Rispettivamente a nove e a tre anni dalla loro morte, alcune delle persone che hanno conosciuto, amato e stimato Antonietta “Titina” Ammannati e Gian Pietro “Gianpiero” Vitelli, celebrano i 70 anni dal loro ingresso nel mondo del design e dell’architettura con una mostra personale retrospettiva sul loro ricco patrimonio creativo.
La mostra sarà inaugurata il 18 marzo e visitabile fino alla fine della Design Week milanese, presso lo Spazio Balderi, a Milano.
![](https://www.arredativo.it/wp-content/uploads/2025/02/Gianpiero.Vitelli_on-sofa.bed_.Laros_for.Rossi_1960-960x1024.jpeg)
Coppia affiatata e complementare nel lavoro e nella vita, persone di grande spessore culturale, oltre che di competenza professionale, dagli anni ’50 al primo ventennio dei 2000 Titina e Gianpiero sono stati creativi poliedrici e attivissimi in diversi settori, chiamati da aziende del calibro de i4Mariani, Brunati, Misuraemme, Moroso, Rossi di Albizzate, nonché Longhi e Pozzi Verga, per sviluppare e innovare i loro cataloghi, spesso introducendo soluzioni inedite e all’avanguardia e non limitandosi a presentare nuovi progetti. Sovente, infatti, per le aziende alle quali hanno presentato nuovi progetti, sono stati inconsapevolmente anche art director, quando ancora questa figura di consulente non era entrata nel lessico professionale e i consigli sulle strategie di produzione e immagine erano “fuori sacco”.
![](https://www.arredativo.it/wp-content/uploads/2025/02/i71.chair_by.AmmannatiVitelli_-for.Pozzi_.Verga_1971_highres-1016x1024.jpg)
Progettazione e ingegnerizzazione impeccabili, spesso con disegni 1:1 di Gianpiero (abilità dal suo background artistico), modularità e adattabilità, ricerca materica e ispirazionale ricca di influenze internazionali, scandinave e non, sono alcune delle caratteristiche del lavoro di Titina Ammannati e Gianpiero Vitelli, che si sono tradotte in classici come la poltrona Kilkis, premiata alla IMM di Colonia, la serie di imbottiti Sandwich e i mobili Bebibetta, tra i capostipiti dell’arredamento per l’infanzia, o ancora la poltroncina Susy, esposta alla Triennale…
![](https://www.arredativo.it/wp-content/uploads/2025/02/Intercity-sofa_by-Ammannati.Vitelli_1986_grey-1024x742.png)
Molti, i loro progetti degli anni ’60, ’70 e ’80 ancora di estrema attualità che si incontrano alla Mostra, compresi alcuni dei progetti architettonici e di interior design firmati Ammannati Vitelli. Dagli allestimenti di negozi, alla progettazione e all’arredamento di residenze private, o di strutture espositive e produttive, come lo stabilimento di Brunati.
![](https://www.arredativo.it/wp-content/uploads/2025/02/Grandangolo.sofa_.system_by.AmmannatiVitelli_for.jpg)
Instancabili, nei loro impegni professionali, Titina e Gianpiero hanno parlato di sé molto più spesso attraverso i loro progetti, che non attraverso momenti di autopromozione professionale e sociale, pur amando condividere passioni e scoperte con le persone a loro affini: celebri i loro inviti ad amici, colleghi e allievi, come quelli sul lago di Como, nella Villa Troubetzkoy, splendido esempio della loro capacità di valorizzare gli spazi già esistenti, oltre che di crearli ed arredarli.