2010 | Shimmer – Patricia Urquiola – Glas Italia

Nuova cover dedicata ai pezzi di design che compiono 15 anni, con cui celebriamo le icone che hanno segnato l’ultimo decennio e mezzo. Questo mese, la nostra cover è dedicata a Shimmer, il tavolo progettato da Patricia Urquiola per Glas Italia nel 2010, anno in cui è nato anche il nostro magazine. Un pezzo che, a distanza di 15 anni, continua a sorprendere e affascinare con la sua capacità di interagire con la luce e lo spazio in modi sempre nuovi,

Un’illusione di luce e colore

Fin dal suo debutto, Shimmer ha catturato l’attenzione per la sua straordinaria capacità di trasformarsi sotto l’effetto della luce. Realizzato in vetro stratificato con una speciale finitura iridescente, questo tavolo sembra mutare colore a seconda dell’angolazione e dell’illuminazione, creando un effetto cangiante che dona una dimensione quasi magica all’oggetto. L’effetto ottico ottenuto con l’uso sapiente del materiale rende Shimmer più di un semplice complemento d’arredo: è un’esperienza visiva in continua evoluzione.

La genesi del progetto

Il tavolo Shimmer nasce dalla continua ricerca di Patricia Urquiola sull’interazione tra materia e percezione. La designer spagnola, nota per il suo approccio sperimentale, ha voluto esplorare le potenzialità del vetro oltre la sua funzione tradizionale, rendendolo un elemento dinamico. In collaborazione con Glas Italia, azienda all’avanguardia nella lavorazione del vetro, ha sviluppato una finitura speciale che permette alla superficie di assumere una profondità quasi tridimensionale. Il risultato è un oggetto che sfida la staticità, dialogando costantemente con il suo ambiente.

Shimmer è un gioco di luce e riflessi, una presenza poetica che cambia continuamente sotto gli occhi di chi lo osserva“, ha dichiarato Urquiola in un’intervista. Questo principio ha guidato l’intero processo creativo, trasformando un materiale rigido in qualcosa di leggero e quasi immateriale.

Innovazione materica e poetica

La ricerca sui materiali è uno dei tratti distintivi del lavoro di Patricia Urquiola, e Shimmer ne è una perfetta espressione. La finitura multilaminata del vetro, sviluppata in collaborazione con Glas Italia, trasforma un materiale tradizionalmente rigido e statico in una superficie vibrante e leggera. Il design essenziale del tavolo, con le sue linee pulite e le proporzioni perfette, esalta ulteriormente il gioco di riflessi e colori, facendo di ogni pezzo un’opera unica e irripetibile.

L’effetto cangiante di Shimmer è stato ottenuto grazie all’applicazione di speciali pellicole interferenziali, capaci di rifrangere la luce e creare una gamma di colori sempre mutevole. Questo tipo di trattamento, solitamente utilizzato in ambiti tecnologici, è stato reinterpretato in chiave decorativa, aggiungendo un valore poetico al design industriale.

Un’icona senza tempo

Quindici anni dopo la sua presentazione, Shimmer non ha perso nulla del suo fascino avanguardistico. Anzi, con l’evoluzione delle tendenze nel mondo dell’arredamento, la sua capacità di adattarsi a contesti diversi lo ha reso un classico del design contemporaneo. Perfetto sia in ambienti minimalisti che in interni più eclettici, Shimmer continua a essere scelto da designer e appassionati per la sua bellezza impalpabile e la sua forte personalità.

Il successo di Shimmer ha portato alla creazione di una collezione più ampia, comprendente tavolini e mensole, mantenendo intatta la sua poetica cromatica. Questa espansione ha confermato il valore del progetto, trasformandolo in un vero e proprio manifesto di design sensoriale.Nel celebrare il suo anniversario, rendiamo omaggio a un pezzo che ha saputo coniugare innovazione tecnologica e sensibilità artistica, rimanendo sempre attuale. Shimmer non è solo un tavolo, ma un’icona che riflette, nel senso più letterale del termine, il fascino senza tempo del buon design.

2010| Roll – Nendo – Ceramica Flaminia

Questo mese la copertina di Arredativo celebra un oggetto che, come il nostro magazine, compie quindici anni. Roll, il lavabo progettato da Studio Nendo per Flaminia nel 2010, incarna alla perfezione l’eleganza minimale e la sperimentazione tipica del celebre studio giapponese. Con questa scelta, proseguiamo il ciclo di copertine dedicate a oggetti di design che condividono il nostro stesso anniversario: quindici anni di idee, innovazione e bellezza.

ROLL: UN DESIGN CHE SEMPLIFICA LA FORMA

Roll nasce da un gesto essenziale e raffinato: una lastra di ceramica arrotolata su se stessa fino a creare una forma cilindrica aperta, che diventa un lavabo sospeso dal profilo leggero ed elegante. L’apparente semplicità nasconde un’attenta ricerca sulla fluidità delle forme e sulla relazione tra materiali e spazio. L’assenza di spigoli netti e la continuità della superficie conferiscono a Roll una qualità scultorea, trasformandolo da semplice elemento funzionale a protagonista dello spazio bagno.

La scelta della ceramica, oltre a garantire resistenza e durabilità, esalta la pulizia formale del progetto e ne amplifica la capacità di dialogare con ambienti contemporanei. La sua leggerezza visiva e materica rende Roll un oggetto senza tempo, capace di adattarsi a diversi contesti senza perdere la sua identità.

QUINDICI ANNI DI DESIGN E ISPIRAZIONE

Così come Roll, anche il nostro magazine compie quindici anni e abbiamo deciso di celebrare questo anniversario raccontando oggetti che, come noi, hanno visto la luce quindici anni fa. Ogni copertina di quest’anno sarà dedicata a un pezzo di design nato nel 2010, un modo per riflettere su come il tempo trasformi gli oggetti e le loro percezioni, ma anche per riscoprire progetti che hanno lasciato un segno.

