La SPA disegnata da Alberto Apostoli per il Resort Poiano di Garda (Lago di Garda) coniuga due necessità: la valorizzazione di una location particolarmente affascinante e felice e un design intriso di contemporaneità, reinterpretato a partire dal territorio e dai suoi canoni estetici e materici.
Il lago costituisce lo sfondo naturale di questo centro posto sulle colline del paese di Garda, tra ulivi e una vegetazione rigogliosa, a monte di una vallata di qualche decina di metri sopra il livello dell’acqua.
Il progetto parla il linguaggio di un territorio assolutamente straordinario ed unico e, contemporaneamente, risolve spazi, finiture e atmosfere attraverso una sapiente creatività frutto della leadership dell’architetto nel settore del benessere.
Un luogo ricco di scorci in continuo dialogo con l’esterno o con scenari disegnati a partire dall’assioma dualistico benessere/natura a cui Apostoli fa sempre e continuo riferimento.
A tal proposito Apostoli afferma: “il territorio in questo progetto diventa elemento fondante e, come in tutti i miei progetti, diventa parte dello stile, del design e del linguaggio espressivo. Il benessere è un’esperienza totalizzante e non possiamo, in alcun modo, emanciparlo dal luogo. La Spa del Poiano è il centro geometrico della valle di Garda e il contesto ambientale e paesaggistico è unico. Le forme, i percorsi, i colori e l’atmosfera tutta dovevano assecondare e coronare l’attività ricettiva della struttura”.
L’ingresso è costituito da uno spazio curvo arricchito da una parete in pietra locale – posata, con una tecnica tradizionale del luogo, da mastri specializzati – in cui aperture di dimensioni diverse filtrano la vista verso la zona piscina. Sono aperure contornate da imbotti il legno, trattate con una finitura metallica arrugginita stesa a spatola, che viene ripresa anche nella reception sagomata.
Da quest’area si giunge ad uno spazio distributivo da cui ci si può dirigere indifferentemente verso la zona piscina, la zona SPA (umida), l’area estetica o alla sala relax e tisaneria. L’area funge da cerniera distributiva ed è filtrata da vasche parzialmente interrate in cui una vegetazione naturale crea una rottura con il costruito. Tali isole verdi sono fortemente legata all’esterno e giocate con luci radenti e/o sfondi su superfici dalle finiture strutturate e dalle tinte neutre e calde.
La piscina semicircolare a sfioro al sale è rivestita dello stesso materiale delle pavimentazioni del centro (un gres strutturato e stonalizzato nelle tinte della terra) e si adagia visivamente all’esterno. La sua forma è enfatizzata da lampade sagomate in finitura brunita; l’adiacente zona relax è delimitata parzialmente da una seduta in teak. Qui lo spazio assume un’atmosfera diversa durante il giorno grazie alla luce naturale che filtra da 4 grandi aperture sul giardino e sul lago ad Ovest, mentre durante la notte la piscina si illumina internamente di diversi colori. Domina lo scenario esterno la rocca del Garda, un promontorio roccioso sulla cui cima si trova l’antico Eremo di San Giorgio.
La zona Spa (area umida) è un insieme di suggestioni e atmosfere generate da un uso integrato di materiali diversi, coordinati in maniera raffinata.
In quest’area una doppia sauna vetrata (biosauna e sauna finlandese) è divisa internamente da una parete, sempre in vetro, che ne enfatizza la dimensione totale mentre, frontalmente ad essa, si trovano quattro docce emozionali separate da pareti in cristallo ed un setto in muratura.
Le saune sono illuminate da lampade sotto-panca e creano uno scenografico effetto luminoso sulle pareti interne che, parzialmente, si riflette all’esterno. L’acqua delle docce si raccoglie in un sfioro interno ricoperto di sassi ed affianca un muro in sasso illuminato dall’alto. Lo spazio rivela, al tempo stesso, la forza espressiva del luogo e la moderna gestione di spazi tra loro posti in relazione visiva.
Il bagno turco è proseguo naturale della parete in sasso delle docce ed è realizzato con una finitura superficiale appositamente trattata a cera. Una panca longilinea in ceramica e una fontana centrale da cui sgorgano acqua e vapore, completano questo luogo. Anche in questo caso, luce (RGB), superfici e colori contribuiscono all’equilibrio formale tra gli input creativi.
La zona relax è anticipata da uno mobile tisane ed è arricchita da un’illuminazione indiretta, candele e qualche lampada decorativa. E’ stata concepita come uno spazio di totale decompressione psico-fisica; è pertanto essenziale, quasi monacale. L’unica suggestione è costituita da una parete in sasso illuminata dall’alto al cui piede è stata realizzata una panca direttamente realizzata sulla fondazione strutturale dell’edificio.
La zona estetica si articola a partire da un corridoio dissimulato dalla continuità delle superfici verticali – ripresa letterale dallo spazio entrata – mentre le diverse cabine estetiche, tutte diverse tra di loro, hanno colori caldi ed un’illuminazione soffusa ed integrabile. Le porte delle cabine e le pareti stesse sono state trattate con una finitura strutturata che contribuisce fortemente alla caratterizzazione di questo spazio. Tre di loro godono di aperture verso l’esterno realizzate da sbancamenti del terreno perimetrale realizzati appositamente per integrare la luce naturale. Le cabine sono tipologicamente diverse le une dalle altre e progettate con il gestore della Spa in un’ottica di ottimizzazione del menù trattamenti – concepito a partire da un approccio olistico e naturalistico.
Il progetto illuminotecnico è stato curato con estrema attenzione e finalizzato alla creazione di uno spazio suggestivo ma al contempo ben strutturato e “forte”, in cui si necessitava l’enfatizzazione di materiali importanti, finiture elaborate appositamente ed una estrema e raffinata destrutturazione dei volumi .
Conclude Apostoli: “Ho voluto creare un luogo in cui difficilmente si percepiscano le delimitazioni delle singole funzioni, quanto piuttosto un luogo in cui siano leggibili i diversi volumi e le diverse strutture. Un progetto di grande enfasi materica – pietra, superfici strutturate dai colori naturali, legno e vetro – ed in cui la veridicità degli spazi sia in grado di comunicare la qualità e l’eccellenza del luogo dei servizi forniti.
Amo la materia e la sua qualità intrinseca e pura; in questo progetto tutto appare naturale benché un grande lavoro sia stato fatto nel cercare di creare scorci emozionali e atmosfere raffinate.
La Spa del Poiano diventa il fiore all’occhiello di questa struttura ricettiva così ben localizzata e prestigiosa, senza eccedere in un proprio personalismo ma, tuttavia, trovando una propria identità stilistica ed estetica a partire dal contesto stesso. E’ questo il mio modo di concepire il benessere in questi ambiti, un benessere che nulla ha di estraneo con la situazione ambientale esistente e che conduca l’ospite a pensare che niente può essere più adatto a questo specifico luogo ”.