Arte e tecnica, colore e rigore, creatività e maestria artigianale sono questi gli ingredienti preziosi di una ricetta secolare che, quotidianamente, i maestri vetrai di VENINI miscelano per creare opere senza tempo dal design innovativo.
Nell’alchimia della fornace muranese il vetro si fa oggetto e cattura tutta la magia di una tradizione fatta di gesti e segreti. Un patrimonio che si rinnova costantemente da oltre 100 anni.
Un principio costante che ha contraddistinto l’azienda e che, in occasione della Milano Design Week 2024, è stata celebrata attraverso il concept “The Heart Beats” . Un modo per rendere omaggio a quella creatività viva e pulsante che anima la fornace sin dalla sua fondazion. Resa possibile grazie anche alla collaborazione, già dalla prima metà del ‘900, con alcune delle più celebri firme del design come Carlo Scarpa, Gio Ponti e Fulvio Bianconi.
Collaborazioni che sono state celebrate alla Milano Design Week, attraverso dei progetti che rieditano, omaggiano e si ispirano alle opere disegnate da questi progettisti e che raccontano l’intento del Gruppo DAMIANI di valorizzare l’heritage aziendale e il percorso artistico di VENINI, mostrando come il presente si definisca nell’intreccio tra memoria e consapevolezza del mondo che ci circonda. Accanto al racconto delle collaborazioni storiche, continua anche la collaborazione con creativi contemporanei – Come il noto Architetto Peter Marino, la cui visione artistica sopra gli schemi lo ha portato a creare negli anni una serie di opere uniche dal forte impatto visivo.
Lo stand del brand al Salone del Mobile e la Boutique di via Montenapoleone si sono così trasformati in un palcoscenico dove celebrare le due anime di VENINI – la collezione Art Glass e quella di Art Light – e la continua riscoperta della bellezza attraverso il design. Un’esperienza sensoriale nell’arte del vetro VENINI e nel suo DNA innovativo.
Le riedizioni di progetti storici
Parlando di riedizioni è allo stand VENINI al Salone del Mobile che è stata presentata la riproduzione del monumentale lampadario a cascata “Poliedri”, progettato da Carlo Scarpa per l’Esposizione Internazionale “Italia ‘61” del 1961, opera dal forte impatto visivo che occupava un lato dello stand.
Un’architettura di luce composta da diversi elementi modulari di vetro soffiato che permettono di creare apparati d’illuminazione di forme e misure sempre diverse, mostrando la capacità dell’azienda di proporre soluzioni custom-made per l’ambito domestico e contract.
L’installazione era circondata da pareti specchiate a semicerchio che, tramite la riflessione, dialogavano con l’elemento centrale coinvolgendo i visitatori in un’esperienza visiva. Un grande specchio, a pavimento, richiamava poi la superficie d’acqua del sito originale in cui fu installata riproponendo la visione del suo creatore. Un grande schermo, a terra, raccontava la storia dell’opera.
Sull’altro lato dello stand, il percorso espositivo di snodava tra sinuosi espositori che avevano come protagoniste le nuove proposte in collezione.
Fulcro della presentazione, la nuova collezione di inediti e riedizioni di Gio Ponti.
Tra le più importanti collaborazioni nella storia di VENINI, quella con l’Architetto Ponti ha sicuramente lasciato un segno indelebile nel percorso del marchio. Con il desiderio di rendere omaggio a questa liaison creativa, VENINI ha scelto così di presentare una collezione di riedizioni e inediti, disegnati dall’architetto dalla fine degli anni ‘40 del secolo scorso, tra cui servizi di bicchieri e bottiglie decorati da “pezze” di vetro colorato, vaso, caraffa e bicchieri a canne colorate, bottiglie dalle silhouette femminili in vetro bicolore, una collezione di lampadari e vetrate rieditate a partire da disegni originali di Ponti.
Tra le altre novità di prodotto, le Clessidre Sommerse che ampliano la collezione ideata da Fulvio Bianconi e Paolo Venini nel 1957. Una serie di gioielli atemporali che narrano il trascorrere implacabile del tempo e mostrano l’abilità dei maestri vetrai nel combinare tecniche di lavorazione molto complesse.
Amplia la collezione Art Glass anche la nuova capsule collection Pesca che veste gli iconici vasi Fazzoletto, Deco, Monofiore Balloton, Balloton Fiori, Opalino e i vasi d’autore Ritagli, Battuto a Nido d’Ape, Acco, Idalion e Sidone di riflessi rosati e arancio. Una tonalità avvolgente che infonde sensazioni di calma serenità, dolcezza ed armonia e che racconta la capacità del brand di interpretare in modo progettuale ed emozionale le tendenze dell’interior design.
Immancabili le nuove proposte di illuminazione: le lampade Fantasmino XL, Gran Balloton Luce e Gran Deco Luce, che riprendono il design di iconici vasi VENINI. Dotate di tecnologia a led dimmerabile, con tre livelli di intensità, queste lampade creano l’atmosfera perfetta per ogni occasione. Spiccava infine il segno inconfondibile di Peter Marino, il maestro del lusso moderno, che ha ampliato la collezione Black Belt con bicchieri dall’estetica accattivante e la serie Cilindro con eleganti edizioni limitate.