Roll di Studio Nendo è solo il secondo di questo viaggio nel tempo attraverso il design. Un oggetto che, con la sua purezza e la sua essenzialità, ci ricorda che le idee più semplici sono spesso quelle più durature.

2010 | Masters Chair – Philippe Starck e Eugeni Quitllet – Kartell

Con il nuovo anno celebriamo con orgoglio i primi quindici anni di Arredativo, un traguardo che ci offre l’opportunità di riflettere sulla strada percorsa e sui progetti che hanno lasciato il segno.

Per onorare questo anniversario, abbiamo deciso di dedicare la copertina di fine mese – e di tutti quelli che pubblicheremo quest’anno – a progetti di design nati esattamente quindici anni fa. Una scelta che non è solo un omaggio al passato, ma anche un invito a riscoprire quei concept che hanno anticipato le tendenze di oggi.

Alcuni di quei progetti, all’epoca visionari, sono diventati dei must – have, mentre altri, forse meno celebrati, si rivelano oggi di sorprendente attualità.

Ripercorrere le pagine della nostra storia editoriale ci ha permesso di ritrovare l’audacia di designer che hanno osato sfidare convenzioni, sperimentare nuovi materiali e ridefinire gli spazi in cui viviamo. È un promemoria del potere del design nel plasmare il nostro mondo, un linguaggio che unisce estetica e funzionalità, ricerca e intuizione.

In particolare, la copertina di questo mese che si sta per concludere, è dedicata alla celebre sedia Masters di Philippe Starck e Eugeni Quitllet, ( a cu abbiamo dedicato uno dei nostri primi articoli) . Un’icona che ha ridefinito il concetto di seduta con il suo design innovativo e il suo tributo ai maestri del passato.

Nel panorama del design contemporaneo, pochi oggetti hanno saputo combinare eleganza, funzionalità e innovazione come la sedia Masters, creata nel 2010 da Philippe Starck in collaborazione con Eugeni Quitllet per Kartell. Questo straordinario pezzo di arredamento non è solo una seduta, ma un tributo alla storia del design e un esempio eccellente di creatività e tecnologia.

La sedia Masters infatti è una fusione di tre capolavori iconici della storia del design: la Serie 7 di Arne Jacobsen, la Tulip Armchair di Eero Saarinen e la Eiffel Chair di Charles e Ray Eames. Starck e Quitllet hanno saputo reinterpretare queste forme classiche, sovrapponendo le loro silhouette in un gioco di intrecci e vuoti che crea un effetto dinamico e scultoreo.

Realizzata in polipropilene rinforzato con fibra di vetro, la sedia Masters è leggera, resistente e adatta sia per ambienti interni che esterni. Il processo di stampaggio a iniezione consente di ottenere una struttura solida e al tempo stesso elastica, offrendo un comfort eccezionale nonostante la sua apparente leggerezza visiva. La sua forma distintiva e la sua capacità di integrarsi armoniosamente con stili differenti la rendono un vero passe-partout del design d’interni.

Grazie alla sua originalità e alla sua perfetta sintesi tra passato e futuro, la sedia Masters ha ricevuto nel 2010 il prestigioso Good Design Award e nel 2013 il Red Dot Design Award. Questi riconoscimenti hanno consacrato il suo status di icona del design, facendola entrare a pieno titolo nei best-seller di Kartell.

La sedia Masters di Starck e Quitllet rappresenta un perfetto equilibrio tra innovazione e memoria storica, unendo funzionalità, estetica e tecnologia in un’unica creazione. Ancora oggi, continua a essere una delle sedute più apprezzate e ricercate da appassionati di design e arredamento. Un esempio brillante di come il design possa raccontare il passato, vivere il presente e proiettarsi nel futuro.

Pronti per la nuova cover dedicata ancora una volta al mondo del cinema. Dicembre si... Continua a Leggere

Novembre inizia ancora una volta con l’omaggio ad un film nella Cover del mese. Riuscite a riconoscere i riferimenti al celebre corridoio ? Niente paura …

Intanto ecco i temi di questo mese:

ADI INDEX || aspettando il Compasso d’oro

L’arte del regalo|| idee per farsi ricordare

Interior design || una dimora sulle colline di Firenze 

Riconoscete la scena del film a cui è dedicata la nuova Cover di Ottobre?

I più attenti avranno riconosciuto un diner stile anni ’50 ispirato alle cadillac e alle mode dell’epoca. Descrizione che ci porta alla memoria le location di Pulp fiction.

Tornando invece alla contemporaneità questi alcuni dei temi che tratteremo questo mese su Arredativo:

Interior Design| ristoranti e hotel 4 progetti da scoprire

Una iconica casa di Malibù in vendita | Real Estate

Marmo | protagonista di lusso

Back to the…

Iniziamo un nuovo mese di pubblicazione con una parola ricorrente in questi giorni: “back to the…” parola presa in prestito da un noto film tema che accompagna ed ispira questo anno di copertina tra design e cinema.

Ritorno a lavoro, ritorno a scuola, ritorno alla routine…

Qualunque sia il vostro rientro alla quotidianità suoni questa parola come un augurio!

Noi riprendiamo le nostre uscite tra design, progetti d’interni ed eventi in un mese pieno di fiere di design in Italia e non solo:

Design Reading | Passione design

Interior Design | Cersaie 2024: un anticipo delle nuove tendenze per il rivestimenti ceramici

Architettura | L’eleganza del nuovo ristorante del gruppo Walter a Vienna

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