Apre l’ABF “Maria Manetti Shrem” Educational Center, il nuovo centro educativo firmato Alvisi Kirimoto e ideato e promosso dalla Andrea Bocelli Foundation, per potenziare l’esperienza educativa e scolastica delle bambine e dei bambini ricoverati in ospedale. Concepito con l’obiettivo di fornire un rifugio sereno, arricchente e stimolante, immerso nella natura, è parte dell’iniziativa nata nel 2020 ABF H-LABS per la Scuola in Ospedale, che supporta il diritto a un’istruzione di qualità in contesti complessi e difficili come gli Ospedali Pediatrici Italiani.
Il cuore del progetto è il focus sui linguaggi dell’arte e della musica, e sulle risorse offerte dalle nuove tecnologie per l’educazione.
L’ABF “Maria Manetti Shrem” Educational Center, aperto tutti i giorni alle bambine e ai bambini ricoverati, promuove un programma di attività integrato che, oltre ad accogliere le iniziative della Scuola in Ospedale, potenzia le numerose esperienze socio-educative presenti presso l’Ospedale con una programmazione giornaliera organizzata attraverso una progettazione partecipata in sinergia tra ABF, Ospedale Meyer e Fondazione Meyer, Istituti Scolastici, e le realtà che già si occupano di educazione, pet therapy, clown therapy, music therapy.
L’area di progetto, immersa nel verde, si trova nella zona nord del complesso ospedaliero, su un giardino in lieve pendenza tra il volume esistente dell’ospedale e il muro di confine con Via di Careggi. In una posizione privilegiata, caratterizzata da spazi naturali, aree didattiche e zone gioco, il progetto si articola in un nuovo volume indipendente, perfettamente integrato nel contesto, che rispetta e preserva l’architettura esistente pur mantenendo la propria identità.
Una copertura leggera e dalle linee sinuose, in armonia con l’ultimo ampliamento dell’ospedale, è l’elemento iconico dell’intervento, sotto il quale sono raccolte tutte le funzioni, con vista a 360° sui giardini sensoriali circostanti, ridisegnati per diverse attività, tra le quali anche un’area per un orto scolastico.
“Il nuovo padiglione è un luogo protetto di crescita e di scoperta. È un gesto semplice, una FOGLIA leggera, sospesa tra il cielo e il verde dove mettersi al riparo. Il nuovo volume si inserisce con chiarezza tra l’ospedale e le bellissime mura medicee, attivando il giardino e trasformandolo in un’aula en plein air, dove si impara dalla natura avventurandosi tra gli alberi, i giochi, le piccole serre, l’orto, la storia e l’architettura” — racconta l’Architetto Massimo Alvisi, co-fondatore dello studio.
Di pianta rettangolare, costituita da due fogli a forma di mezzaluna, la copertura è pensata per proteggere dall’irraggiamento e calibrare l’ombra negli spazi interni, migliorando così la sostenibilità dell’edificio.
Il cuore del padiglione, cui si accede attraverso due porte a scomparsa che all’occorrenza lo mettono in continuità con gli ambienti circostanti, ospita un laboratorio musicale, adatto anche a concerti, proiezioni, opere teatrali, e rimodulabile persino come sala conferenze.
Concepito come una sorta di “carillon”, si presenta come un volume ovale, che nasconde ciò che avviene al suo interno, in modo che si trasformi in un gioco scoprirlo tramite due oblò posizionati su lati contrapposti. Particolare attenzione è data all’acustica della sala grazie al rivestimento fonoassorbente delle due superfici curve che la delimitano, al controsoffitto microforato e a nuove tecnologie in ambito musicale.
Un taglio lungo l’asse centrale del laboratorio conferisce infine permeabilità visiva dall’ospedale fino al giardino.
Attorno al “carillon” ruotano le altre funzioni. A ovest si trova l’Area Coding e STEM, uno spazio dedicato alla realtà virtuale e alla robotica; l’Area Digital e di Lettura, un luogo pensato per lo studio individuale e di piccoli gruppi, dotato delle più sofisticate tecnologie, completato da uno spazio biblioteca. A est, invece, sono collocati il Laboratorio Arte e Scienze, che offre le condizioni per sperimentare, studiare e approfondire linguaggi scientifici e artistici, con attività che possono estendersi all’esterno; e lo Spazio Adulti, che accoglie sia la dimensione collegiale, che situazioni più raccolte, come un colloquio con le famiglie o una sessione di studio che richiede maggiore concentrazione. Da qui si entra in un piccolo magazzino, che permette l’accesso a un locale tecnico dotato di copertura verde senza soluzione di continuità con il giardino esterno.
Elemento fondamentale del complesso è il volume del connettore, che oltre a ospitare l’ingresso al nuovo intervento, permette il collegamento diretto con l’ospedale tutto l’anno. Grazie alla sua struttura leggera e alle pareti in doppio vetro, garantisce continuità visiva con il verde circostante e offre condizioni di comfort climatico e riparo dalla pioggia.
La scelta dei materiali rende la nuova struttura coerente con l’ultimo ampliamento dell’ospedale pediatrico. Interamente trasparente, l’edificio si presenta come una facciata continua vetrata, che favorisce la relazione interno-esterno e dissolve il volume nel contesto. Un sistema domotico di tende permette di proteggere gli ambienti dall’irraggiamento e dall’abbagliamento dovuto alla luce naturale.
Strutturalmente il padiglione coniuga calcestruzzo e acciaio: se le fondazioni, i muri perimetrali di contenimento e del corpo centrale, il laboratorio di musica sono in cemento armato per privilegiare la resistenza sismica, i pilastri posizionati intorno al padiglione e la struttura della copertura sono elementi in acciaio con sezioni ridotte, per conferire leggerezza e dinamicità.
Nel complesso progettato da Alvisi Kirimoto, concetti come la natura, la musica e l’esplorazione sensoriale si fondono tra loro, con l’obiettivo di creare un rifugio sereno immerso nel verde, dove intrattenere, educare e ispirare i piccoli pazienti.