Arredativo Design Magazine

Il nuovo Campus della Franklin University Switzerland di Lugano delinea nuovi confini tra dimensione educativa e comunitaria:

Apertura, trasparenza, accessibilità. Per uno spazio comune dove ritrovarsi per condividere competenze e sapere, oltre che per vivere esperienze di studio e di vita.
Flaviano Capriotti Architetti ha firmato l’ampliamento del Campus della Franklin University Switzerland a Sorengo (Lugano) disegnando la nuova ala del Campus che ospita funzioni differenti: 29 unità abitative, spazi educativi, aule multifunzione, area fitness e parcheggi sotterranei.


L’approccio olistico alla conoscenza che caratterizza la mission della Franklin University Switzerland, istituzione d’eccellenza fondata nel 1969 e ispirata al modello americano, è stato interpretato e tradotto dallo studio milanese Flaviano Capriotti Architetti in un’architettura permeabile e in relazione con il contesto urbano, dove già la facciata assume una forte valenza narrativa, rendendo omaggio al simbolo del sapere: il libro. Capace di tracciare un nuovo landmark evocativo e distintivo, la nuova ala del Campus si caratterizza per due blocchi architettonici distinti che creano spazi indipendenti ma interconnessi, messi in relazione unicamente da viste prospettiche, dove il primo volume, destinato agli spazi comuni e a quelli educativi, si caratterizza come un corpo luminoso dal profilo organico e sinuoso, mentre il secondo, massivo e introverso, accoglie le residenze universitarie.


I volumi in vetro dichiarano con la loro stessa forma, inclusiva e avvolgente, la volontà di di entare un riferimento per la comunità studentesca, accogliendo all’interno aule, lo Student’s Center – un vero e proprio ambiente per studio, ricerca e socializzazione – oltre a uffici didattici e a una sala multifunzionale. Grazie all’utilizzo di un materiale come l’U-glass, satinato e semi trasparente, le superfici riescono a enfatizzare il rapporto tra interno ed esterno, facendo percepire con discrezione gli spazi, come un invito alla scoperta e all’incontro. Partendo dalla strada i due volumi in vetro si incontrano nella corte centrale, giardino mediterraneo terrazzato, dove prende forma l’auditorium all’aperto, luogo d’incontro in stretta relazione con le funzioni che lo circondano e pensato anche per ospitare eventi e mostre.


Sostenuto dal volume in U-glass, il blocco residenziale si estende su quattro livelli e ha un carattere più privato e introverso, ponendosi in relazione con il contesto urbano attraverso un fronte strada compatto. Le superfici in cemento armato pigmentato gettato in casseforme
sagomate richiamano il colore e le texture del paesaggio, incorniciato dalle Alpi Ticinesi e dal
lago di Lugano. La facciata risulta forata da finestre uguali, scalate saltuariamente in dimensione,
ma disposte in maniera rigida secondo una griglia. La trama, lineare e continua, è allusiva della
stratificazione delle pagine di un libro, emblema di cultura e comunicazione, che trasforma la
facciata in elemento fortemente simbolico e capace di distinguersi nel paesaggio alpino
circostante. Il volume residenziale si collega a quelli precedentemente edificati sul lotto andando a ricomporre la corte a C originaria, la cui distribuzione è affidata a ballatoi aperti che si affacciano sul giardino privato interno. Una scalinata all’aperto taglia longitudinalmente il lotto collegando la via Ponte Tresa al percorso storico di via San Grato, costeggiando la corte verde, mentre due piani interrati di parcheggio completano l’intero progetto. Il progetto degli interni ha un carattere fresco e giovane nelle zone residenziali e maggiormente frequentate dagli studenti mentre è declinato più formalmente nelle aree più istituzionali.


Lo studio Flaviano Capriotti Architetti ha realizzato il progetto di interior design sia delle aree pubbliche sia delle residenze. La fornitura è stata realizzata e coordinata da Kartell: si è trattato di un articolato progetto in cui l’azienda ha svolto il ruolo di contractor di riferimento per l’ateneo. Da un lato Kartell ha fornito i più identitari prodotti del brand, fra cui l’iconica sedia Maui disegnata da Vico Magistretti, scelta dall’architetto come perfetta sintesi di comfort, robustezza e simbolo dell’eccellenza progettuale, creativa e industriale milanese, dall’altro ha prodotto tutti gli arredi su misura degli spazi comuni ed educativi e quelli delle residenze universitarie disegnati dallo stesso Capriotti.
Nel progetto dello studio Flaviano Capriotti Architetti i temi dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale hanno assunto un’importanza centrale: la necessità di ombreggiare il volume cilindrico vetrato ha generato un sistema virtuoso che protegge dal sole e produce energia.

La facciata curva è rivestita da un sistema orientabile di lamelle fotovoltaiche bianche sviluppato in collaborazione con il Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design dell’Università SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana) che si distingue per essere tra i primi in Europa dotato di componenti che seguono l’orientamento del sole grazie ad un software georeferenziato che ne calcola la posizione nei diversi periodi dell’anno. Un meccanismo le cui lamelle, integrandosi come elemento costruttivo nell’edificio, costituiscono un’installazione BIPV (Building-Integrated Photovoltaics) con il vantaggio che, rispetto alle facciate fotovoltaiche statiche, queste possono essere movimentate, sia per garantire ombreggiamento e
oscuramento all’interno, ottenendo un maggiore comfort termico e visivo, sia per massimizzare
la produzione di energia rinnovabile che sarà poi direttamente utilizzata per alimentare l’edificio.
Elemento fortemente innovativo del progetto è la struttura di supporto della singola lamella,
realizzata con un profilo in alluminio sagomato su cui è stato applicato il modulo fotovoltaico
fatto su misura, sia nella dimensione che nel colore, per poter rispondere alle esigenze
architettoniche ed estetiche previste per il progetto.

La nuova ala del Campus della Franklin University si distingue anche per essere un luogo dove poter godere degli effetti benefici della natura, immersi in una rigogliosa flora locale. Il progetto di Flaviano Capriotti Architetti è arricchito dai giardini realizzati da Hortensia Garden Design che traggono ispirazione dal paesaggio alpino circostante, con pendii terrazzati che ospitano piante mediterranee naturalizzate grazie al clima mite del lago. Lungo il percorso sono state realizzate delle aree di meditazione circondate da alberi e arbusti: piccole aree con sedute ricavate da blocchi grezzi della cava di Arzo che permettono di godere degli effetti benefici della natura, coinvolgendo tutti i sensi con profumi, colori e suoni. Grazie alla particolare attenzione alla stagionalità della vegetazione, in ogni periodo dell’anno gli studenti possono vivere un’esperienza immersiva e benefica.