, 1973 /Photo: Alessandro Saletta, DSL Studio ©Triennale Milano


La mostra è accompagnata da alcuni prodotti editoriali editi da Electa: una guida, che illustra gli spazi e i progetti visibili all’interno dell’esposizione, un mazzo di carte, concepito come mappa figurata delle relazioni intrattenute da Gae Aulenti, e infine un catalogo, la cui uscita è prevista per l’autunno,
ampiamente illustrato e basato su documenti di prima mano: una che aspira a trasferire dalla cronaca alla storia, e dalla vita alla storia, i mondi e i tempi attraversati e interpretati dalla progettista.

In copertina: Gae Aulenti (1927-2012) A Milano, al Palazzo dell’Arte, per la XIII Triennale, nella sala L’arrivo al mare, 1964 / Foto/Photo: Alessandro Saletta, DSL Studio © Triennale Milano