Appassionati di design? Ecco i vocaboli in inglese che possono non conoscere (e perché)
e quarantene e la maggiore quantità di tempo che, dal primo lockdown, viene passato in casa hanno fatto sì che incrementasse la spesa per i mobili, già da tempo tra gli oggetti più acquistati dagli italiani insieme alle automobili. Sempre più italiani, soprattutto, acquistano online e da e-commerce di mobili stranieri perché maggiori sono qui l’assortimento, la possibilità di risparmiare, quella di portare a casa pezzi unici e progettati dai designer più in vista nel panorama internazionale. Non avere difficoltà a orientarsi su e-shop che non hanno una versione italiana, sapere davvero cosa si sta comprando e a che condizioni e risolvere velocemente qualsiasi problema con l’ordine, così, potrebbe rappresentare per qualcuno una motivazione in più per seguire un corso o delle lezioni di lingua su Preply. Per tutti gli altri o per cominciare a familiarizzare con la materia, ecco invece una serie di vocaboli in inglese che ogni appassionato di design e arredamento non può non conoscere.
Un vocabolario inglese minimo per appassionati di design
Alcune espressioni, come living room, sono infatti ormai ampiamente sdoganate e hanno finito per sostituire anche nelle riviste e sui siti di settore le corrispondenti italiane. Chi, però, saprebbe spuntare la categoria cellar quando sta cercando su siti stranieri di arredamento low-cost degli accessori per la propria cantina? Altri termini, per restare ancora agli ambienti domestici, sono di fatto dei veri e propri falsi amici: a meno di non essere proprietari di una grande tenuta in campagna, nessuno penserebbe di dover visitare la sezione hall di un e-commerce inglese di mobili, pensando che il termine si riferisca soltanto a disimpegni e grandi spazi comuni all’ingresso di un hotel quando, invece, fa riferimento a tutti i corridoi in generale.
Più facile è capire, invece, cosa sia e a che serva un TV cabinet (mobile per televisione) anche se, proprio parlando di tavoli, gli inglesi hanno più espressioni per riferirsi a questa tipologia di mobili e sono espressioni che tengono conto per lo più dell’uso a cui è sono destinati i diversi oggetti. Un dressing table, per esempio, è l’ideale per la camera da letto o per lo spogliatoio, essendo di fatto un tavolo con specchio molto simile alle vecchie tolette. Sempre per la camera da letto si potrebbe scegliere un beside table (o beside cabinet), un più piccolo comodino cioè, di design. Nella zona giorno, soprattutto se si ha molto spazio a disposizione e si vogliono dividere al meglio gli spazi sfruttando gli elementi di arredo, si potrebbe collocare un coffee table e, cioè, un tavolo basso da soggiorno.
Anche per chi ama gli accessori e cambiarli spesso per dare sempre nuovi look ai propri ambienti domestici può essere utile familiarizzare con i vocaboli inglese del mondo del design: sui grandi marketplace internazionali si trova, infatti, ogni tipo di oggetto decorativo a prezzi davvero molto ridotti, dalle teapot alle mug cup (teiere e tazze da tè) per gli amanti di tisane e infusi, passando alle table lamp (lampade da tavolo) da collocare nello studio e per finire con prints (stampe) colorate e dalle forme pop per le stanze dei bambini.
In copertina: Photo by Edho Pratama on Unsplash